Scuola secondaria di secondo grado: 5 consigli per scegliere

Cosa vuoi fare da grande? Non c’è frase che riesca a gettare nel panico uno studente meglio di questa: se questa fatidica domanda è posta proprio alla fine delle scuole medie, ecco che il problema diventa ancora più grave. Liceo o Istituto tecnico? Niente o qualcosa?


Anche chi vi scrive ne sa qualcosa: ho visto compagne di classe con la passione per il disegno rinunciare ad un’accademia d’arte o al liceo artistico perché considerati poco raccomandabili.


Se sei capitato qui, probabilmente, sei chiamato a scegliere che tipo di scuola superiore frequentare: in questo articolo troverai alcuni consigli. Pronti? Cominciamo!


Chi vi scrive ha scelto, ormai un bel po’ di anni fa, il liceo delle scienze umane. Ho cercato in rete consigli e opinioni prima di scegliere. Vi racconto le 5 cose più importanti che ho imparato rispetto alla scelta della scuole superiori.


5 consigli per la scelta della scuola superiore

  • Chiedi aiuto a genitori o insegnanti: sicuramente avere un’opinione esterna può aiutarvi a delineare meglio il quadro della situazione. Ricordatevi però che l’ultima parola deve essere la vostra.
  • Dovete guardare dentro voi stessi e chiedervi: quali sono le mie inclinazioni? In cosa sono bravo? Cosa mi piacerebbe studiare da qui ai prossimi 5 anni? Chi vi scrive ha sempre avuto una grossa curiosità e inclinazione allo studio. Quando ho dovuto scegliere, ho tenuto conto del fatto che materie come psicologia, pedagogia e sociologia, che prima non conoscevo, erano in realtà molto interessanti per me e che quindi avrei voluto approfondirle. 
  • Per me è stato molto utile, inoltre, leggere la programmazione degli indirizzi delle scuole di mio interesse. Se è la prima volta che senti questo nome, sappi che la programmazione è un documento in cui è scritto quante ore verranno dedicate ad una determinata materia per i prossimi 5 anni. È un documento che puoi trovare tranquillamente sul sito di una qualsiasi scuola con l’indirizzo che ti interessa. 
  • Non limitarti a scelte “convenzionali”: un liceo classico non è migliore di un liceo scientifico o di un istituto tecnico, né viceversa. Sono semplicemente diversi. Scegliere sulla base di pregiudizi è totalmente sbagliato e può costringerti a frequentare una scuola che non ti piace. Dovresti scegliere a partire da quello che ti piace e non perché considerato migliore o perché gli amici vanno tutti lì. 
  • Se ti rendi conto di aver sbagliato hai il diritto di cambiare: i primi due anni di tutte le scuole sono più o meno simili tra loro e dunque ti basterà solo informarti per il trasferimento ed eventualmente colmare alcune lacune per determinate materie.

Ma non finisce qui. Non contenta, ho deciso di rivolgere alcune domande a due esperte di orientamento scolastico di Save the Children Italia, Paola Pellegrino e Isabella Giarrizzo. Vedrai che le loro risposte ti aiuteranno a chiarirti ancor di più le idee.


Alcune domande e risposte per un orientamento sereno ed efficace

  • Spesso i ragazzi, nella scelta di scuole non proprio convenzionali, sono frenati dalla paura del rifiuto da parte di genitori, di amici o insegnanti. Qualche consiglio per affrontare tale paura?


È giusto tenere conto anche delle idee o dei punti di vista delle persone significative che ci conoscono, ma la scelta della scuola è un momento così importante che è fondamentale partire da se stessi, dai propri talenti, desideri, bisogni, aspirazioni, anche per spiegare la propria scelta a genitori e/o insegnanti che spingono verso altre opzioni. D’altronde, la motivazione è un fattore determinante per la buona riuscita del percorso formativo. Ognuno è artefice della propria carriera professionale; non si può lasciare ad altri, al destino o alle circostanze la possibilità di scegliere in modo consapevole e autentico.

  • Spesso i ragazzi hanno paura di perdere le amicizie conquistate durante le medie, cosa direste loro per affrontare questa difficoltà?


Gli amici ci donano comprensione, condivisione, ci permettono di sperimentare il senso di appartenenza ad un gruppo e rappresentano un porto sicuro a cui approdare. Il cambiamento è inevitabilmente associato a incertezza, paura e preoccupazione ma allo stesso tempo è importante anche riconoscere gli aspetti positivi e avere un atteggiamento di apertura e curiosità verso le nuove situazioni che ci apprestiamo a vivere. Aprire le porte a nuove amicizie non significa chiudere quelle già consolidate, piuttosto costituisce un valore aggiunto e una ricchezza inestimabile in termini di esperienze e valori.

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