Aleppo: chiediamo l’apertura immediata di vie di fuga sicure dalla parte orientale della città per evitare che altri bambini vengano uccisi
Dopo l’uccisione di decine di persone, compresi dei bambini, che cercavano di abbandonare le aree controllate dalle forze dell’opposizione nella parte orientale di Aleppo, Save the Children, chiede che siano immediatamente aperte vie sicure per consentire ai bambini e alle loro famiglie di fuggire.
I partner locali dell’Organizzazione denunciano una situazione disperata, con bombardamenti incessanti, l’assenza totale di rifugi per le famiglie sfollate e la mancanza di cibo e carburante. I bambini sono intrappolati nel mezzo dei combattimenti e in molti raccolgono quel poco che possono trasportare cercando di raggiungere a piedi, senza alcuna protezione, la linea del fronte.
In una situazione di caos totale, sotto continui e violenti bombardamenti nei quali i civili vengono uccisi o feriti gravemente, i bambini possono perdere facilmente i genitori. L’Organizzazione chiede che venga disposto un cessate al fuoco per aprire vie di fuga sicure. Tutte le parti in conflitto hanno l’obbligo di consentire ai civili di abbandonare l’area in sicurezza, senza il timore di rappresaglie. Gli spostamenti lungo queste vie devono essere assolutamente volontari, stabiliti e controllati dalle Nazioni Unite e dal Comitato Internazionale della Croce Rossa.
“La priorità assoluta deve essere quella di sospendere i combattimenti e portare aiuto alla popolazione di Aleppo. I bambini e le loro famiglie non devono essere costretti ad abbandonare le loro case o i rifugi perché affamati e sotto la minaccia delle bombe,” ha dichiarato Sonia Khush, Direttore di Save the Children in Siria. “Nella realtà, invece, gli aiuti internazionali non possono entrare nella città da almeno cinque mesi, e la situazione è così disperata che le persone scappano comunque sotto il fuoco dei combattimenti rischiando la vita per attraversare la linea del fronte.”
“Altri bambini moriranno nei prossimi giorni se non vengono aperti passaggi sicuri per loro e per le loro famiglie. Il mondo ha completamente abbandonato i bambini di Aleppo est, ma le parti in conflitto hanno l’obbligo di proteggerli in un momento di bisogno assoluto.”
I civili presenti nell’area della città controllata dalle forze dell’opposizione sono comprensibilmente preoccupati all’idea di spostarsi verso le aree controllate dalle forze governative e dai loro alleati, che li hanno tenuti sotto assedio per mesi. Sono stati riportati casi non confermati di giovani uomini che dopo la fuga sono stati separati a forza dai loro familiari, o anche detenuti o costretti ad arruolarsi tra i militari.
Per questo devono essere aperte vie sicure per garantire la salvezza ai civili che vogliano raggiungere aree non controllate dalle forze governative, dove Save the Children ha già predisposto gli aiuti necessari come cibo e kit sanitari.
L’Organizzazione chiede a tutti i governi che hanno influenza sulle parti in conflitto, e in particolare a quello russo, di disporre un cessate il fuoco di 72 ore per permettere l’apertura delle vie di fuga e l’ingresso degli aiuti per chi decide invece di rimanere. Save the Children chiede anche che sui ponga fine agli orrendi e ripetuti attacchi alle infrastrutture civili, come scuole e ospedali, e alla popolazione civile stessa.
Per sostenere gli interventi di Save the Children in Siria: www.savethechildren.it/siria
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