Assemblea Generale Onu: appello a Renzi

Save the Children lancia oggi il suo appello ai leader mondiali riuniti in occasione della 70esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite per siglare il nuovo piano di sviluppo globale, perché nessun bambino resti escluso dagli interventi per la salute, l’educazione, la protezione e la sopravvivenza.    

Secondo le stime dell’Organizzazione, circa 35 milioni di bambini nel mondo potrebbero essere salvati nei prossimi 15 anni, 6.500 ogni giorno, rinforzando i sistemi sanitari, fornendo assistenza medica gratuita alle madri e ai bambini e aumentando il numero di operatori sanitari formati per assistere i bambini.   

Dopo gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio lanciati nel 2000, i nuovi Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile stabiliscono 17 obiettivi globali da raggiungere entro il 2030, che comprendono lo sradicamento della povertà estrema, migliore educazione e assistenza sanitaria per tutti, la fine di ogni forma di violenza contro i bambini, della malnutrizione e delle cause prevenibili della mortalità infantile. 

“Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio[1] hanno dimostrato che cambiare le cose è possibile. Dal 2000, 43 milioni di bambini in più vanno a scuola,  muoiono oltre 18.600 bambini in meno ogni giorno,  le nuove infezioni da Hiv sono diminuite del 40%, oltre 2 milioni di bambini in più hanno accesso all’acqua potabile e la povertà estrema è stata dimezzata. Si tratta però di risultati parziali che non riguardano purtroppo ancora milioni di bambini. I nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile[2] sono l’unica possibilità che abbiamo se vogliamo vedere nel 2030 un mondo in cui  ogni bambino non sia vittima di povertà, violenze, malattie, fame, emarginazione, catastrofi provocate dai cambiamenti climatici. Oggi 193 nazioni li sottoscriveranno a New York, ma ogni paese dovrà fare concretamente la sua parte e noi cittadini e organizzazioni umanitarie da domani ricorderemo ogni giorno ai nostri leader gli impegni presi con la richiesta di attuarli senza indugi. Save the Children - nell’ambito della campagna Every One -  rinforzerà ulteriormente i suoi interventi per raggiungere un numero ancora maggiore di bambini, soprattutto i più poveri ed esclusi”,  dichiara Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children, la più importante organizzazione internazionale indipendente dedicata dal 1919 a salvare i bambini e a promuovere i loro diritti.
 

“Alla vigilia della sua partecipazione all’Assemblea delle Nazioni Unite, abbiamo inviato un messaggio forte al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedendo al nostro Paese di svolgere un ruolo chiave nella lotta alle disuguaglianze, impegnandosi in modo prioritario per tutelare i diritti di tutti i bambini e di supportare con un impegno finanziario e politico la nuova Strategia Globale per la salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti, informando con trasparenza tutti i cittadini sulle azioni intraprese nell’ambito della nuova agenda globale perché possano seguirne e valutare  l’effettiva implementazione. Gli abbiamo anche chiesto di impegnarsi perché ci sia un intervento efficace sulle cause primarie della crisi migratoria, con più aiuti e iniziative di cooperazione e un rinnovato impegno diplomatico per la soluzione negoziata dei conflitti in Siria, Libia e in altri paesi in crisi”.

La voce degli adolescenti all’Assemblea Generale dell’ONU a New York

In occasione del  lancio dei Nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile Save the Children è presente all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite attraverso la voce dei ragazzi, con una delegazione di 18 adolescenti di 17 paesi[3] impegnati con l’Organizzazione, fra cui anche una ragazza italiana che, tre giorni fa (martedì 22 settembre, ndr),  ha incontrato, insieme alla delegazione, Ban Ki-moon. I ragazzi hanno portato al Segretario un appello per il diritto di tutti i bambini e gli adolescenti a sopravvivere, a ricevere un’istruzione e ad essere protetti e la loro visione sulle iniziative da prendere per migliorare le condizioni di vita di centinaia di milioni di coetanei in tutto il mondo.

In occasione dell’incontro, la rappresentante Italiana, Elena Gamba, 16 anni, ha chiesto a Ban Ki-moon di firmare il “braccialetto delle nascite”, che riproduce quello utilizzato dopo il parto, come hanno già fatto più di 38.000 persone e rappresentanti istituzionali che hanno visitato il Villaggio di Save the Children ad EXPO Milano 2015, per chiedere ai leader mondiali di porre fine a tutte le morti infantili prevenibili entro il 2030 (vedi foto scaricabile al link in calce).

“Sono emozionata e felice di far parte della delegazione di ragazzi di Save the Children. Nell’incontro con Ban Ki-moon abbiamo sottolineato che vogliamo far sentire la nostra voce ai rappresentanti di tutti i governi riuniti in questi giorni a New York, e gli abbiamo chiesto di non tradire le nostre speranze e quelle delle future generazioni, perché il futuro siamo noi e vogliamo cambiare le cose affinché davvero tutti i bambini possano avere le stesse possibilità di crescere in salute, ricevere un'istruzione e vedere rispettati i propri diritti,” ha dichiarato Elena Gamba.

In questi giorni Save the Children ha promosso e partecipa a numerosi eventi di mobilitazione a New York e in tutto il mondo, tra cui la Race for Survival in Nepal (nel Dholaka District) e il Children’s Summit a Freetown. In Italia, il prossimo 13 ottobre, EXPO 2015 dedicherà l’intera giornata al diritto di accesso al cibo per tutti i bambini del mondo con il Save the Children Day.

Le foto della delegazione di adolescenti di Save the Children a New York e del “braccialetto delle nascite” firmato da Ban Ki-moon sono scaricabili al link: http://we.tl/S8bnzxdK4t

Il profilo ed il diario online dei 20 adolescenti della delegazione è visibile in tempo reale alla pagina: https://everyonecampaign.exposure.co/

Per interviste a Elena Gamba a New York contattare il numero:  

+ 447887654861 – Sofia Diarra

Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
06.48070081-23-63;
www.savethechildren.it
ufficiostampa@savethechildren.org

 

[1]8 obiettivi da perseguire entro il 2015: 1) Sradicare la povertà estrema e la fame; 2) Raggiungere l’educazione universale primaria; 3) Promuovere la parità di genere e il rafforzamento delle donne; 4) Ridurre la mortalità infantile; 5) migliorare la salute materna; 6) Combattere l’HIV/AIDS, la malaria e altre malattie; 7) Assicurare la sostenibilità ambientale; 8) Global partnership per lo sviluppo.

[2] Si tratta di 17 obiettivi e 169 target: 1) No povertà; 2 No fame; 3) Buona salute; 4) Educazione di qualità; 5) Uguaglianza di genere; 6) Acqua potabile e servizi igienici; 7) Energia pulita; 8) Lavoro dignitoso e crescita economica; 9) Innovazione e infrastrutture; 10) Riduzione delle disuguaglianze; 11) Città e comunità sostenibili; 12) Consumo responsabile; 13) Proteggere il pianeta; 14) Vita sotto l’acqua; 15) Vita sulla terra; 17) Partnership per gli Obiettivi.

[3] Ahmad Sameer, 15 anni, Aganistan; Danikka Calyon, 16 anni, Australia; Moni Begum, 16 anni, Bamgladesh; Zheng Booing, 14 anni, Cina; Lina Al-Ansary, 15 anni, Danimarca; Mohamed Ali Ahmed, 15 anni, Etiopia; Anoyara Khatun, 18 anni, india, , Putri Gayatri, 15 anni, Indonesia; Ashley Amoth, 16 anni, Kenya; Abdoulaye Cissé, 19 anni, Mali; Fior Guadalupe Alfaro Flores, 15 anni, Messico; Digema de los A’ngeles Artola Martinez, 15 anni, Nicaragua; Nadya Tahir, 15 anni, Norvegia, Andrea Dàvila llimpe, 15 anni, Perù, Mariam Samai, 15 anni, Sierra Leone; Suhaila Msham Mwarimwana, 17 anni, Tanzania, Sruthi Palaniappan, 17 anni, Usa, Chloe McGill, 16 anni, Usa, Preciuos Banda, 15 anni, Zambia.