
Emergenza Myanmar
Uno sciame di violenti terremoti ha colpito il Myanmar, devastando sei regioni dove vivono 6,7 milioni di bambini.
Nelle situazioni di emergenza come terremoti, epidemie, siccità e conflitti armati, le bambine e i bambini sono i più vulnerabili e indifesi. Rischiano di essere feriti, sfruttati o uccisi, di perdere la famiglia, la casa e la scuola. Per questo da oltre 100 anni lavoriamo per salvare i bambini nelle emergenze. Allo scoppio di un’emergenza interveniamo in modo tempestivo per rispondere ai bisogni primari dei bambini e delle loro famiglie: garantiamo cibo, acqua, kit igienici, cure mediche e rifugi temporanei.
Proteggiamo i più piccoli allestendo spazi sicuri dove le bambine e i bambini possono socializzare, giocare e affrontare il trauma subito attraverso il nostro supporto psicosociale. Grazie al nostro Fondo Emergenze abbiamo risorse immediatamente disponibili per portare i primi soccorsi, assicurando una risposta veloce e efficace in base alle esigenze e al tipo di crisi.
Prima interveniamo, più vite possiamo salvare.
Aiutaci ad arrivare in tempo.
Uno sciame di violenti terremoti ha colpito il Myanmar, devastando sei regioni dove vivono 6,7 milioni di bambini.
7,5 milioni di bambini in guerra, vittime innocenti intrappolate in un conflitto di adulti.
Le bambine e i bambini dell'isola hanno bisogno urgentemente di aiuto.
I disastri naturali colpiscono 92 milioni di bambini. Hanno urgente bisogno di aiuto e protezione.
Alluvioni e frane senza precedenti hanno provocato morti e sfollati.
Il 6 febbraio 2023 un terremoto di magnitudo 7.8 ha devastato dieci province della Turchia e il nord della Siria
Nel 2023, abbiamo contribuito a raggiungere 28 milioni di persone in emergenza, di cui circa 15 milioni di bambine e bambine. Grazie al Fondo Globale Umanitario, a cui sono stati destinati 15 milioni di euro, abbiamo sostenuto 131 risposte umanitarie in 67 paesi.
Grazie al Fondo Globale Umanitario, possiamo modulare il nostro intervento umanitario ed essere strategici e veloci nella risposta emergenziale, nel portare avanti le priorità globali e nel mitigare gli effetti del cambiamento climatico, dei conflitti, delle carestie, delle emergenze umanitarie e della povertà su bambine e bambini e rispettive comunità.
I contesti di conflitto continuano a moltiplicarsi e ad essere caratterizzati da una durata senza precedenti come nel caso dell’Afghanistan, Ucraina, Siria, Yemen, DRC, Sudan e Corno d’Africa, dove si sono raggiunti livelli record di persone sfollate e malnutrite. In ottobre, la catastrofica guerra tra Israele e i Territori Palestinesi Occupati ha ulteriormente accentuato i livelli di sofferenza per i bambini nel territorio, vittime dei bombardamenti e dello scarso accesso ad aiuti umanitari.
Nel 2023 il nostro approccio si è concentrato sempre di più sulla partecipazione e il coinvolgimento delle società civili locali e sulla anticipazione e prevenzione delle emergenze.
Totale risposte umanitarie | 131 | |
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Aree di intervento | 67 |