Migranti: 300 persone soccorse dalla Vos Hestia mentre le capacità di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale sono sotto forte pressione

La nave di ricerca e soccorso Vos Hestia di Save the Children ha concluso oggi la sua prima missione del 2017 nel Mediterraneo centrale portando in sicurezza a terra in Italia 300 persone, parte degli 8.000 migranti salvati in più operazioni tra venerdì e domenica scorsa. La Vos Hestia opera sotto il coordinamento della Guardia Costiera Italiana nel Mediterraneo centrale, il tratto di mare più pericoloso, dove il rischio di morte per un bambino che tenta la traversata è dieci volte superiore rispetto a quello nel canale marittimo tra la Turchia e la Grecia.

Tra i migranti trasferiti a bordo della Vos Hestia dalla nave Iuventa, dopo essere stati precedentemente soccorsi a bordo di gommoni o tratti in salvo dall’acqua, ci sono almeno 30 donne e circa 20 bambini, presunti minori non accompagnati, provenienti in maggioranza dai paesi dell’Africa sub-sahariana. Alcune donne, in stato di gravidanza, non avevano neanche le forza per reggersi in piedi a causa della disidratazione e della fatica e hanno ricevuto immediata assistenza dal team medico a bordo. 

Secondo le stime di Save the Children, l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e a promuovere i loro diritti, nel 2017 sono sbarcati finora in Italia più di 4.500 minori di cui quasi 4.000 non accompagnati. Dall’inizio dell’anno, hanno già perso la vita o risultano scomparse nel Mediterraneo centrale 878 persone.  Il numero dei bambini che hanno tentato di attraversare il Mediterraneo centrale per raggiungere l’Italia è aumentato del 76% nel 2016, e il numero di quelli non accompagnati è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente.

La Vos Hestia, una nave da soccorso di 62 metri che batte bandiera italiana ed è soggetta al nostro ordinamento, continuerà le sue operazioni fino al prossimo novembre per salvare il maggior numero di vite possibile, grazie alla sua capacità di soccorso e accoglienza a bordo per un totale di 300 persone in ogni missione. Per migliorare le condizioni a bordo delle persone soccorse, la nave è stata appena modificata con un più ampio spazio ed equipaggiamento medico e una struttura di protezione sul ponte in caso di condizioni climatiche avverse. Save the Children fornisce assistenza medica, acqua e cibo, supportando le persone a bordo fino a raggiungere la terra ferma in sicurezza. In particolare sulla Vos Hestia vengono svolti interventi specifici di protezione dei bambini, che sono i più vulnerabili.

Save the Children è presente nelle principali aree di sbarco in Italia da quasi 10 anni per fornire sostegno e protezione ai bambini una volta sbarcati. A seguito dell’aggravarsi della situazione, l’Organizzazione ha deciso di estendere il suo intervento alle operazioni di ricerca e soccorso in mare, garantendo l’assistenza umanitaria a bordo della nave. La Vos Hestia opera sotto il coordinamento della Guardia Costiera Italiana che indirizza le operazioni di ricerca e soccorso verso i migranti che sono in pericolo.

“Tutti i bambini sono prima di tutto bambini. Guerre, povertà, persecuzioni e l’impatto devastante dei cambiamenti climatici li spingono a fuggire dai loro paesi per rischiare la morte nel Mediterraneo. Le cause che li lasciano senza alternative sono complesse, ma la nostra risposta è semplice: dobbiamo fermare questa strage di bambini in mare. Il Mediterraneo non può continuare ad essere un immenso cimitero per loro. Abbiamo deciso di continuare le nostre operazioni in mare perché siamo convinti che ci sia la necessità di una maggiore capacità di ricerca e soccorso,” ha dichiarato Rob MacGillivray, Direttore del Programma SAR (Search and Rescue) di Save the Children.   

Nel continente africano, conflitti, persecuzioni e povertà estrema stanno minacciando la vita dei bambini. Con la brutalità delle guerre che stanno devastando intere popolazioni in Medio Oriente e più di 60 milioni di persone nel mondo costrette a spostarsi per cercare una possibilità di futuro, la crisi dei migranti, che non accenna a recedere, è la sfida morale di un’intera generazione. I bambini continueranno a rischiare qualunque cosa per cercare salvezza e possibilità di futuro.

Save the Children sta continuando a lavorare lungo le maggiori rotte intraprese dalle persone in cerca di rifugio e nei paesi di origine dai quali fuggono, come in Siria, dove la guerra ha sconvolto la vita di milioni di persone, in Afghanistan e in Iraq. È presente nei paesi che i bambini in fuga attraversano, come la Turchia, la Serbia, la Grecia e l’Italia, cercando di assicurare la loro protezione ovunque sia possibile. Con i nostri interventi, forniamo cibo, vestiti caldi e supporto piscologico ai bambini costretti a viaggi lunghi e pericolosi, sfidando il freddo e la morte in mare. Molti di loro ci raccontano di aver subito percosse, torture e abusi sessuali durante il viaggio.   

 “Il nostro lavoro inizia subito a bordo della nave, dove cerchiamo di identificare i casi più vulnerabili tra i bambini accompagnati e quelli soli, rispondendo ai loro bisogni specifici, grazie all’assistenza medica e ad un primo supporto psicologico. Una volta a terra, i minori hanno bisogno di essere accolti in strutture adatte a poter recuperare la loro dimensione di bambini o adolescenti, dove poter essere nutriti, protetti, educati e supportati psicologicamente. Solo così ci saranno meno minori che, pur essendo arrivati in Europa, spariscono con il rischio di finire di nuovo nelle mani di sfruttatori o trafficanti, e più bambini che possono invece finalmente costruire il loro futuro.” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. 

I bisogni dei migranti non finiscono quando vengono soccorsi in mare. Quando arrivano in Italia hanno bisogno di cibo, di un posto dove stare, di informazioni legali, di assistenza medica e protezione da trafficanti e sfruttatori. Molti di loro, compresi i minori non accompagnati che sono i più vulnerabili, hanno vissuto esperienze terribili nel lungo viaggio per raggiungere il nostro Paese, come fame e abusi, stupri e torture, nelle mani delle diverse bande, lungo percorsi a piedi nel deserto.

Il Parlamento italiano ha recentemente approvato una legge specifica per l’accoglienza e la protezione dei minori stranieri non accompagnati, che Save the Children ha espressamente sviluppato e proposto nel 2013. Questa legge garantisce la presenza di un sistema integrato ed efficace a loro dedicato in tutto il territorio, una corretta valutazione dell’età all’arrivo, standard adeguati nelle strutture di accoglienza e nelle comunità per minori, assistenza medica e legale, e il supporto necessario al percorso di integrazione. 

In ogni caso, finché l’Europa non offrirà vie sicure e legali per poter richiedere la protezione internazionale nei paesi di origine o di transito, che possano garantire il rispetto dei diritti umani e della dignità, le persone continueranno a rischiare la vita nel tentativo di raggiungere la salvezza in Europa. Inoltre, se l’Europa non sarà in grado di garantire un sistema adeguato di assistenza e protezione per i minori non accompagnati in tutti i suoi paesi, i più vulnerabili continueranno a sparire nell’ombra dove c’è chi è pronto ad approfittare di loro senza alcuno scrupolo.

Per sostenere gli interventi di Save the Children:

www.savethechildren.it/bambiniinfuga

Per ulteriori informazioni:

Tel. Tel. 06-48070023/63/81/82
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it

ogni missione. Per migliorare le condizioni a bordo delle persone soccorse, la nave è stata appena modificata con un più ampio spazio ed equipaggiamento medico e una struttura di protezione sul ponte in caso di condizioni climatiche avverse. Save the Children fornisce assistenza medica, acqua e cibo, supportando le persone a bordo fino a raggiungere la terra ferma in sicurezza. In particolare sulla Vos Hestia vengono svolti interventi specifici di protezione dei bambini, che sono i più vulnerabili.

Save the Children è presente nelle principali aree di sbarco in Italia da quasi 10 anni per fornire sostegno e protezione ai bambini una volta sbarcati. A seguito dell’aggravarsi della situazione, l’Organizzazione ha deciso di estendere il suo intervento alle operazioni di ricerca e soccorso in mare, garantendo l’assistenza umanitaria a bordo della nave. La Vos Hestia opera sotto il coordinamento della Guardia Costiera Italiana che indirizza le operazioni di ricerca e soccorso verso i migranti che sono in pericolo.

“Tutti i bambini sono prima di tutto bambini. Guerre, povertà, persecuzioni e l’impatto devastante dei cambiamenti climatici li spingono a fuggire dai loro paesi per rischiare la morte nel Mediterraneo. Le cause che li lasciano senza alternative sono complesse, ma la nostra risposta è semplice: dobbiamo fermare questa strage di bambini in mare. Il Mediterraneo non può continuare ad essere un immenso cimitero per loro. Abbiamo deciso di continuare le nostre operazioni in mare perché siamo convinti che ci sia la necessità di una maggiore capacità di ricerca e soccorso,” ha dichiarato Rob MacGillivray, Direttore del Programma SAR (Search and Rescue) di Save the Children.   

Nel continente africano, conflitti, persecuzioni e povertà estrema stanno minacciando la vita dei bambini. Con la brutalità delle guerre che stanno devastando intere popolazioni in Medio Oriente e più di 60 milioni di persone nel mondo costrette a spostarsi per cercare una possibilità di futuro, la crisi dei migranti, che non accenna a recedere, è la sfida morale di un’intera generazione. I bambini continueranno a rischiare qualunque cosa per cercare salvezza e possibilità di futuro.

Save the Children sta continuando a lavorare lungo le maggiori rotte intraprese dalle persone in cerca di rifugio e nei paesi di origine dai quali fuggono, come in Siria, dove la guerra ha sconvolto la vita di milioni di persone, in Afghanistan e in Iraq. È presente nei paesi che i bambini in fuga attraversano, come la Turchia, la Serbia, la Grecia e l’Italia, cercando di assicurare la loro protezione ovunque sia possibile. Con i nostri interventi, forniamo cibo, vestiti caldi e supporto piscologico ai bambini costretti a viaggi lunghi e pericolosi, sfidando il freddo e la morte in mare. Molti di loro ci raccontano di aver subito percosse, torture e abusi sessuali durante il viaggio.   

 “Il nostro lavoro inizia subito a bordo della nave, dove cerchiamo di identificare i casi più vulnerabili tra i bambini accompagnati e quelli soli, rispondendo ai loro bisogni specifici, grazie all’assistenza medica e ad un primo supporto psicologico. Una volta a terra, i minori hanno bisogno di essere accolti in strutture adatte a poter recuperare la loro dimensione di bambini o adolescenti, dove poter essere nutriti, protetti, educati e supportati psicologicamente. Solo così ci saranno meno minori che, pur essendo arrivati in Europa, spariscono con il rischio di finire di nuovo nelle mani di sfruttatori o trafficanti, e più bambini che possono invece finalmente costruire il loro futuro.” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. 

I bisogni dei migranti non finiscono quando vengono soccorsi in mare. Quando arrivano in Italia hanno bisogno di cibo, di un posto dove stare, di informazioni legali, di assistenza medica e protezione da trafficanti e sfruttatori. Molti di loro, compresi i minori non accompagnati che sono i più vulnerabili, hanno vissuto esperienze terribili nel lungo viaggio per raggiungere il nostro Paese, come fame e abusi, stupri e torture, nelle mani delle diverse bande, lungo percorsi a piedi nel deserto.

Il Parlamento italiano ha recentemente approvato una legge specifica per l’accoglienza e la protezione dei minori stranieri non accompagnati, che Save the Children ha espressamente sviluppato e proposto nel 2013. Questa legge garantisce la presenza di un sistema integrato ed efficace a loro dedicato in tutto il territorio, una corretta valutazione dell’età all’arrivo, standard adeguati nelle strutture di accoglienza e nelle comunità per minori, assistenza medica e legale, e il supporto necessario al percorso di integrazione. 

In ogni caso, finché l’Europa non offrirà vie sicure e legali per poter richiedere la protezione internazionale nei paesi di origine o di transito, che possano garantire il rispetto dei diritti umani e della dignità, le persone continueranno a rischiare la vita nel tentativo di raggiungere la salvezza in Europa. Inoltre, se l’Europa non sarà in grado di garantire un sistema adeguato di assistenza e protezione per i minori non accompagnati in tutti i suoi paesi, i più vulnerabili continueranno a sparire nell’ombra dove c’è chi è pronto ad approfittare di loro senza alcuno scrupolo.

Per sostenere gli interventi di Save the Children:

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