In Sudan record mondiale di sfollati interni

Il Sudan ha raggiunto un altro triste record a causa del conflitto. Il Paese ha raggiunto infatti il più alto numero di sfollati interni nel mondo. Si tratta di almeno 7,7 milioni di persone, tra cui – si stima – almeno 3,3 milioni di bambini. Il numero è quasi raddoppiato da aprile, quando il devastante conflitto ha spaccato il Paese in due.

Un numero di sfollati senza uguali

Purtroppo, il numero di sfollati in Sudan supera quello di altri Paesi colpiti dalla guerra con massicci spostamenti interni, tra cui la Siria (6,6 milioni di sfollati), la Repubblica Democratica del Congo (6,1 milioni) e l'Ucraina (5,1 milioni). 

Milioni di famiglie disperate in fuga dal conflitto si rifugiano ovunque possano trovare sicurezza, anche nelle scuole, nei campi, presso i parenti e, in alcuni casi, all'aperto. In molti sono stati costretti a sfollare più volte, perché il luogo dove avevano trovato sicurezza è stato attaccato. 

In Sudan già prima del conflitto erano presenti circa 3,2 milioni di persone sfollate, oltre a 1,1 milioni di rifugiati che vivevano nel Paese.  Molte comunità in cui stanno arrivando le nuove famiglie sfollate stanno già affrontando gravi crisi dovute alla carenza dei servizi di base.

L'insufficienza grave dei fondi disponibili per gli aiuti, insieme alla drastica riduzione della produzione alimentare nazionale e alla grave carenza d'acqua, ha lasciato le famiglie sfollate in una situazione disastrosa. Saccheggi, ritardi nelle approvazioni necessarie e attacchi ai beni umanitari, compresi i magazzini, hanno ulteriormente ostacolato gli sforzi di soccorso e reso quasi impossibile la consegna dei beni di prima necessità alle famiglie sfollate in alcuni luoghi. 

Una situazione drammatica

La guerra in Sudan non ha tregua, anzi, sta peggiorando, per questo bisogna agire più in fretta possibile. La comunità internazionale deve farsi avanti e lavorare per garantire che i finanziamenti siano incanalati direttamente ai gruppi comunitari, che hanno ancora accesso, e lavorare per garantire l'accesso agli aiuti salvavita che devono poter raggiungere i bambini e le famiglie prima che sia troppo tardi.

In questo conflitto, almeno 435 bambini sono già stati uccisi e altri 498 sono morti per fame, ma queste cifre sono una sottostima e il bilancio reale è probabilmente molto più alto.

Cosa facciamo in Sudan

Lavoriamo in Sudan dal 1983. Nel 2022, abbiamo raggiunto direttamente 2,1 milioni di persone, tra cui 1,5 milioni di bambini, con una programmazione incentrata sulla protezione dell'infanzia, l'accesso a un'istruzione di qualità, il sostegno alla salute e alla nutrizione e la risposta alle emergenze.


Per approfondire leggi il comunicato stampa.

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