Naufragio Lampedusa: il governo faccia proprio DDL su protezione Minori non accompagnati presentato dall’organizzazione
Naufragio Lampedusa: Save the Children, il governo faccia proprio DDL su protezione Minori non accompagnati presentato dall’organizzazione, l’Europa garantisca sistema di accoglienza a livello europeo e procedure di riunificazione familiare più celeri
L’organizzazione che oggi ha accompagnato le istituzioni sia nella visita del CPSA di Lampedusa, che nell’incontro con la delegazione di migranti, chiede un intervento concreto e immediato
“Chiediamo alle istituzioni nazionali ed internazionali presenti oggi a Lampedusa un impegno forte affinchè non si commemorino sole vittime, ma si lavori affinché la vita e i diritti di queste persone, come delle tante altre che sono sbarcate e continuano a sbarcare sulle nostre coste, siano salvaguardati, a partire dai vulnerabili, come i minori che viaggiano da soli.”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore di Save the Children Programma Italia Europa di Save the Children.
L’Organizzazione, presente alle visite delle istituzioni di oggi a Lampedusa, ha dimostrato apprezzamento per i provvedimenti annunciati dal Premier Letta che dovrebbero essere adottati nel corso del Consiglio dei Ministri straordinario di oggi pomeriggio, tra cui lo stanziamento di risorse ad hoc per i minori stranieri non accompagnati, ma torna a sottolineare la necessità di un intervento normativo strutturato volto a colmare le lacune del nostro sistema in materia. Proprio all’indomani della tragedia di Lampedusa i parlamentari delle principali forze politiche (PD, PDL, M5S, Scelta Civica, Sel, Centro Democratico) hanno depositato alla Camera un disegno di legge elaborato da Save the Children per la protezione e la tutela dei minori stranieri. Considerando l’urgenza della situazione, Save the Children chiede che il Consiglio dei ministri faccia propria questa proposta trasformandola in un decreto legge, garantendo così una sua immediata esecutività, sapendo di poter contare su un amplissimo consenso parlamentare.
Tra le principali proposte in esso contenute: l’uniformazione delle procedure di identificazione e accertamento dell’età; l’istituzione di un sistema nazionale di accoglienza, con un numero adeguato di posti e standard qualitativi garantiti; l’attivazione di una banca dati nazionale per governare l’invio dei minori che giungono in Italia nelle strutture di accoglienza dislocate in tutte le regioni, sulla base delle disponibilità di posti e di eventuali necessità e bisogni specifici dei minori stessi (attraverso una “cartella sociale”); la garanzia di un fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati che non gravi sulle spese dei Comuni di rintraccio; la presa in carico e un sostegno continuativo per i minori in condizioni di particolare vulnerabilità (come le vittime di tratta e di sfruttamento o i richiedenti asilo). La legge prevede inoltre la promozione dell’affido familiare dei minori soli e proprio in questi giorni sono numerose le disponibilità all’affido che vengono raccolte dalla organizzazione.
“ Continuiamo inoltre a sollecitare l’urgenza di garantire una accoglienza dignitosa ai minori ancora presenti a Lampedusa che vivono in condizioni inaccettabili”, continua Raffaela Milano.
“L’Europa e gli stati membri devono sviluppare procedure volte a facilitare la riunificazione familiare dei bambini con i loro familiari, qualora questa rappresenti il superiore interesse del minore, in base a quanto previsto dal regolamento Dublino III, evitando così che questi minori mettano a rischio la loro stessa vita in questi viaggi perché le procedure di riunificazione familiare sono troppo lente.”, continua Raffaela Milano.
Inoltre l’Organizzazione, pur riconoscendo l’impegno profuso nell’adozione di una strategia europea per i minori non accompagnati, chiede alle istituzioni europee di adoperarsi per l’adozione di misure concrete e a lungo termine che la mettano in pratica, come ad esempio quale l’istituzione di un sistema unico di protezione e accoglienza a livello europeo per i minori non accompagnati.
Infine Save the Children chiede agli stati membri di garantire un approccio focalizzato sui diritti dei minori nella gestioni delle politiche migratorie, e garantiscano operazioni attraverso le frontiere, con i paesi di origine, transito e destinazione finale.
Save the Children è presente dal 2008 a Lampedusa e nelle altre aree di sbarco con mediatori culturali e operatori legali nell’ambito del progetto Praesidium del Ministero dell’Interno, insieme all’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati, l’OIM e la Croce Rossa Italiana.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
Tel. 06 48070071-23-63-81
Presente a Lampedusa come Portavoce dell’Organizzazione Michele Prosperi press@savethechildren.it
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