Infanzia: nel mondo 3,7 milioni di bambini rifugiati non possono andare a scuola

Oggi, nel mondo, 3,7 milioni di bambini rifugiati, più della metà dei minori rifugiati in età scolare, sono tagliati fuori dall’educazione e chi va a scuola non riesce ad apprendere in modo efficace, denuncia Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, in occasione dell’apertura a Ginevra del primo Forum Globale sui Rifugiati.

I bambini, sottolinea l’Organizzazione, rappresentano oltre la metà di tutti i rifugiati a livello globale e i loro diritti devono essere una priorità per i leader mondiali che oggi sono chiamati a tradurre in azioni concrete gli impegni presi un anno fa nell’ambito del Global Compact sui rifugiati, tra cui la necessità di garantire l’educazione a tutti i bambini entro pochi mesi dallo sfollamento.

“Milioni di bambini e le loro famiglie sono costretti a fuggire dalle loro case e si ritrovano a vivere da rifugiati anche per molti anni. Se non viene garantita loro la possibilità di accedere a servizi educativi di qualità, rischiano di perdere le opportunità di apprendimento, con conseguenze devastanti per il loro futuro – ha dichiarato Inger Ashing, Direttore Generale di Save the Children International - Tutto questo è inaccettabile e i governi e tutti gli attori coinvolti hanno il dovere di mettere in campo azioni concrete per includere i bambini rifugiati nei sistemi educativi nazionali e investire le risorse necessarie affinché possano apprendere in modo efficace. I bambini rifugiati sono esposti a gravi rischi, come violenza fisica e sessuale, sfruttamento, tratta, lavoro forzato e tutto questo mette a repentaglio la loro salute mentale ed emotiva. Questo forum rappresenta un'importante opportunità per garantire ai bambini la protezione alla quale hanno diritto e dare seguito a quanto già previsto nel Global Compact sui rifugiati”.

In occasione del Forum Globale sui Rifugiati, Save the Children chiede ai leader mondiali di impegnarsi a includere i bambini rifugiati nei sistemi educativi nazionali, a investire sulla formazione degli insegnanti, garantire servizi educativi a partire dai primi anni di vita e a stanziare fondi per consentire l'accesso dei bambini a un'istruzione di qualità.

I fondi attualmente stanziati per la protezione dei minori sono fermi allo 0,5% del totale dei finanziamenti umanitari a livello globale. Fondi decisamente insufficienti per garantire la protezione dei minori in contesti umanitari. Per questa ragione Save the Children chiede ai donatori e ai governi di indirizzare il 4% degli aiuti umanitari totali a questo scopo, di incrementare i finanziamenti pluriennali per la protezione dei minori rifugiati e garantire a questi ultimi un migliore accesso ai servizi nazionali di protezione.

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