India, Save the Children: 1 terzo vittime violenze sessuali nel paese sono minori. L’Organizzazione chiede un rapido processo per i sospetti responsabili dello stupro collettivo in India

Circa un terzo delle vittime di violenza sessuale in India ha meno di 18 anni. E’ il dato diffuso oggi da Save the Children dopo l’efferata violenza nei confronti di due sorelle in india.

L’Organizzazione  chiede un’immediata attivazione per trovare, identificare e processare i sospetti responsabili del presunto stupro e omicidio di gruppo delle due sorelle dell’Uttar Pradesh, in India.

Save the Children inoltre lancia un appello affinché le crescenti violenze contro i bambini siano riconosciute come una priorità dal nuovo governo centrale.

“Siamo in presenza di un fatto orribile, all’interno di una tendenza allarmante di brutali violenze nei confronti delle donne, in particolare quelle appartenenti a comunità marginalizzate. E’ necessario e urgente intraprendere azioni concertate per fermare tutto ciò”, dichiara Shireen Vakil Miller, Direttore delle Relazioni Istituzionali di Save the Children, India. “E’ necessario che venga inflitto  il massimo della pena, in accordo con l’Atto per la prevenzione di offese sessuali sui bambini e il codice penale indiano. Bisogna mandare un messaggio chiaro per fermare un crimine così orribile contro delle ragazze”.
Save the Children sottolinea inoltre come una speciale attenzione debba essere riservata alle difficili condizioni di comunità emarginate come i Dalits.

Save the Children supporta iniziative come “Fermiamo la violenza contro i bambini in India”, un’alleanza nazionale di organizzazioni per i diritti dell’infanzia. Save the Children opera in 16 stati dell’India ed è  l’organizzazione internazionale indipendente dedicata dal 1919 a salvare i bambini e a promuovere i loro diritti.

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