Coronavirus e povertà educativa - Riscriviamo il futuro
Nel 2020, in Italia i bambini in povertà assoluta sono diventati 1 milione e 346mila.
Ma la povertà dei bambini e delle bambine non è quella degli adulti in miniatura: non colpisce solo il presente, ma pregiudica il futuro, con danni spesso irrecuperabili.
Coronavirus e povertà educativa
Strettamente legata alla povertà economica vi è infatti la povertà educativa, ossia l’impossibilità per i minori di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni.
Combattere la povertà materiale oggi più che mai non basta quindi per liberare le opportunità del domani per i bambini, le bambine e gli adolescenti.
L’educazione è la chiave per il loro sviluppo e per la crescita.
Con la campagna Riscriviamo il Futuro chiediamo al Governo di mettere a fuoco i bambini e i loro bisogni, che troppo spesso in questa lunga crisi sono rimasti invisibili agli occhi di noi adulti.
Scuole chiuse e dispersione scolastica
La crisi sociale ed economica ha risvolti pesanti sul fronte educativo: la chiusura prolungata delle scuole, la loro riapertura a singhiozzo e la didattica a distanza stanno avendo delle conseguenze sulla povertà educativa dei bambini, molto spesso tagliati fuori e privati della possibilità di apprendere, socializzare e costruirsi un futuro.
Per questo ci siamo attivati fin da subito raggiungendo e sostenendo 160 mila bambini, bambine, adolescenti, famiglie e docenti.
Ora è necessario mettere a fuoco la grande opportunità di determinare un cambiamento profondo, per superare le disuguaglianze e assicurare una educazione di qualità per tutte e tutti.