Naufragio Lampedusa: Save the Children, anche minori tra i superstiti finora soccorsi
Provati fisicamente e fortemente scossi per il dramma vissuto dopo esser rimasti in acqua per ore cercando di raggiungere a nuoto l’isolotto di Lampione. Queste le condizioni dei 5 minori non accompagnati che risultano al momento presenti tra i migranti tunisini superstiti del naufragio avvenuto ieri nelle vicinanze di Lampedusa, come hanno riferito agli operatori di Save the Children che forniscono supporto ai minori e ai bambini migranti sull'isola dall’inizio della ripresa degli sbarchi (1).
“Siamo addolorati per la vittima e i dispersi del tragico naufragio avvenuto a Lampedusa, e ci stiamo adoperando per fornire supporto in particolare ai minori superstiti, tra i più vulnerabili.. Non vogliamo dimenticare però che questo naufragio segue altri sbarchi avvenuti nel corso dell’estate non solo sull’isola ma anche in Sicilia, Calabria e Puglia, dove abbiamo registrato spesso l’utilizzo di imbarcazioni fatiscenti e il più delle volte stipate all’inverosimile, e dove la presenza di donne, bambini e minori che si espongono al rischio stesso della vita è una costante,” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.
“Di fronte al rischio consapevole che una tragedia in mare può avvenire in qualunque momento, è indispensabile che le autorità nazionali e internazionali facciano ogni sforzo per rinforzare e moltiplicare le iniziative di prevenzione e di sicurezza in mare, e deve essere immediatamente revocata la dichiarazione di “porto non sicuro” per Lampedusa al fine di garantire a tutti i migranti immediato soccorso e prima accoglienza.”
Sono 1296 i migranti arrivati a Lampedusa dall’inizio dell’anno ai primi di agosto, dei quali 208 sono donne e 184 minori di cui 183 non accompagnati. Gli sbarchi sull’isola si sono intensificati a partire dal 18 agosto con l’arrivo di 803 migranti, per la maggior parte eritrei, somali e tunisini, dei quali 65 donne e 95 minori di cui 87 non accompagnati. In particolare, gli arrivi dei tunisini si sono intensificati nell’ultima settimana a partire dal 29 agosto, con 118 migranti tra cui 1 donna e 7 minori non accompagnati.
In Puglia, Calabria e nel resto della Sicilia sono arrivati via mare dall’inizio del 2012 ai primi di agosto 4815 migranti, dei quali 281 sono donne e 890 minori di cui 675 non accompagnati, principalmente originari della Tunisia, Somalia, Afghanistan ed Egitto (2).
NOTE:
1) Save the Children opera nell’ambito del progetto Praesidium, in partnership con UNHCR, IOM e Croce Rossa, e con il coordinamento del Ministero dell’Interno. Praesidium è volto a fornire informazione, consulenza legale, mediazione culturale ai minori migranti non accompagnati e richiedenti asilo in arrivo via mare in Italia, a sviluppare un sistema efficace per la loro identificazione e protezione e a monitorare gli standard di accoglienza delle comunità per minori non accompagnati sparse sul territorio. I team di Save the Children del progetto Praesidum – costituiti da mediatori culturali e consulenti legali – sono presenti in Sicilia, Puglia e Calabria.
2) Dati forniti dal Ministero dell’Interno a Save the Children nell’ambito del progetto Praesidium.
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