Lampedusa: Save the Children, oltre 40 donne e 2 bambini sul barcone portato in salvo a largo di Lampedusa
Sono 374 le persone trasportate a Lampedusa a seguito delle operazioni di salvataggio di un barcone al largo di Lampedusa. Tra di esse 46 donne e 1 bambino piccolo.
Gli operatori di Save the Children riferiscono di persone stremate, in stato di disidratazione e sotto choc. Le donne e i bambini sono stati collocati in stanze sopra l’infermeria del Centro di Soccorso e Pronta Accoglienza (CSPA) di Contrada Imbriacola mentre gli uomini in un un compound a parte.
Il team di Save the Children è presente al Centro per fornire una prima assistenza e nelle prossime ore, compatibilmente con le condizioni psico-fisiche delle persone, svolgerà dei colloqui con i nuclei familiari e i bambini.
Ormai non si contano i viaggi di imbarcazioni provenienti dalla Libia con esiti drammatici e sconvolgenti. Non è possibile continuare ad assistere a queste tragedie del mare senza fare nulla.
Save the Children ribadisce la necessità di aprire urgentemente corridoi umanitari in Libia e a mettere al primo posto delle scelte dei governi la tutela della popolazione civile, a partire dai bambini.
Per quanto riguarda poi i molti profughi provenienti dalla Libia e originari dei paesi del Corno d’Africa, che oggi sono ai confini in Tunisia, nei campi di accoglienza dove anche Save the Children è presente a tutela dei minori, l’organizzazione chiede che venga studiata la possibilità di operare un immediato trasferimento in Europa ed in Italia dei profughi che già nei campi di accoglienza sono riconosciuti meritevoli di protezione internazionale, secondo un piano di resettlement concordato con le comunità locali, dando priorità ai minori soli, alle donne con bambini e agli altri soggetti vulnerabili.
Sono oltre 2000 i minori sbarcati a Lampedusa dall’inizio della crisi e trasferiti in comunità alloggio o in strutture di accoglienza temporanea sul territorio italiano.
Save the Children è presente a Lampedusa con un team di operatori legali e mediatori culturali, impegnati a fornire ai minori in arrivo – sia non accompagnati che accompagnati - informazioni, supporto legale, mediazione culturale.
Per ulterioriinformazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia, Tel. 06.48070023-001;
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it
Gli operatori di Save the Children riferiscono di persone stremate, in stato di disidratazione e sotto choc. Le donne e i bambini sono stati collocati in stanze sopra l’infermeria del Centro di Soccorso e Pronta Accoglienza (CSPA) di Contrada Imbriacola mentre gli uomini in un un compound a parte.
Il team di Save the Children è presente al Centro per fornire una prima assistenza e nelle prossime ore, compatibilmente con le condizioni psico-fisiche delle persone, svolgerà dei colloqui con i nuclei familiari e i bambini.
Ormai non si contano i viaggi di imbarcazioni provenienti dalla Libia con esiti drammatici e sconvolgenti. Non è possibile continuare ad assistere a queste tragedie del mare senza fare nulla.
Save the Children ribadisce la necessità di aprire urgentemente corridoi umanitari in Libia e a mettere al primo posto delle scelte dei governi la tutela della popolazione civile, a partire dai bambini.
Per quanto riguarda poi i molti profughi provenienti dalla Libia e originari dei paesi del Corno d’Africa, che oggi sono ai confini in Tunisia, nei campi di accoglienza dove anche Save the Children è presente a tutela dei minori, l’organizzazione chiede che venga studiata la possibilità di operare un immediato trasferimento in Europa ed in Italia dei profughi che già nei campi di accoglienza sono riconosciuti meritevoli di protezione internazionale, secondo un piano di resettlement concordato con le comunità locali, dando priorità ai minori soli, alle donne con bambini e agli altri soggetti vulnerabili.
Sono oltre 2000 i minori sbarcati a Lampedusa dall’inizio della crisi e trasferiti in comunità alloggio o in strutture di accoglienza temporanea sul territorio italiano.
Save the Children è presente a Lampedusa con un team di operatori legali e mediatori culturali, impegnati a fornire ai minori in arrivo – sia non accompagnati che accompagnati - informazioni, supporto legale, mediazione culturale.
Per ulterioriinformazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia, Tel. 06.48070023-001;
press@savethechildren.it
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