Contro la violenza sulle donne, cultura del rispetto ed educazione alla affettività 

Lorenzo Pallini per Save the Children

Tra i 14-18enni che hanno o hanno avuto una relazione intima, 1 su 5 dichiara di aver subito atteggiamenti violenti, come schiaffi, pugni, spinte. Questi sono alcuni dati della ricerca svolta in collaborazione con Ipsos  e pubblicata nel rapporto “Le ragazze stanno bene?”, rilanciati in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne

Questi dati rappresentano un campanello d’allarme che non può essere ignorato, poiché mettono in luce come, anche tra i più giovani, persistano opinioni e comportamenti legati a ad una cultura patriarcale che ancora influenza fortemente i rapporti tra i generi.

25 novembre: accompagnare i giovani nella crescita affettiva e relazionale

Tra i dati preoccuparti della ricerca “Le ragazze stanno bene?”, emerge che i comportamenti violenti nella coppia sono a rischio normalizzazione tra i più giovani.

Per prevenire la violenza nei confronti delle donne è, tra le altre cose, fondamentale promuovere presso gli e le adolescenti una cultura del rispetto, attivando a scuola, in modo sistematico e continuativo, percorsi di educazione alla affettività e alla sessualità, alla parità di genere e al rispetto delle differenze, che li accompagnino nella loro crescita e scongiurino la “normalizzazione” della violenza nelle relazioni tra pari e la pericolosa confusione tra amore e possesso.

Le ragazze stanno bene?

Ecco alcune evidenze importanti dal rapporto:

  • Ben il 29% degli adolescenti è molto o abbastanza d’accordo con l’opinione che le ragazze possono contribuire a provocare la violenza sessuale con il loro modo di vestire e/o di comportarsi, mentre il 24% pensa che se una ragazza non dice chiaramente “no” significa che è disponibile al rapporto sessuale (26% tra i ragazzi e 21% tra le ragazze).
  • Il 43% degli intervistati si dichiara molto o abbastanza d’accordo con l’opinione che se davvero una ragazza non vuole avere un rapporto sessuale con qualcuno/a, il modo di sottrarsi lo trova. La percentuale di chi lo dichiara è più alta tra i ragazzi (46%), ma è elevata anche tra le ragazze (39%).
  • Quanto al consenso ad un rapporto sessuale, il 90% ritiene necessario chiederlo sempre anche all’interno di una relazione di coppia stabile, ma per molti questa convinzione teorica non si traduce facilmente in un comportamento, visto che poi il 36% ritiene di poter dare sempre per scontato il consenso della persona con cui si ha una relazione e il 48% ritiene che in una relazione intima sia difficile dire di no ad un rapporto sessuale se richiesto dal/la partner.
  • Il 17% delle ragazze e dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni pensa possa succedere che in una relazione intima scappi uno schiaffo ogni tanto.
  • Quasi uno/a su cinque (19%) di chi ha o ha avuto una relazione intima dichiara di essere stato spaventato dal/lla partner con atteggiamenti violenti, quali schiaffi, pugni, spinte, lancio di oggetti.

Per approfondire, leggi il comunicato stampa.

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