Nascosti in piena vista: storie di minori migranti
Sono tanti i racconti dei minori stranieri non accompagnati, a volte poco più che bambini, che parlano delle atrocità subite o a cui hanno dovuto assistere...
In questo video i loro racconti, pieni di difficoltà, violenze e abusi, ma anche tanta speranza. Speranza di poter vivere serenamente e di potersi costruire un futuro.
Si spostano a piedi, nascosti sotto i camion o sui treni, trasportati in macchina in autostrada dai passeur, attraversano boschi e montagne pericolose, spesso di notte, per superare confini blindati, vengono respinti una, due, dieci, venti volte, in modo spesso brutale e illegale, nonostante abbiano meno di 18 anni, anche tra Paesi Membri dell’Ue. Ma non si arrendono.
Sono ragazzi che raccontano di essere stati derubati, picchiati, denudati in Croazia, detenuti e sottoposti a violenze in Bulgaria.
Leggi le loro storie nel rapporto "Nascosti in piena vista. Minori migranti in viaggio (attra)verso l’Europa."
Le loro storie
“Sogno spesso le violenze della polizia nei boschi della Croazia. Una volta ci hanno denudato e gettato in un fiume gelato, con le rocce che spuntavano dall’acqua.
[...] Quando abbiamo riprovato di nuovo a scappare, uno di noi è stato bastonato dalla polizia alla testa ed è morto sul colpo. È morto e l’hanno preso e buttato nel fiume, l’hanno buttato nel fiume, la polizia, il suo corpo non l’abbiamo ritrovato neanche noi ”.
Estratto dell'intervista ad Abdel, un ragazzo pakistano di 18 anni.
“A volte urla e si dimena per diversi minuti, incontrollabile, senza un apparente motivo scatenante”.
“Sapete che gioco fanno ogni tanto? Quello del poliziotto che picchia il migrante. Purtroppo hanno visto quando la polizia croata ci ha malmenato, e non se lo dimenticano”.
Estratto dalla testimonianza di Zalmai e Jamila, parlano delle conseguenze psicologiche sulle loro bimbe di 6 e 4 anni.
“Volevo venire in Italia per essere curato, ho viaggiato per un anno e la parte più dura è stata la rotta balcanica, dalla Croazia sono stato respinto 12 volte, in alcuni casi picchiato e derubato dalla polizia di frontiera.
Ho camminato tanto a piedi, un mese e sei giorni dalla Bosnia, arrivando senza avere nulla da mangiare”.
Estratto dell'intervista ad Ibrahim, un ragazzo bangladese di 18 anni.
Nascosti in piena vista: il report integrale
Leggi tutte le testimonianze che abbiamo raccolto nel nuovo rapporto “Nascosti in piena vista. Minori migranti in viaggio (attra)verso l’Europa”, a cura del giornalista Daniele Biella, accompagnato sul campo dal fotoreporter Alessio Romenzi. Abbiamo deciso di lanciarlo oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.
“Ogni giorno e ogni notte attraversano i confini degli stati membri dell’Unione Europea, Premio Nobel per la pace, che continua a chiudere gli occhi di fronte alle violenze che i migranti sono costretti a subire”. Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children
Un minore è prima di tutto e sopra ogni cosa un minore e i suoi diritti vanno protetti e promossi indipendentemente da ogni altra circostanza relativa alla sua condizione o status suoi personali o dei suoi genitori, ad esempio l’origine nazionale, etnica o sociale o, ancora, lo status legale.
Il principio di non discriminazione è un valore fondante della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC), stella polare in tema di diritti dei minori e che, applicandosi a tutti i minori in ogni circostanza, è centrale anche quando si parla di bambine, bambini e adolescenti coinvolti nella migrazione. Secondo le norme di diritto internazionale poste a tutela dei diritti umani, in nessun caso un minore straniero non accompagnato può essere espulso o respinto alla frontiera.