Omelia Papa Francesco, no a schiaffo ai bambini: Save the Children esprime apprezzamento per le parole del Pontefice

Punizioni corporaliDal 2011 la Campagna di Save the Children  A Mani Ferme per dire NO alle punizioni fisiche nei confronti dei bambini". Più di un quarto dei genitori italiani ricorre allo schiaffo

Save the Children desidera esprimere apprezzamento per le parole di ieri del Papa secondo il quale un genitore mai dovrebbe dare uno schiaffo sulla guancia ai figli, perché “la guancia è la dignità”.

“Sono parole delicate e condivisibili sotto il profilo pedagogico”, commenta Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia.

Save the Children lavora da anni per promuovere una genitorialità positiva fondata sul dialogo e l’ascolto dei figli e mai sul ricorso a punizioni fisiche quali anche lo schiaffo. In particolare dal 2011 Save the Children ha lanciato la campagna A Mani Ferme per dire no alle punizioni corporali”, prosegue Valerio Neri. “Ci auguriamo che le parole del Papa siano un ulteriore stimolo in questa direzione affinché nel paese cresca un dibattito che promuova l’adozione di modelli di genitorialità positiva, basati sul dialogo e su regole che non prevedano la violenza come metodo educativo”.

La Campagna A Mani Ferme non vuole colpevolizzare i genitori, ma anzi aiutarli, dimostrando che è possibile mantenere disciplina e autorevolezza attraverso modelli educativi non violenti” spiega Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia.

Secondo lo studio di Save the Children – realizzato Ipsos1– su I metodi educativi e il ricorso a punizioni fisiche la ricerca del dialogo e dell'ascolto si confermano i principali pilastri sui quali i genitori costruiscono il loro rapporto educativo con i figli – rispettivamente per il 50% e per il 35% di essi. Tuttavia più di un quarto dei genitori italiani ricorre allo schiaffo: lo fa o qualche volta al mese (22%) – o quasi tutti i giorni (5%). A questi si aggiunge un 49% che lo utilizza eccezionalmente. In generale un quarto di madri e padri italiani vede nel ceffone un gesto con una valenza educativa.

A fronte di ciò circa il 25% del totale dei genitori si rifiuta categoricamente di ricorrere alle punizioni fisiche2 dei propri figli.

La Campagna A Mani Ferme si inserisce nell’ambito del progetto europeo coordinato da Save the Children Italia "Educate, do not punish" ed è in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e l’Associazione Nazionale dei pedagogisti italiani (ANPE).

Tra le azioni portate avanti, la veicolazione di uno spot – dal claim Uno schiaffo non finisce mai realizzato dall’agenzia Roncaglia & Wijkander – , della Guida pratica alla Genitorialità Positiva, nonchè la diffusione di 250.000 leaflet informativi a pediatri e pedagogisti e di 3000 alle istituzioni

Sono ormai numerosi i Paesi europei che hanno lanciato campagne di sensibilizzazione sul tema della genitorialità positiva, quindi sull’importanza di non ricorrere alle punizioni fisiche. Save the Children Italia auspica che un dibattito costruttivo sul tema possa essere avviato anche in Italia con il supporto delle istituzioni competenti.
Inoltre l’Organizzazione ricorda come in ben 32 paesi nel mondo, di cui 23 in Europa4 vi sia un divieto legislativo di punizioni corporali in ambito familiare.

Lo spot della Campagna A Mani Ferme

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Child
ren Italia tel. 06 48070023-81-001 press@savethechildren.it www.savethechildren.it
 

1: L'indagine è stata condotta tra il 29 febbraio e il 5 marzo 2012 attraverso interviste a un campione di 1000 genitori con almeno un figlio tra i 3 e i 16 anni e a un campione di 250 ragazzi tra gli 11 e i 16 anni. Lo studio ripropone alcune tematiche analizzate tre anni fa nel corso di un'analoga indagine condotta anche allora da Ipsos per Save the Children nel 2009.

2: La punizione corporale è qualsiasi punizione per la quale viene utilizzata la forza fisica, allo scopo di infliggere un certo livello di dolore o di afflizione, non importa quanto lieve. Nella maggior parte dei casi consiste nel colpire (“picchiare”, “schiaffeggiare”, “sculacciare”) i bambini, utilizzando la mano o un utensile – frusta, bastone, cintura, scarpa, cucchiaio di legno, ecc. Tuttavia, sono punizioni corporali anche tutti quei gesti compiuti dall’adulto che tendono a svilire o umiliare il bambino.

3: Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea e vede il coinvolgimento di altri 3 partner europei (Save the Children Lituania, Save the Children Romania e Save the Children Svezia).

4: In Europa, l’utilizzo delle punizioni corporali nei confronti dei bambini, anche in ambito familiare, è vietato in Svezia, Norvegia, Finlandia, Austria, Cipro, Danimarca, Lettonia, Bulgaria, Ungheria, Germania, Romania, Grecia e, dal 2007, anche nei Paesi Bassi, in Portogallo e Spagna.