Prostituzione minorile a Cosenza: Save the Children intende costituirsi parte civile
Di fronte al quadro agghiacciante dell’infanzia violata che emerge dall’ indagine condotta a Corigliano Calabro, Save the Children annuncia l’intenzione di costituirsi come parte civile nel conseguente procedimento giudiziario.
Oggi infatti, i carabinieri hanno arrestato a Corigliano Calabro otto persone accusate, a vario titolo, di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile. Secondo quanto emerso dalle indagini gli arrestati avrebbero fatto prostituire, in un contesto di forte degrado sociale, ragazze dall'età di dodici anni, facendole incontrare con uomini di età compresa tra i 50 e i 70 anni forniti di consistente disponibilità economica. Con la costituzione di parte civile, Save the Children avrà la possibilità di far valere l’interesse collettivo della tutela dei minori.
“Esprimiamo il nostro apprezzamento per l’azione investigativa condotta dal Comando provinciale dei Carabinieri e dai sostituti procuratori Vallefuoco e Quaranta” dichiara Raffaela Milano, Responsabile dei Programmi Italia e Europa di Save the Children Italia. “Allo stesso tempo, la scelta di Save the Children di costituirsi parte civile esprime tutta la nostra preoccupazione per un fenomeno, quello dello sfruttamento sessuale dei minori che, anche se spesso “invisibile”, in realtà è diffuso sul territorio.” Si stima che siano almeno 1.500 i minori in Italia costretti a prostituirsi e vittime di tratta.
“E’ fondamentale rafforzare le realtà territoriali che operano in questo ambito, a partire dai servizi sociali e dalle unità di strada” prosegue Raffaela Milano “per intervenire tempestivamente, assicurando alla giustizia i responsabili di questi crimini odiosi e, allo stesso tempo, prendendo in cura le vittime. E’ anche necessario che nelle comunità locali si diffonda la consapevolezza dell’esistenza di questi fenomeni, per tenere gli occhi aperti su situazioni a rischio e intervenire in tempo.”
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia
Tel. 06.48070023-71-001; 348.1580378 - 338.7518129
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it
Oggi infatti, i carabinieri hanno arrestato a Corigliano Calabro otto persone accusate, a vario titolo, di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile. Secondo quanto emerso dalle indagini gli arrestati avrebbero fatto prostituire, in un contesto di forte degrado sociale, ragazze dall'età di dodici anni, facendole incontrare con uomini di età compresa tra i 50 e i 70 anni forniti di consistente disponibilità economica. Con la costituzione di parte civile, Save the Children avrà la possibilità di far valere l’interesse collettivo della tutela dei minori.
“Esprimiamo il nostro apprezzamento per l’azione investigativa condotta dal Comando provinciale dei Carabinieri e dai sostituti procuratori Vallefuoco e Quaranta” dichiara Raffaela Milano, Responsabile dei Programmi Italia e Europa di Save the Children Italia. “Allo stesso tempo, la scelta di Save the Children di costituirsi parte civile esprime tutta la nostra preoccupazione per un fenomeno, quello dello sfruttamento sessuale dei minori che, anche se spesso “invisibile”, in realtà è diffuso sul territorio.” Si stima che siano almeno 1.500 i minori in Italia costretti a prostituirsi e vittime di tratta.
“E’ fondamentale rafforzare le realtà territoriali che operano in questo ambito, a partire dai servizi sociali e dalle unità di strada” prosegue Raffaela Milano “per intervenire tempestivamente, assicurando alla giustizia i responsabili di questi crimini odiosi e, allo stesso tempo, prendendo in cura le vittime. E’ anche necessario che nelle comunità locali si diffonda la consapevolezza dell’esistenza di questi fenomeni, per tenere gli occhi aperti su situazioni a rischio e intervenire in tempo.”
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