Minori migranti: il nostro intervento in frontiera Sud e Nord

INTERVENTO ALLE FRONTIERE


Dal 2008 lavoriamo per garantire immediata assistenza e supporto ai minori stranieri soli e alle famiglie nelle principali aree di sbarco, arrivo e transito del nostro Paese.
Le nostre attività hanno lo scopo di fornire loro informazioni, orientamento e informativa legale child-friendly, mediazione culturale, supporto nella corretta identificazione nonché nell’applicazione delle misure di protezione loro dedicate.

Tali interventi sono realizzati in partnership con UNICEF e collaborazione con UNHCR,  OIM, e altre associazioni presenti.  Fra il 1°gennaio ed il 31 dicembre 2023, i nostri team hanno supportato con attività di protezione in emergenza a tutela del superiore interesse del/la minore,  24475 persone di cui:

  • 21638 minori, tra cui 14153 minori stranieri non accompagnati e  7485 minori stranieri accompagnati,
  • 2837 adulti di riferimento.
     

Il contesto

I nostri team sono operativi in frontiera Nord, nelle aree di Ventimiglia e di Trieste, con osservatorio attivo sulle aree limitrofe, e in frontiera Sud, da Lampedusa a Crotone, coinvolgendo tutte le aree di arrivo via mare della Sicilia e della Calabria, qualora necessario per specifici arrivi, i team vengono attivati per l’intervento anche in regioni in cui sia previsto l’arrivo via mare di navi di soccorso e salvataggio quali la Puglia, Campania, Toscana, Marche, Liguria, Emilia Romagna e Lazio.

L'obiettivo principale del nostro lavoro svolto nelle zone di frontiera del nostro territorio è quello di sostenere esercizio ed accesso ai diritti dei minori stranieri soli e/o in nucleo famigliare in arrivo in Italia, implementando gli interventi finalizzati alla loro protezione nei contesti di arrivo e di accoglienza, per garantire che una frontiera fisica non divenga anche la frontiera dei diritti negati. Per raggiungere tale obiettivo, operiamo su 3 fronti:

  1. Individuando e Identificando i fattori di rischio in cui i minori possono incorrere in ogni contesto, di primo arrivo, transito e/o accoglienza, identificando una strategia di protezione individuale da adottarsi nel più breve tempo possibile al fine di implementare i fattori di protezione e mitigare il rischio che i minori possono incorrere in pericoli maggiori e subire ulteriori danni alla sicurezza del loro sviluppo psico-fisico ed emotivo. Tale azione viene svolta secondo diverse modalità di intervento e in setting differenziati: in attività di informativa e supporto presso i porti di primo arrivo, valichi di frontiera e commissariati, così come nei centri di primissima accoglienza e strutture dedicate al loro percorso di crescita, ma anche in attività su strada al fine di intercettare le situazioni più vulnerabili.
  2. Attivando ambienti sicuri e protetti a misura di minore, giovani donne e madri sole, che possano offrire servizi quali attività diurne ludico ricreative – educative e di supporto alla genitorialità positiva presso i Child friendly space, colloqui conoscitivi individuali presso lo Youth corner per giovani MSNA volti ad offrire un supporto specifico ad ogni minore in funzione dei bisogni individuati.
  3. Sostenendo laccesso ad informazioni sicure sui diritti fondamentali, civili e sociali, garantendo un primo supporto psico-sociale e un intervento di supporto psicologico ad hoc per mitigare i rischi, mediazione linguistico culturale presso le aree di sbarco, di transito e di accoglienza, garantendo una gestione dei casi individuali vulnerabili e il supporto al sistema di protezione e alle autorità, perché vengano attivate le corrette misure di protezione formali e sostanziali.

     

La nostra partnership con Unicef

Nell’ambito di un’ampia partnership con UNICEF lanciata nel 2020 e tutt’ora in corso, abbiamo rafforzato la nostra presenza sui territori di frontiera attraverso team multi-disciplinari operativi in frontiera Nord, nella zona di Ventimiglia e di Trieste, e in frontiera Sud in Sicilia e sull’isola di Lampedusa, in Calabria nonché nelle altre possibili aree di sbarco e accoglienza del territorio nazionale. Save the Children e UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, hanno unito le proprie forze per dare una risposta immediata ai bisogni essenziali di bambini e adolescenti, delle loro famiglie e delle donne sole in arrivo e in transito.

Tra gli interventi che svolgiamo ci sono: primo soccorso psicologico, informazioni sui loro diritti, nonché sui servizi e sulle opportunità disponibili, una valutazione tempestiva delle potenziali vulnerabilità e problemi di protezione specifici, tra cui quelli connessi alla violenza di genere, e distribuzione di kit contenenti materiali utili per il viaggio e l’igiene personale. 

Oltre al sostegno umanitario immediato ai bambini/e, adolescenti e adulti di riferimento, l'intervento mira a rafforzare i sistemi e i servizi di accoglienza per consentire loro di fornire un supporto maggiormente incentrato sulle necessità dei bambini e sensibile al genere.

Tramite l’intervento congiunto di Save the Children e Unicef vogliamo:

  • Sviluppare un livello più elevato di protezione e assistenza di ragazzi e ragazze rendendoli più informati e favorendo un processo di integrazione a lungo termine nelle comunità ospitanti dell'UE;
  • Garantire attività di formazione e supporto agli operatori coinvolti a vario titolo nell’accoglienza dei minori stranieri, rafforzando così il sistema nazionale di protezione e integrazione a lungo termine dei minori migranti e delle loro famiglie.

Garantire un approccio attento al genere e all'equità. Ci siamo impegnati ad adottare un approccio proattivo, contribuendo all'empowerment di entrambi i sessi e assicurando che godano degli stessi diritti.

Focus dell'intervento

Focus frontiera Nord

AREA OVEST

Operiamo al Ventimiglia dal 2018 con un team multidisciplinare e nel corso del tempo abbiamo modificato le nostre attività in funzione delle evoluzioni di contesto e dei bisogni delle persone che assistiamo. Nel 2023, è stato operativo a Ventimiglia un team composto da un’esperta legale e di protezione, due mediatori linguistico-culturali, una social worker, un’educatrice con competenze linguistiche e un operatore di unità di strada.  

Sono state realizzate attività di outreach, ove il team si muove come unità di strada per raggiungere i minori presso i luoghi informali in cui possono ritrovarsi e all’interno degli spazi sicuri di bassa soglia dedicata a nuclei familairi con bambini (CFS) adolescenti (YC) giovani donne e madri (WGFS) realizzati da Save the Children. Operiamo in loco in collaborazione con la Caritas Intemelia, la Diaconia Valdese e We World. Nel corso dell’anno 2023, a Ventimiglia sono stati supportati 2.048, di cui 1.427 non accompagnati e 621 accompagnati. Inoltre, è stato fornito supporto ad un totale di 1.452 adulti, di cui 502 genitori e 150 neo-maggiorenni.


AREA EST

L’intervento presso la Frontiera nord-est è stato lanciato nel marzo del 2022 per garantire immediata assistenza e  supporto a persone in fuga dall’Ucraina dopo lo scoppio del conflitto. Al ridursi degli arrivi dall’Ucraini l’intervento dell’Organizzazione si è poi concetrato su persone migranti in arrivo dalla c.d. Rotta Balcanica. Nel corso del 2023, è stato operativo un nostro team per la realizzazione di interventi e attività presso il Valico Fernetti in provincia di Trieste, su strada nel luoghi di incontro e insediamento informale delle persone in transito nonché nei centri che accolgono minori stranieri non accompagnati che nuclei familiari. Nel corso del 2023, sono stati supportati 1,298 minori migranti in totale, di cui 607 non accompagnati e 691 accompagnati, oltre che 266 adulti (tutti appartenenti a nuclei familiari).
 

Focus frontiera sud 

Le attività e l’organizzazione dei nostri teams in Sicilia e Calabria è stata implementata al fine di garantire una efficace risposta ai bisogni primari dei minori accompagnati e non in arrivo via mare, garantendo una presenza continuativa in area di sbarco, così come nelle strutture di prima e primissima accoglienza di minori, al fine di supportare la comprensione del funzionamento del sistema di protezione, di diritti e possibilità di tutela, sostenendo il diritto alla partecipazione e serio coinvolgimento dei minori in tutti i processi che li riguardano. Le attività che abbiamo realizzato in frontiera sud sono state: 
Immediata assistenza e supporto ai minori migranti soli e a minori con le loro famiglie attraverso un orientamento legale child-friendly (a misura di bambino/a),

  • Mediazione culturale e supporto psicologico in casi di trauma e naufragio,
  • Supporto alle autorità durante le procedure di identificazione delle vulnerabilità,
  • Interventi di capacity building a livello locale verso attori istituzionali e non, e formazione rivolta ad operatori che operano nell’accoglienza,
  • Attività e percorsi partecipativi per minori al fine di tutelare e promuovere il loro diritto ad essere ascoltati e a partecipare nelle questioni che li riguardano,
  • Gestione e presa in carico di casi vulnerabili,
  • Allestimento di spazi protetti diurni e notturni per minori soli e in famiglia in transiti presso i valichi di confine,
  • Distribuzione di beni di prima necessità per minori soli e in famiglia.

Nel corso dell’anno 2023 i team operativi in Sicilia sono stati 5, di cui 3 in Sicilia orientale, uno in Sicilia Occidentale e un team regolarmente operativo a Lampedusa mentre 2 team sono stati attivati in Calabria (Crotone e Roccella Jonica).

Grazie al lavoro svolto insieme a CSI 1.460 minori hanno beneficiato delle attività svolte, di questi 1.371 sono adolescenti non accompagnati e 88 bambini/e accompagnati/e dai genitori.

Nel corso dell’anno 2023, in frontiera sud sono stati supportati 18.292 minori, di cui 
12.119 minori stranieri non accompagnati, 6.173 minori accompagnati, 1.119 adulti di riferimento, afferenti ai nuclei familiari.