L’ong trae spunto dal messaggio pronunciato da Papa Francesco per la ricorrenza internazionale Oltre 8.500 i minori migranti giunti via mare fra il 2013 e il 2014, di cui molti provenienti dalla Siria
“E’ ormai tempo di imprimere una svolta e una decisa accelerazione, sia sotto il profilo normativo che degli interventi concreti, all’accoglienza e protezione dei minori migranti ed è necessario adoperarsi perché non si ripetano le orribili tragedie che nel 2013 hanno segnato la morte di centinaia di persone tra cui molti bambini e adolescenti” – ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia Europa di Save the Children Italia.
“Ci auguriamo che il 2014 sia davvero un anno nuovo e che la gestione delle migrazioni sia equa, efficace e caratterizzata da profonda solidarietà, come ha auspicato Papa Francesco nel suo messaggio in occasione della Giornata mondiale del Migrante e Rifugiato. Le parole del Papa ancora una volta – dopo lo straordinario segno rappresentato dalla sua visita a Lampedusa – ci richiamano alle responsabilità di tutti nei confronti di chi fugge da situazioni di guerra e di povertà estrema, a partire dai più vulnerabili, i bambini e gli adolescenti”.
Tra il 2013 e i primi giorni del 2014 1 sono arrivati via mare in Italia oltre 8.500 minori migranti, sia con le famiglie che da soli, senza però trovare un sistema adeguato di protezione. La mancanza di un sistema organico di accoglienza per troppi minori ha significato, concretamente, l’impossibilità di essere identificati come minorenni e non confusi con gli adulti, la mancanza di un alloggio adeguato in strutture dedicate, l’impossibilità di trovare una soluzione di lungo periodo appropriata e la continua esposizione a rischi gravissimi, come lo sfruttamento e la tratta.
Al fine di dotare anche l’Italia di un sistema integrato, stabile e sostenibile di accoglienza, protezione e integrazione, Save the Children ha elaborato una Proposta di Legge in materia di tutela e protezione dei minori stranieri non accompagnati, che è stata sottoscritta da rappresentanti dei principali partiti politici, depositata in parlamento il 4 ottobre scorso e che, dal 23 dicembre, è all’esame della Commissione Affari Costituzionali.
Nota. Save the Children per l’accoglienza dei minori migranti
Save the Children è presente dal 2008 a Lampedusa e nelle principali aree di sbarco (in Sicilia, Calabria e Puglia) con mediatori culturali e operatori legali nell’ambito del progetto Praesidium del Ministero dell’Interno, insieme all’Alto Commissariato ONU per i Rifugiati, l’OIM e la Croce Rossa Italiana.
Tra le novità del progetto, per il 2014, l’intervento accanto ai mediatori culturali e ai consulenti legali, di una persona dello staff di Save the Children che si occuperà di diffondere la conoscenza e l’utilizzo della Policy sulla Tutela di Bambine, Bambini e Adolescenti di Save the Children, presso il personale dei Centri e delle comunità che accolgono minori in arrivo via mare al fine di renderli maggiormente consapevoli dell’esistenza di rischi di maltrattamento e abuso a danno delle bambine, dei bambini e degli adolescenti e di individuare modalità con cui prevenire, segnalare e rispondere a tali problemi.
Negli scorsi mesi, visto le condizioni critiche nel CPSA di Lampedusa, in particolare a seguito dei naufragi avvenuti il 3 e l’11 ottobre, Save the Children ha realizzato, in collaborazione con Caritas Italiana e con il sostegno di Bulgari, un’iniziativa fortemente voluta anche da papa Francesco e senza precedenti sull’Isola, con la creazione di uno Spazio a Misura di Bambino: 2 grandi tende presso la Casa della Fraternità della Parrocchia di San Gerlando all’interno delle quali un team di Save the Children composto da educatori e da una mediatrice culturale di madrelingua araba, insieme ai volontari coordinati dalla Caritas, con attività ludico ricreative, hanno aiutato i bambini che si trovavano nel CPSA di Lampedusa ad elaborare il proprio vissuto e a superare i traumi subiti. Per la prima volta il personale di Save the Children ha potuto accompagnare bambini e genitori all’esterno del CPSA e far vivere loro qualche ora di svago in un ambiente sicuro e protetto.
Save the Children è inoltre presente a Roma con il Centro Diurno per i minori stranieri non accompagnati “Civico Zero”.
Il dossier “Minori Migranti in Arrivo Via Mare – 2013” è disponibile a questo link
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
338.7518129, 345.5508132
press@savethechildren.it www.savethechildren.it
1 In totale sono stati 44.114 i migranti arrivati via mare nel 2013 e nei primi giorni del 2014, di cui 5.649 donne e 8.587 minori ( 3.252 accompagnati e 5.335 non accompagnati per la maggior parte siriani, somali, eritrei, egiziani e subsahariani .In particolare, nell’arco del 2013 sono arrivati via mare 42.358 migranti di cui 5.558 donne e 8.308 minori (3.136 accompagnati e 5.172 non accompagnati), per la maggior parte siriani, somali, eritrei ed egiziani. Nei primi 15 giorni del 2014 sono arrivati via mare 1.756 migranti di cui 91 donne e 279 minori (116 accompagnati e 163 non accompagnati), per la maggior parte siriani, subsahariani ed eritrei. Siracusa si conferma la provincia maggiormente interessata dagli arrivi via mare, presso il porto di Augusta (SR). Fonte: gennaio-novembre 2013 Ministero dell’Interno; dicembre 2013-gennaio 2014, elaborazione dati Save the Children.