Coronavirus: milioni di bambini al mondo rischiano di rimanere senza educazione, sempre più esposti alle disuguaglianze

In una lettera un gruppo di 275 ex leader mondiali, economisti ed esperti di educazione ha chiesto ai Paesi del G20 e ad altri Paesi di agire subito per evitare che la crisi sanitaria globale possa dar vita a una “generazione Covid”: decine di milioni di bambini senza nessuna speranza di aver accesso all’educazione.

“La pandemia di Covid-19 è una crisi sanitaria globale che ha messo il mondo di fronte a un’emergenza educativa senza precedenti. Questa emergenza rischia di negare a milioni di bambini il loro diritto all’educazione, esacerbando le disuguaglianze legate al benessere e al genere e intrappolando interi Paesi in una spirale fatta di crescita lenta, aumento della povertà e perdita di opportunità. I governi dovrebbero investire nell’educazione, assistiamo invece a tagli senza precedenti nei bilanci. La comunità internazionale, come una sonnambula, sta andando verso un disastro educativo che si potrebbe evitare e che rischia di avere conseguenze su un’intera generazione”, ha affermato Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children.  

Secondo i leader, tra cui molti presidenti e primi ministri, sono necessarie misure urgenti per dare fondamentale priorità al destino di 30 milioni di bambini, i quali, secondo un rapporto dell’Unesco, anche con la fine dei lockdown, potrebbero non tornare mai a scuola.

Nella lettera ai leader del G20, ai governi nazionali e alle istituzioni finanziarie internazionali gli ex leader sottolineano anche che i bambini più poveri al mondo sono stati esclusi dalla possibilità di apprendere, sono stati privati dell’accesso a internet e sono sempre più malnutriti a causa della perdita dei pasti gratuiti a scuola – fondamentali per l’accesso al cibo per 300 milioni di bambini e bambine.

I leader esortano inoltre il G20 ad aumentare i finanziamenti e a ricostruire l’educazione, in quanto “la Banca Mondiale stima che l’anno prossimo la spesa complessiva per l’educazione nei Paesi a medio e basso reddito potrebbe essere inferiore di 100-150 miliardi di dollari rispetto a quanto pianificato in precedenza”.

“Chiediamo al G20, all’FMI, alla Banca Mondiale, alle banche di sviluppo regionali e a tutti i Paesi di prendere atto della portata della crisi e sostenere tre iniziative di emergenza”, hanno dichiarato Mary Robinson, ex Presidente dell’Irlanda e Alto Commissario per i Diritti Umani dell’Onu, Ban Ki-Moon, ex Segretario generale dell’Onu, Graca Machel, Helen Clark, ex Primo ministro della Nuova Zelanda e Gordon Brown, ex Primo ministro del Regno Unito e Inviato speciale dell’Onu per l’istruzione globale.

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