Abbattiamo il muro del silenzio - la nostra strategia
Lavoriamo per:
- prevenire il fenomeno della violenza, attraverso percorsi educativi, rivolti a bambini, adolescenti e neo genitori, per cambiare modelli di relazione basati su stereotipi di genere.
- favorire l’emersione del fenomeno attraverso un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori in grado di intercettarlo (famiglie, scuola, operatori nel campo sociale, della sicurezza, della giustizia, ragazzi e ragazze...).
- assicurare l’adeguata tutela giuridica, psicologica e materiale alle vittime perché possano ricominciare a vivere con dignità, fiducia e sicurezza, contando sul sostegno attivo della comunità civile.
A fine 2016, abbiamo avviato nel territorio di Biella il progetto “I Germogli”: un intervento integrato di accoglienza, prevenzione, sostegno e accompagnamento all’autonomia di nuclei mamma- bambino vittime di violenza assistita. Il progetto consiste in una comunità mamma-bambino, in cui vengono ospitate e supportate in un percorso di autonomia e rinserimento sociale, mamme vittime di violenza domestica, ed in un centro polifunzionale che offre percorsi laboratoriali, educativi e di supporto alla genitorialità per tutte le donne del territorio.
Il progetto “I Germogli” si inserisce all’interno della più ampia azione dell’Organizzazione di sostegno alle famiglie e ai bambini che si trovano in condizioni di vulnerabilità sociale, educativa ed economica.
Articolandosi sul territorio nazionale in interventi comunitari come i Punti Luce, Spazi Mamma e Fiocchi in Ospedale, intendiamo intercettare in maniera tempestiva, facendo leva sul coordinamento degli attori istituzionali e del terzo settore, l’ampio spettro di rischio che ruota attorno all’infanzia ed offrire un servizio di supporto integrato alle famiglie ed ai bambini.
In particolare il programma Fiocchi in Ospedale è dedicato ai neonati e alle loro famiglie, e prevede l’offerta di un servizio di bassa soglia, per l’ascolto, l’orientamento, l’accompagnamento e la presa in carico. Si rivolge ai futuri e neo genitori, in particolare quelli che patiscono una situazione di vulnerabilità sul piano socio-economico, culturale o psicologico.