“TuttoMondo Contest 2016”: i premiati
“E se non fosse tutto come credi?”: è questo il tema dell’edizione 2016 di “TuttoMondo”, il concorso artistico per under 21promosso da Save the Children, l'organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e tutelarne i diritti, in collaborazione con il movimento giovanile SottoSoprae CivicoZero, progetto di supporto, orientamento e protezione a minori stranieri.
Questa mattina al Cinema Massimo di Torino si è svolta la cerimonia di premiazione 2016 con i registi Elena Bourykae Daniele Luchetti, in rappresentanza di Save the Children Italia, Antonella Inverno, Francesca Sangermano e Fosca Nomis, della divisione advocacy, e una delegazione di ragazzi di SottoSopra e CivicoZero.
“Siamo contenti di essere a fianco di Save the Children in un'iniziativa importante come questa - sottolineano Elena Bouryka e Daniele Luchetti -Pensiamo che il mondo dell'arte e dell'espressione, che salva tanti adulti, possa salvare anche i ragazzi. È importante far capire che l'espressione, la fotografia, il narrare, il cinema non sono solamente uno svago, ma possono essere un domani un lavoro e un modo oggi di confrontarsi con le proprie radici, i propri sentimenti, gli altri”.
74 le opere ricevute nelle diverse categorie (audiovisivo, fotografia e narrazione), tra cui sono state selezionate 15 opere finaliste e tre vincitorida una giuria composta dal fotografo Angelo Turetta, lo scrittore Gianrico Carofiglio e il regista, sceneggiatore e produttore Agostino Ferrente.
Obiettivo del contest promuovere l’integrazione sociale, raccontando la realtà da un differente punto di vista, con occhi nuovi o semplicemente dandole una chiave di lettura inusuale.
Ad aggiudicarsi il premio per la sezione fotografiaè stata Doina Zamfirdi Roma con “Il banchetto degli scheletri”, per la capacità di produrre uno “stravolgimento della realtà con simboli e significati, una sua interpretazione vista con la coda dell’occhio”. Alla giovane una gift card per l’acquisto di attrezzatura fotografica.
Vincitrice, invece, della sezione narrazione, Giovanna Evangelista di Napoli con “Gli invasori”.
La sua è “un’idea narrativa evoluta che coinvolge con ritmo e con un bel colpo di scena finale”. Per lei la possibilità di frequentare un corso alla scuola Holden.
Infine premio miglior cortometraggio al Liceo Foscolo di Albano (Roma) con “Geode”, “un film realizzato al livello formale con piglio maturo e originale, che riesce a creare un’atmosfera drammaturgicamente credibile nonostante i limitati mezzi a disposizione. E che, a livello contenutistico, sfida e smaschera con coraggio e intelligenza il pericoloso cliché – spesso alimentato per meri fini propagandistici - alla base dell’equazione Islam uguale terrorismo”. Per la scuola una gift card per l’acquisto di attrezzatura video.
Assegnate anche tre menzioni speciali. SottoSopra ha scelto gli studenti del liceo Gassman di Roma con il video “Invisibili”, come opera che maggiormente è riuscita a ribaltare la prospettiva, esprimendo il punto di vista dei più giovani sulla realtà. “Abbiamo scelto questo video perché ci siamo sentiti rappresentati dai protagonisti: ragazzi semplici come noi, che non vogliono più essere invisibili, ragazzi che vogliono far sentire la loro voce”.
La menzione di CivicoZeroè andata invece a Letizia Seghezzi di Pontoglio (Brescia) con la fotografia “The Eyes of Hope", quella che secondo loro dà meglio uno sguardo al presente con un taglio attento all’integrazione, alle diversità e all’epica del viaggio come scoperta di sé. Rappresenta tre bambine sorridenti una vicina all'altra. I loro sorrisi ed i loro sguardi sono pieni di speranza e di voglia di vivere a pieno la loro giovane età in un contesto di piena integrazione con il mondo che le circonda, qualunque esso sia. Quelle bambine potrebbero trovarsi in Italia o nel loro Paese di origine, ma esprimere allo stesso modo la piena volontà di superare ogni difficoltà legata alla diversità o all'eventuale esperienza di un viaggio che le ha portate lontano da casa.
Infine la menzione speciale di Save the Childrenè andata ai ragazzi di CivicoZero Milano con il video “L’ombra di un diario”, perché “affronta in maniera originale, delicata e poetica il dramma dei minorenni in fuga dai propri Paesi, richiamandoci alla necessità di un impegno sempre maggiore per la protezione di tutti i minori migranti, nessuno escluso”.
Il nome del contest TuttoMondo si ispira all’omonimo murale realizzato dall’artista K. Haring sul lato posteriore della Chiesa di Sant’Antonio Abate a Pisa, nel quale sono raffigurate 30 figure concatenate, che simboleggiano la pace universale e l’armonia.
José Urso 335 7940036
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Ufficio stampa Save the Children Italia
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