Haiti: Save the Children, oltre 105.000 i bambini e gli adulti aiutati finora
A due settimane dal devastante terremoto che ha colpito Haiti, Save the Children ha raggiunto più di 105.000 fra adulti e bambini, assicurando loro cibo, medicine e generi di prima necessità. Inoltre l’organizzazione sta garantendo protezione a migliaia di minori attraverso le 13 aree “a misura di bambino” messe in piedi e le attività di rintraccio e ricongiungimento dei minori con i genitori e i familiari.
“Sono bastati meno di 40 secondi a cambiare la vita di centinaia di migliaia di bambini haitiani, che hanno perso amici, famiglia, maestri, e hanno assistito alla distruzione della loro casa e di tutti i loro beni”, commenta Filippo Ungaro, Responsabile Comunicazione di Save the Children, da poco rientrato da Haiti. “Save the Children sta correndo contro il tempo per dare risposta ai bisogni più urgenti dei minori e delle loro famiglie, distribuendo cibo, acqua, kit igienici e familiari e allestendo latrine e bagni. Data l’enormità del disastro l’intervento si protrarrà nei mesi e anni futuri”.
Gli operatori di Save the Children a Port-au-Prince, Léogâne e Jacmel stanno lavorando notte e giorno per garantire salute, protezione ed istruzione alle migliaia di bambini sfollati in campi provvisori e spontanei: in particolare è stata fornita acqua potabile e latrine a 2.200 persone nei campi di Lakou Issa a del Teatro Nazionale a Port-au-Prince. Oggi sono state distribuite razioni bisettimanali di cibo a 600 famiglie di Léogâne, dove sono state anche portate coperte, teli di plastica e taniche per l’acqua. 2 cliniche mobili stanno assicurando cure e assistenza ad ammalati e feriti a Jacmel e Léogâne.
Oltre 6.000 bambini stanno partecipando alle attività nelle 13 aree “a misura di bambino” messe su da Save the Children a Jacmel e Port-au-Prince. E oggi si è conclusa la formazione di altri 25 operatori in grado di allestirne altre 3 nei prossimi giorni, con l’obiettivo di aprirne 150 nell’arco delle prossime settimane.
“Nonostante le sfide poste dall’enormità del disastro e del suo impatto su Port-au-Prince, Save the Children sta incrementando giorno dopo giorno il numero di minori raggiunti e aiutati”, prosegue Filippo Ungaro. La popolazione haitiana sta dimostrando notevole reattività e le persone si aiutano le une le altre ma certo non possono risolvere tutti i problemi da sole. Save the Children sta concentrando i suoi sforzi in 5 settori cruciali: cibo, acqua potabile, salute, protezione ed istruzione, lavorando in partnership con la comunità locale, il governo e altre agenzie. I camion e gli aerei con gli aiuti cominciano ad arrivare con sempre maggiore regolarità. Man mano che la situazione logistica andrà migliorando, lavoreremo tutti insieme per far sì che Haiti possa riprendersi da questo disastro e ricostruirsi”.
Save the Children è presente ad Haiti dal 1978 con un ampio programma di prevenzione dei disastri, di educazione, salute, protezione, uno staff di circa 220 persone, un ufficio centrale a Port-au-Prince e altri uffici a Jacmel, Massaide e Gonaives.
Sono disponibili foto delle attività di Save the Children e case-studies dei bambini seguiti e aiutati.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
Tel: 06.48070071-23
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it
“Sono bastati meno di 40 secondi a cambiare la vita di centinaia di migliaia di bambini haitiani, che hanno perso amici, famiglia, maestri, e hanno assistito alla distruzione della loro casa e di tutti i loro beni”, commenta Filippo Ungaro, Responsabile Comunicazione di Save the Children, da poco rientrato da Haiti. “Save the Children sta correndo contro il tempo per dare risposta ai bisogni più urgenti dei minori e delle loro famiglie, distribuendo cibo, acqua, kit igienici e familiari e allestendo latrine e bagni. Data l’enormità del disastro l’intervento si protrarrà nei mesi e anni futuri”.
Gli operatori di Save the Children a Port-au-Prince, Léogâne e Jacmel stanno lavorando notte e giorno per garantire salute, protezione ed istruzione alle migliaia di bambini sfollati in campi provvisori e spontanei: in particolare è stata fornita acqua potabile e latrine a 2.200 persone nei campi di Lakou Issa a del Teatro Nazionale a Port-au-Prince. Oggi sono state distribuite razioni bisettimanali di cibo a 600 famiglie di Léogâne, dove sono state anche portate coperte, teli di plastica e taniche per l’acqua. 2 cliniche mobili stanno assicurando cure e assistenza ad ammalati e feriti a Jacmel e Léogâne.
Oltre 6.000 bambini stanno partecipando alle attività nelle 13 aree “a misura di bambino” messe su da Save the Children a Jacmel e Port-au-Prince. E oggi si è conclusa la formazione di altri 25 operatori in grado di allestirne altre 3 nei prossimi giorni, con l’obiettivo di aprirne 150 nell’arco delle prossime settimane.
“Nonostante le sfide poste dall’enormità del disastro e del suo impatto su Port-au-Prince, Save the Children sta incrementando giorno dopo giorno il numero di minori raggiunti e aiutati”, prosegue Filippo Ungaro. La popolazione haitiana sta dimostrando notevole reattività e le persone si aiutano le une le altre ma certo non possono risolvere tutti i problemi da sole. Save the Children sta concentrando i suoi sforzi in 5 settori cruciali: cibo, acqua potabile, salute, protezione ed istruzione, lavorando in partnership con la comunità locale, il governo e altre agenzie. I camion e gli aerei con gli aiuti cominciano ad arrivare con sempre maggiore regolarità. Man mano che la situazione logistica andrà migliorando, lavoreremo tutti insieme per far sì che Haiti possa riprendersi da questo disastro e ricostruirsi”.
Save the Children è presente ad Haiti dal 1978 con un ampio programma di prevenzione dei disastri, di educazione, salute, protezione, uno staff di circa 220 persone, un ufficio centrale a Port-au-Prince e altri uffici a Jacmel, Massaide e Gonaives.
Sono disponibili foto delle attività di Save the Children e case-studies dei bambini seguiti e aiutati.
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Tel: 06.48070071-23
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