Siria: immediato “cessate il fuoco” per consentire l’ingresso dei vaccini anti-poliomelite nel Paese

L’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Governo siriano hanno confermato l'esistenza di casi di poliomielite nel nord-est della Siria, la forma di contagio più grave osservata nel Paese negli ultimi 14 anni. Mezzo milione di bambini sotto i cinque anni rischia di contrarre questa malattia incurabile che può portare alla paralisi o ancora alla morte, e gli spostamenti dei siriani in cerca di salvezza nei Paesi confinanti aggravano ancora di più il pericolo endemico.

Save the Children chiede con forza un “cessate il fuoco” a favore delle vaccinazioni, che si tradurrebbe nell’interruzione dei combattimenti per permettere intense campagne di vaccinazione su entrambi i fronti coinvolti nel conflitto. Conosciuti anche come “giorni di tranquillità”, questi cessate il fuoco sono stati già condotti con successo in Afghanistan, in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo.

L’OMS sta definendo un piano di intervento per portare le vaccinazioni nei luoghi interessati, ma Save the Children esprime profonda preoccupazione sulla capillarità degli interventi temendo che questi non riescano a coprire tutte le regioni della Siria. L’Organizzazione ribadisce l’importanza di una risposta coordinata e attenta da parte dell’OMS affinché gli interventi raggiungano tutte le zone della Siria, incluse quelle di confine con gli altri Paesi.

“La poliomelite non è una malattia che rispetta limiti e confini, abbiamo assolutamente bisogno di un imminente cessate il fuoco per raggiungere tutti i bambini con programmi di vaccinazione, ovunque essi si trovino” – dichiara Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children  Italia -  “Se gli ispettori delle armi chimiche possono avere accesso in Siria con gli strumenti tecnologici utili al loro operato, senz’altro gli operatori umanitari potranno entrare con vaccini salvavita.” Il fatto che una pandemia di polio sia stata confermata in Siria è un altro segno della disperata situazione umanitaria nel Paese. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di recente ha recentemente dato il suo via libera all’ingresso degli aiuti umanitari in Siria. “Il modo in cui verrà affrontata la crisi poliomelite” – conclude Neri – “sarà un chiaro test del modo in cui tutte le parti in conflitto rispetteranno le posizioni ufficiali assunte dal Consiglio di Sicurezza Onu che ha deliberato il ricorso agli aiuti umanitari senza alcun impedimento”.

Save the Children finora ha vaccinato 21.000 bambini contro la poliomelite in Siria ma il suo obiettivo è raggiungerne molti di più. L’Organizzazione sta distribuendo inoltre kit salva vita a migliaia di persone di tutto il Paese e sta prestando soccorso a centinaia di migliaia di rifugiati in fuga dalla Siria.

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