Con le nostre bomboniere solidali regali il sorriso a tanti bambini
La scelta delle bomboniere solidali per la comunione di tuo figlio è un’occasione speciale per contribuire ad una buona causa, quella di salvare i bambini e dare loro un futuro felice.
Oggi, vi raccontiamo la storia di Aliya, una bimba di un anno e mezzo.
Quando l’abbiamo conosciuta non camminava: era troppo debole perfino per gattonare. Era irritabile e piangeva moltissimo. Erano i primi segni della malnutrizione, una malattia subdola che rende fragili e vulnerabili e, spesso, conduce alla morte.
Aliya è nata a Rafi Nagar, una baraccopoli di Mumbai, tra 132 ettari di rifiuti a cielo aperto: la più grande discarica di tutta l’India.
Quando l’abbiamo incontrata pesava solo 2 chili. Sua madre, Rubina, aveva appena 20 anni e non sapeva riconoscere nella piccola i primi sintomi della malnutrizione. Per questo di fronte alla nostra offerta di aiuto, Rubina era diffidente: non voleva che pesassimo e visitassimo sua figlia.
Sono state la passione e la perseveranza dei nostri operatori a convincerla ad iniziare le cure nel centro specializzato di Apnalaya, finanziato da Save the Children.
Lì Aliya ha ricevuto un trattamento di quattro settimane a base di cibo terapeutico, e in poco tempo ha aumentato il suo peso da 5,3 a 6,4 chili e la sua altezza da 63 a 74 centimetri!
Oggi Aliya è una bambina sorridente, e sua madre Rubina è un supporto per le altre madri della comunità.
I nostri colleghi sul campo, infatti, le hanno insegnato a preparare dei pasti nutrienti per la sua piccola, ma anche a riconoscere i segni della malnutrizione nei bimbi attorno a lei, per poterla contrastare in tempo.
La storia di Aliya è la storia di 155 milioni di bambini sotto i 5 anni che oggi, nel mondo, soffrono di problemi di crescita dovuti alla malnutrizione. 3 milioni di loro sono destinati a non sopravvivere.
Per questo Save the Children non si ferma ed il tuo aiuto con le bomboniere solidali può permetterci di fare sempre di più! Il nostro obiettivo è raggiungerli tutti, fino all’ultimo bambino, perché nessuno di loro debba più morire.
Insieme possiamo arrivare fino ai villaggi più sperduti dell’Africa e alle baraccopoli più povere dell’India.