8 consigli per le neomamme: tempi di cura e benessere

Parliamo di benessere per le neomamme insieme ad Alessia Aloi e Caterina Coloca dell’Ass.ne Mammachemamme di Cosenza, una realtà fondata da un gruppo di mamme e donne professioniste che si impegnano quotidianamente per creare un sistema di rete, servizi e progetti al fine di sostenere madri, donne e bambini. 

Lo stato psico-fisico della donna nel post-parto


Nei primi 10-15 giorni dopo il parto un elevato numero di donne, circa il 50-80%, sperimenta il Maternity Blues, uno stato transitorio benigno caratterizzato da un insieme di sintomi psicologici e psicosomatici, quali: pianto, paura, tristezza, umore labile, scarsa concentrazione, irritabilità, ansia, vissuti di inadeguatezza rispetto al proprio ruolo di madre, disturbi del sonno e dell’appetito. 


Questa condizione tende a risolversi spontaneamente entro dieci giorni. Il perdurare di questi stato oltre il mese dopo il parto, la comparsa di altri sintomi o un aumento in termini di intensità, richiede necessariamente l’aiuto di un/a professionista psicoterapeuta esperto/a in perinatalità. 


Alla luce di questa importante considerazione, è necessario per le neomamme, conoscere ciò che potrebbero sperimentare, per essere consapevoli e non percepirsi sbagliate. 

8 consigli per neomamme: come ritagliare del tempo per se stesse

Uno degli aspetti che maggiormente risulta minato, dopo la nascita di un bambino o una bambina, è il tempo che le donne dedicano al proprio benessere. Le neomamme investono poco per loro stesse, in contrapposizione al tempo che dedicano all’accudimento del neonato o neonata. Questo, unito ai significativi mutamenti ormonali, le fa sperimentare pensieri spesso dissonanti e vivere emozioni diverse come euforia e felicità alternate a momenti di confusione e fatica. Tutto questo è naturale e non deve spaventare. 

Ecco quindi alcuni consigli per vivere nel miglior modo possibile il periodo del post parto.

  • Evitare stress eccessivi nei giorni successivi alla nascita, per poter permettere alla mamma di riprendersi dall'esperienza del parto. Sarebbe utile, ad esempio, evitare sforzi e affaticamenti, come le faccende domestiche o altre incombenze legate al bambino o bambina, delegando il più possibile al partner, familiari e amici.
  • Chiedere aiuto se ci si sente stanche o si ha la sensazione di non farcela. È legittimo provare queste sensazioni ed è quindi fondamentale chiedere aiuto. 
  • Limitare il numero delle visite di parenti e amici e cercare di riposare il più possibile, approfittando dei momenti in cui il neonato o neonata dorme, concedendosi telefonate e visite concordate.
  • Seguire un'alimentazione sana ed equilibrata, pasti regolari, evitare alcolici e sostanze eccitanti e idratarsi bevendo acqua a sufficienza, soprattutto se si allatta al seno, aiuta a mantenere le energie e a sentirsi in equilibrio.
  • Dopo una prima fase di recupero, ricominciare a uscire di casa e ritagliarsi occasioni di interazione sociale, con il bambino o senza e ritagliarsi del tempo per la cura di se stesse (parrucchiere, estetista, fare passeggiate o bere un caffè con qualche amica/o).
  • Avere attese realistiche nei confronti del rapporto di coppia perché aiuta ad adattarsi meglio alla nuova situazione che si sta vivendo e allontana la possibilità di litigi e tensioni. Questo limita lo sperimentare emozioni spiacevoli quali rabbia, frustrazione e tristezza. Un modo utile per vivere al meglio la dimensione di coppia da neo genitori è condividere con il partner le proprie emozioni, pensieri, bisogni e timori rispetto a se stesse, all’accudimento del bambino e alla coppia.
  • Avere la possibilità di condividere la propria esperienza, in termini di vissuti, pensieri ed emozioni è fondamentale: in questo senso risulta molto utile potersi confrontare con persone che stanno vivendo un momento di vita simile, come con altre mamme.
  • Partecipare a gruppi di auto aiuto: questo consente di condividere le proprie emozioni, di sentirsi meno sole, di acquisire competenze e informazioni e molto spesso di riconoscersi il diritto di concedersi un tempo per sé: prendersi cura del proprio benessere psicologico infatti vuol dire prendersi cura anche di quello del proprio bambino o bambina.

Mai come in questo momento di trasparenza psichica diventa necessario non perdere di vista l’equilibrio personale, prerequisito di base per star bene e potersi prendere cura del neonato o neonata. 

“Sei sul blog di Save the Children Italia, hai letto questo articolo perché per noi è importante occuparci di ogni aspetto che possa fare la differenza per il futuro di bambine e bambini in Italia e nel mondo.”

Imparare quindi ad accudirsi per accudire, prendendosi cura del proprio ambiente interno e delle relazioni con le figure di riferimento. 

L’esperienza del progetto “AccompagnaMenti- percorsi espressivi nel post partum”

In questo contesto, è significativo il progetto AccompagnaMenti- percorsi espressivi nel post partum, finanziato dalla Regione Calabria e dal Ministero del lavoro e promosso dall’Associazione di Volontariato Mammachemamme e dalla Onlus PartecipAzione, entrambe operanti sul territorio cosentito. Il progetto, ha l’obiettivo di promuovere la salute e il benessere psicofisico delle mamme a partire dal primo mese fino al primo anno di vita del bambino e delle neofamiglie. 


L’Ass.ne Mammachemamme è partner della Rete ZeroSei: collegati al sito della Rete ZeroSei per leggere tanti articoli sui temi dell’infanzia.


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