LA VIOLENZA ASSISTITA IN ITALIA: DATI ALLARMANTI
In 5 anni ben 427 mila minori in Italia hanno assistito a situazioni di violenza domestica nei confronti delle proprie mamme e più di una donna su 10, tra quelle che hanno subito violenza, ha temuto per la propria vita o per quella dei propri figli.
Nonostante la portata del fenomeno della violenza domestica e della violenza assistita sia già drammaticamente ampia, molto resta ancora sommerso: è stimato che ben 550.000 mamme tra le “vittime silenti” non abbiano denunciato i loro aggressori o non si siano rivolte a figure specializzate.
Nel 57% di questi casi, infatti, le violenze subite vengono considerate come “qualcosa di sbagliato” e non un reato da denunciare.
COSA CHIEDIAMO IN CONCRETO CON LA TUA FIRMA
In particolare, chiediamo al Governo di:
1. Procedere con la massima urgenza all’erogazione dei fondi per gli orfani di crimini domestici
Occorre urgentemente emanare il regolamento attuativo previsto dall’art. 11 della legge 4/2018, che ha ampliato il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati violenti, anche agli orfani per crimini domestici.
Ultime news:
Come richiesto dalla petizione, è stato emanato il regolamento attuativo sull’erogazione di misure di sostegno agli orfani di crimini domestici e reati di genere e alle famiglie affidatarie. Il regolamento, che è entrato in vigore il 16 luglio 2020, rappresenta un passaggio fondamentale per garantire agli orfani e alle famiglie affidatarie la possibilità di richiedere gli aiuti economici previsti dalla legge 4/2018.
2. Sbloccare urgentemente le risorse stanziate per i centri anti-violenza
Dare piena attuazione a quanto previsto dal “Piano Strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020”, compresa l’assegnazione di tutte le risorse disponibili ai centri antiviolenza, anche per azioni che favoriscano l’indipendenza economica e abitativa delle donne vittime di violenza, nonché il recupero della relazione madre figlia/o.
3. Formare urgentemente gli insegnanti per far emergere i casi di violenza domestica assistita
Investire per attuare il Piano strategico nazionale in ogni scuola, in particolare per la formazione del personale scolastico, non solo docente, così da far emergere quanto prima eventuali segnali di violenza domestica assistita o subita da bambini/e e adolescenti.
4. Realizzare una raccolta dati delle vittime di violenza assistita e un’anagrafe degli orfani di crimini domestici
Questi strumenti permetteranno di capire i fabbisogni e stanziare risorse adeguate, vista la difficoltà nel reperire i dati relativi a questo fenomeno.
E’ necessaria una svolta sul piano culturale che coinvolga in modo capillare le istituzioni, la società civile e tutti gli attori del sistema di protezione per far emergere i singoli casi, far cadere il velo della reticenza e proteggere adeguatamente e immediatamente i minorenni che vivono situazioni di violenza domestica.