Save the Children, i minori rischiano di pagare il prezzo più alto della crisi

Sono 10 milioni 229 mila i minori in Italia, pari al 16,9% del totale della popolazione: di essi 1.876.000 vivono in povertà e il 18,6% in condizione di deprivazione materiale. Un pianeta infanzia che in una Italia che invecchia si riduce sempre di più. Napoli, Caserta, Barletta-Andria-Trani(1), uniche province “verdi” italiane, registrano una percentuale dei giovani fino ai 15 anni maggioritaria sugli over 65, che sono invece ampiamente prevalenti ad esempio in Piemonte, 177,7 ogni 100 con meno di 18 anni.

La crisi economica, che domina inevitabilmente l’agenda politica e sta catalizzando la maggior parte delle energie e degli sforzi del Governo, rischia di pesare in primo luogo sui bambini e sugli adolescenti, in assenza di misure specifiche di tutela. Proprio le famiglie con minori hanno pagato, dal 2008 ad oggi, il prezzo più alto della grande recessione mondiale: negli ultimi anni la percentuale delle famiglie a basso reddito con 1 minore è aumentata dell’1,8%, e tre volte tanto (5,7%) quella di chi ha 2 o più figli.
E’ uno dei dati salienti che emerge dalla seconda edizione dell’Atlante dell'Infanzia (a rischio) di Save the Children, i cui dati raccolti in 80 mappe sulle diverse condizioni di bambini e adolescenti del nostro paese, vengono oggi presentati a Torino dal curatore del rapporto e commentati dalla viva voce di esperti e rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali.

“Oggi i nostri bambini si trovano a fare i conti con la povertà, la scarsità di servizi per l’infanzia e le città inquinate con pochi spazi a loro misura, in una condizione di maggiore vulnerabilità,” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia. “La crisi economica rischia infatti di amplificare e scaricare soprattutto su di loro le sue conseguenze se non riusciremo ad invertire immediatamente la rotta tutelando l’infanzia l’adolescenza a partire dalle priorità politiche ed economiche di un Paese fin’ora incapace di guardare al migliore futuro per i propri figli come alla scelta più importante da fare.”

“Un primo segnale positivo è arrivato dalla recentissima e lungamente attesa nomina del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, con il quale Save the Children è pronta a collaborare mettendo in cima all’agenda il ri-bilanciamento delle sperequazioni di trattamento dei bambini da una regione all’altra, l’identificazione e la divulgazione delle migliori prassi di protezione dell’infanzia dalla povertà crescente, dagli abusi, dal disagio sociale o dalla tentazione di abbandonare gli studi che si continua a registrare, e il sostegno concreto a quasi 1 milione di bambini e ragazzi stranieri che vivono in Italia, di cui 572 mila sono nati qui.”

La fotografia della condizione dei minori in Piemonte, che sono quasi 684.000 e rappresentano il 15,3% della popolazione, è all’insegna del chiaro-scuro.
Per quanto riguarda i servizi all’infanzia ad esempio, il Piemonte è in una zona media della classifica: per esempio per gli asili nido si attesta al 14,8% (percentuale di bambini fra 0 e 2 anni presi in carico dai nidi pubblici), tra il 29,5% dell’Emilia Romagna e il 3,5% della Calabria. Il percorso scolastico successivo si interrompe però per il 17,60% dei giovani dopo il conseguimento dell’attestato di scuola secondaria di I grado, senza ulteriori attività di formazione.

Sul fronte della sussistenza il 10% circa dei minori, 63.000, vive in condizioni di povertà relativa come membri di famiglie che hanno una capacità di spesa per consumi sotto la media. E se non sono povere sono tuttavia fortemente “deprivate” quel 27,8% di famiglie che vivono in Piemonte con figli che hanno dichiarato di non potersi permettere neanche una settimana di ferie.

Significativo anche l’indicatore relativo al Nord Ovest dove il 5,9% e l’8,5% delle famiglie con figli minori ha dichiarato, rispettivamente, la difficoltà a “fare un pasto adeguato almeno ogni due giorni” e a di potersi pagare le cure mediche .

Un dato invece più positivo riguarda il numero di bambini (fra i 3 e i 10 anni) che hanno la possibilità di giocare nei giardini pubblici, pari al 52%, così come migliore delle altre regioni italiane l’indicatore relativo ai minori presi in affidamento familiare in Piemonte, pari a 2 per ogni bambino accolto nei servizi residenziali. Per contro, la città di Torino si segnala per l’inquinamento dell’aria con 131 giorni di superamento del limite di PM10, polveri sospese nell'aria che penetrano nelle vie respiratorie causando problemi cardio-polmonari e asma.

“L’Atlante rappresenta, per Save the Children, anche un programma di azioni concrete in Italia,” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children. “Proprio a Torino sta partendo un nuovo importante progetto in collaborazione con Enel Cuore, per il contrasto della povertà alimentare dei bambini. Il centro dell’intervento sarà il quartiere La Spina 3, dove opereremo in collaborazione con l’associazione Vides Main, ma saremo presenti, con uno sportello mobile, in tutte le aree periferiche della città.”

“Nel quartiere Borgo Vittoria, siamo invece impegnati con UISP e CSI in un programma di educazione alimentare e al movimento dei più piccoli, condotto nelle scuole e attraverso il recupero di spazi per il gioco presso l’impianto comunale Massari. A Torino sono inoltre presenti molti i minori stranieri non accompagnati, Save the Children è attiva anche in questo campo, con programmi di orientamento e tutela, in particolare per i minori egiziani.”

A livello nazionale, nel 2011, Save the Children ha attivato un ambizioso programma di cinque anni per sviluppare ulteriormente i suoi interventi dedicati ai bambini e agli adolescenti, con l’obiettivo di rafforzare stabilmente le infrastrutture sociali e di cura per i minori, in particolare nelle aree più deprivate. Gli ambiti principali di intervento sono la lotta alla povertà minorile, la protezione dei minori a rischio di sfruttamento (come i minori stranieri non accompagnati), l’educazione e la scuola, l’uso delle nuove tecnologie, la tutela dei minori nelle emergenze. Una particolare attenzione è dedicata ai minori che vivono nel sud Italia, con l’attivazione di un programma specifico di intervento, “Crescere al Sud”. Tutte le attività promosse da Save the Children prevedono la partecipazione attiva dei bambini e dei ragazzi.

Il sito dell’Atlante per la consultazione interattiva on-line è: www.atlante.savethechildren.it
Le principali mappe e la copertina dell’Atlante sono scaricabili da qui:
http://risorse.savethechildren.it/files/comunicazione/Ufficio%20Stampa/…

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia
tel. 06.48070023-071-001 oppure 345-5508132 press@savethechildren.it, www.savethechildren.it

Note
1) i cui indici di vecchiaia sono rispettivamente 85,7 (cioè gli over 65 ogni 100 giovani), 88,6, 97,2.
Fonte Eurostat:che calcola il tasso di deprivazione materiale sulla base del conteggio del numero di persone impossibilitate ad accedere ad un minimo di 3 beni su ana lista di 9.
2)Fonte Eurostat:che calcola il tasso di deprivazione materiale sulla base del conteggio del numero di persone impossibilitate ad accedere ad un minimo di 3 beni su ana lista di 9.
3) Fonte Istat, “Reddito e condizioni di vita”, ultimo trimestre 2010.