Le nostre richieste all’Europa
Un'agenda europea per i minori migranti
Un minore è prima di tutto e sopra ogni cosa un minore e i suoi diritti vanno protetti e promossi indipendentemente da ogni altra circostanza relativa alla sua condizione o status suoi personali o dei suoi genitori, ad esempio l’origine nazionale, etnica o sociale o, ancora, lo status legale.
Il principio di non discriminazione è un valore fondante della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC), stella polare in tema di diritti dei minori e che, applicandosi a tutti i minori in ogni circostanza, è centrale anche quando si parla di bambine, bambini e adolescenti coinvolti nella migrazione.
Di fronte alla situazione attuale serve guardare alle politiche europee, compresa la riforma degli atti legislativi nell’ambito del Patto Europeo Migrazione e Asilo approvato nella primavera del 2024 e ai piani di implementazione nazionali con gli occhi dei minorenni che ogni giorno provano ad attraversare i nostri confini. L’Europa e i suoi Stati Membri dovrebbero garantire una protezione immediata alle persone vulnerabili che arrivano ai loro confini, in particolare ai minori, che viaggiano soli o in famiglia, e le vittime di tortura, di eventi traumatici e del traffico di esseri umani.
Chiediamo alle istituzioni europee di:
- Trattare ogni minore migrante con dignità, rispondendo ai loro bisogni e fornendo loro soluzioni durature.
- Porre fine alle violenze e alle violazioni dei diritti ai confini dell’Europa, cooperando per salvare vite umane in mare e assicurando un efficiente e indipendente meccanismo di monitoraggio alle frontiere.
- Combattere retoriche stigmatizzanti o razziste nei confronti dei minori migranti che cercano protezione in UE.
- Garantire che l'attuazione del Patto europeo Migrazione e asilo sia pienamente compatibile con i diritti dei minori e il loro superiore interesse.
- Dare priorità all’inclusione dei minori migranti garantendo loro la scolarizzazione, i servizi sociali, supporto psicosociale, corsi di lingua e attività ricreative, nonché permettendo ai loro genitori o caregivers l'accesso immediato al mercato del lavoro.
- Dare priorità all’unità familiare con pratiche efficaci di ricongiungimento.
- Promuovere un approccio a misura di bambino quando si collabora con i Paesi di origine, transito e destinazione.
- Espandere le vie sicure e regolari verso e attraverso l’Europa, quali (ma non solo) il reinsediamento, il visto umanitario la relocation e il ricongiungimento.
- Supportare gli Stati membri nel garantire informative sui rischi di tratta e sfruttamento e la pre-identificazione precoce nei luoghi di primo arrivo e transito alle frontiere di minori e donne con bambini a rischio di tratta.