Etiopia: sperimentati nuovi strumenti per identificare i nati prematuri o il basso peso alla nascita e scongiurare le morti tra i neonati.

Nuovi dispositivi a basso costo che misurano i piedi dei neonati per individuare i nati prematuri o il basso peso alla nascita sono sotto sperimentazione in Etiopia in un'iniziativa volta a contribuire ad affrontare la principale causa di morte tra i neonati, in particolare quelli nati a casa. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro.

Sviluppati da Save the Children e Hawassa University College of Medicine & Health Sciences (HUCMHS), gli strumenti di screening sono facili da usare, codificati a colori, includono una carta laminata e uno strumento di plastica con un "supporto per tallone" a 90 gradi per guidare dove posizionare il tallone del bambino per la misurazione.

I dispositivi – che sono stati testati da operatori sanitari e madri e nel corso di uno studio ospedaliero – saranno implementati in uno studio controllato nel sud dell’Etiopia come primo passo verso una potenziale adozione nei servizi sanitari tradizionali in tutto il Paese.

Questi strumenti possono essere utilizzati da madri, familiari e operatori sanitari per identificare i bambini piccoli nati in casa che hanno meno probabilità di ricevere le cure di cui hanno bisogno per sopravvivere in salute e potrebbero aumentare il numero di neonati che ricevono cure salvavita.

In Etiopia oltre il 50% dei bambini nasce in casa e il 14% dei bambini ha un basso peso alla nascita[1].

I dispositivi sono stati sviluppati sulla base di un insieme di ricerche che mostrano che la lunghezza del piede è direttamente correlata al peso dei bambini e progettati utilizzando Human Centered Design (HCD)[2].

A Hawassa in Etiopia, Save the Children e HUCMHS hanno progettato e creato il prototipo di vari strumenti lavorando con madri e operatori sanitari della comunità nelle aree rurali, utilizzando il loro feedback per la progettazione.

Semplici nella loro ideazione, questi dispositivi possono aiutare le madri e i membri della comunità a identificare se i loro neonati sono a rischio. Se il dito più lungo del bambino rientra in una zona verde indicata sullo strumento, è probabile che il neonato abbia peso e dimensioni alla nascita sani.  Se il dito del piede più lungo si trova in una zona rossa sullo strumento, ciò suggerisce basso peso alla nascita e la necessità di un intervento medico, segnalando alle famiglie il bisogno di portare urgentemente il bambino in un centro sanitario.

Save the Children e HUCMHS hanno condotto uno studio ospedaliero coinvolgendo quasi 400 madri nella regione di Sidama in Etiopia che hanno utilizzato gli strumenti per misurare i piedi dei loro figli. Entrambi i dispositivi, quando utilizzati dalle madri, hanno mostrato elevati livelli di sensibilità, specificità e accuratezza nell’identificazione di neonati sottopeso alla nascita e pretermine [3].

La principale causa di morte nei bambini di età inferiore ai cinque anni a livello globale sono le complicazioni associate alla nascita pretermine, prematura o al basso peso. Ciò è collegato a un aumento del rischio di morte nel primo mese e anno di vita, a esiti di sviluppo e condizioni di salute permanenti peggiori rispetto ai loro coetanei nati a termine e di peso adeguato.

Con le cure adeguate molti di questi decessi e complicazioni possono essere prevenuti consentendo ai neonati di sopravvivere in salute.

“Sappiamo che una delle principali cause di mortalità neonatale sono le complicazioni associate alla nascita pretermine e al basso peso alla nascita. Questa situazione può essere prevenuta se le madri sanno se il loro bambino è a rischio o meno. Tuttavia, secondo un recente sondaggio nazionale, la metà delle donne in Etiopia continua a partorire in casa con un accesso limitato a personale sanitario qualificato e/o a strumenti per lo screening dei neonati subito dopo la nascita. Per molte madri l’opportunità di misurare la lunghezza del piede del proprio neonato per comprenderne lo stato di salute è stato motivo di gioia e soddisfazione. Una ha detto al nostro staff: "...non c'è niente che renda le madri più felici che misurare da sole i loro bambini e conoscere le condizioni del peso corporeo” ha dichiarato Dragana Strinic, Direttrice nazionale di Save the Children in Etiopia.

L’Etiopia ha un tasso di mortalità neonatale di 33 morti ogni 1.000 nati vivi[4], che è quasi il doppio della media globale di 17 morti neonatali ogni 1.000 nati vivi.  L’Etiopia deve accelerare la riduzione delle morti neonatali poiché attualmente non è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo globale delle Nazioni Unite di 12 morti ogni 1.000 nati vivi entro il 2030.

Save the Children opera in Etiopia da oltre 60 anni. L’Organizzazione si occupa di salute, nutrizione, acqua e servizi igienico-sanitari, servizi di protezione, istruzione, sostegno economico e distribuzione di beni.

Per informazioni: 
Ufficio Stampa Save the Children
Tel. 3389625274- 3385791870 - 3409367952 - 3316676827
ufficiostampa@savethechildren.org 
www.savethechildren.it


[1]Le statistiche più recenti disponibili del 2019 mostrano che il 51% dei bambini in Etiopia sono nati a casa: https://dhsprogram.com/pubs/pdf/FR363/FR363.pdf. Il 14% dei bambini nasce di basso peso in Etiopia: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1155/2020/7589483.  Definizione OMS di peso corporeo inferiore a 2500 grammi: https://www.who.int/data/nutrition/nlis/info/low-birth-weight#:~:text=Low%20birth%20weight%20has%20been%20defined%20by%20WHO,at%20birth%20of%20%3C%202500%20grams%20%285.5%20pounds%29.

[2]Un approccio che crea prodotti e servizi sulla base delle esigenze delle persone che li utilizzano

[3]  Nel 2024, Save the Children e Hawassa University College of Medicine & Health Sciences hanno pubblicato una revisione sistematica sulla fattibilità e accuratezza diagnostica delle misurazioni antropometriche neonatali nell'identificazione di neonati sottopeso e prematuri in Africa: https://bmjpaedsopen.bmj.com/content/8/1/e002741

[4]Secondo un’indagine nazionale condotta nel 2019.