G20: la GCAP Italia, di cui fa parte Save the Children, sottoscrive le proposte della società civile internazionale per affrontare la crisi e rilanciare lo sviluppo
La Coalizione Italiana contro la Povertà, tra cui Save the Children Italia, sostenuta da più di 70 associazioni e da dieci milioni di cittadini italiani, in occasione del G20 che si aprirà domani a Pittsburgh, si unisce alle numerose Ong e associazioni di tutto il mondo sottoscrivendo il documento "Let’s Change the World for Good" – "Cambiamo il mondo in meglio". Nel documento, la società civile internazionale presenta le sue proposte per affrontare la crisi internazionale e rilanciare lo sviluppo.
E’ tempo di smettere di commettere gli errori del passato e iniziare a investire nelle persone. Lo scorso anno gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno investito per il salvataggio delle banche e il sistema finanziario una cifra 45 volte superiore a quanto impegnato per l’aiuto allo sviluppo. Nel frattempo, nell’arco di tempo trascorso tra il precedente G20 a Londra e quello che si sta aprendo a Pittsburgh, le persone che vivono sotto la soglia di povertà sono aumentate al punto tale da superare il miliardo. Se non si prenderanno urgenti e serie contromisure, entro la fine del 2009 la cifra salirà di altri 100 milioni.
"Questo scenario drammatico non è l’esito di congiunture sfavorevoli o di cause naturali, bensì di squilibri strutturali: in altre parole, è il frutto di scelte politiche errate e di promesse mai mantenute. I Paesi del G20, devono ora impegnarsi in maniera chiara ed univoca a favore dello sviluppo umano e dei diritti umani di tutti i popoli, dimostrandosi così all’altezza degli impegni già più volte assunti e in larga parte finora disattesi" dichiara Sergio Marelli, portavoce della Coalizione.
"Chiediamo ai governi del G20 di impegnarsi affinché combattano le disuguaglianze e facciano proprie le richieste della società civile di tutto il mondo per la ripresa dell’economia reale, la tutela del lavoro, la difesa della salute globale, della sicurezza alimentare e non ultimo del clima, a pochi mesi dalla Conferenza di Copenhagen che dovrà decidere come il mondo affronterà la gravissima sfida del riscaldamento globale. Ormai non c’è più tempo da perdere" dichiara Laura Ciacci, portavoce della Coalizione.
E’ tempo di smettere di commettere gli errori del passato e iniziare a investire nelle persone. Lo scorso anno gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno investito per il salvataggio delle banche e il sistema finanziario una cifra 45 volte superiore a quanto impegnato per l’aiuto allo sviluppo. Nel frattempo, nell’arco di tempo trascorso tra il precedente G20 a Londra e quello che si sta aprendo a Pittsburgh, le persone che vivono sotto la soglia di povertà sono aumentate al punto tale da superare il miliardo. Se non si prenderanno urgenti e serie contromisure, entro la fine del 2009 la cifra salirà di altri 100 milioni.
"Questo scenario drammatico non è l’esito di congiunture sfavorevoli o di cause naturali, bensì di squilibri strutturali: in altre parole, è il frutto di scelte politiche errate e di promesse mai mantenute. I Paesi del G20, devono ora impegnarsi in maniera chiara ed univoca a favore dello sviluppo umano e dei diritti umani di tutti i popoli, dimostrandosi così all’altezza degli impegni già più volte assunti e in larga parte finora disattesi" dichiara Sergio Marelli, portavoce della Coalizione.
"Chiediamo ai governi del G20 di impegnarsi affinché combattano le disuguaglianze e facciano proprie le richieste della società civile di tutto il mondo per la ripresa dell’economia reale, la tutela del lavoro, la difesa della salute globale, della sicurezza alimentare e non ultimo del clima, a pochi mesi dalla Conferenza di Copenhagen che dovrà decidere come il mondo affronterà la gravissima sfida del riscaldamento globale. Ormai non c’è più tempo da perdere" dichiara Laura Ciacci, portavoce della Coalizione.