Autonomia differenziata: perché la tutela dell’infanzia è fondamentale

Francesca Leonardi per Save the Children

In seguito all’approvazione del disegno di legge sull’autonomia differenziata, è necessario assicurare i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in tutta Italia, partendo dall’accesso alla mensa scolastica, il tempo pieno e libri scolastici gratuiti.

Autonomia differenziata

È stato approvato il disegno di legge sull’autonomia differenziata, che definisce le modalità con cui le regioni potranno chiedere e ottenere di gestire autonomamente alcune delle materie su cui al momento la competenza è dello Stato.

Nelle materie relative all’infanzia e all’adolescenza, crediamo sia necessario e urgente assicurare i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) a partire dall’accesso alla mensa scolastica, il tempo pieno alle scuole primarie e libri scolastici gratuiti. È fondamentale, quindi, intervenire per garantire alle bambine, ai bambini e agli adolescenti uguali opportunità di crescita, perché la concessione dell’autonomia alle regioni non finisca con l’aumentare i divari territoriali tra Nord e Sud del Paese e tra Regioni delle stesse macroaree.

Perché la tutela dei diritti dell’infanzia e dell'adolescenza è fondamentale

In Italia poco più di un bambino su 2 ha accesso alla mensa scolastica, ovvero il 55,2% degli alunni della scuola primaria, con differenze territoriali rilevanti. Ad esempio, sono 5 le regioni del Sud che registrano le percentuali più basse di alunni che usufruiscono del servizio mensa:

  • l’11,2% in Sicilia, seguito dal 16,9% in Puglia, il 21,3% in Campania, il 25,3% in Calabria e il 27,4% in Molise,
  • mentre Liguria, 86,5%, Toscana, 82,7% e Piemonte, 79,4% sono quelle che assicurano livelli di accesso più alti.

Il servizio mensa nelle scuole è essenziale per garantire agli studenti, soprattutto quelli in condizioni di maggior bisogno, il consumo di almeno un pasto sano ed equilibrato al giorno, come previsto dal Piano di azione nazionale per l’attuazione della Garanzia europea per l’Infanzia. Ne parliamo nell’articolo Perché è importante dotare le scuole di mense

In Italia solo 2 alunni su 5 della scuola primaria svolgono il tempo pieno a scuola con le percentuali più basse in Molise (9,4%), Sicilia (11,1%) e Puglia (18,4%) e le più alte nel Lazio (58,4%), in Toscana (55,5%) e in Lombardia (55,1%). Il tempo pieno rappresenta uno strumento molto importante per combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa, perché offre maggiori opportunità di apprendimento, socialità e inclusione, soprattutto per studenti e studentesse più svantaggiati.

È inoltre urgente intervenire per la tutela della salute di bambine, bambini e adolescenti, che rischiano di essere i primi a pagare le conseguenze di un arretramento nei servizi: secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili, il tasso di mortalità infantile, entro il primo anno di vita, era di 2,57 decessi ogni 1000 nati vivi sul territorio nazionale, con differenze molto rilevanti a seconda delle regioni di appartenenza. La tutela del sistema sanitario universale è fondamentale, specialmente di fronte alle disuguaglianze sociali e territoriali crescenti che ne condizionano l’accesso e che esso rappresenta uno degli investimenti essenziali per il futuro del nostro Paese.

Le nostre richieste per la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza

Chiediamo una definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) che riguardano l’infanzia e l’adolescenza, e il loro adeguato finanziamento. In particolare:

  • invitiamo a stabilire uno specifico LEP sulle mense scolastiche, per garantire un pasto sano al giorno alla scuola primaria,
  • sull’estensione del tempo pieno a partire dalla scuola primaria,
  • istituirne uno sulla fornitura dei libri di testo in tutti i cicli scolastici.
     

Per approfondire, leggi il comunicato stampa.