Libano, Beirut: 1,3 milioni di bambini rischiano di perdere il terzo anno consecutivo di scuola a causa dell’escalation delle violenze. Rischi anche per la loro salute mentale.

Evitare un’ulteriore escalation delle violenze e proteggere tutti i civili, soprattutto i bambini. Questa la richiesta di Save the Children – l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro - rivolta a tutte le parti coinvolte negli scontri di Beirut.

Secondo la Croce Rossa libanese, almeno sei persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite negli scontri a sud della città. Le immagini diffuse mostrano bambini terrorizzati che si nascondono nei corridoi delle scuole, in attesa di essere evacuati.

“Siamo sconcertati da quanto accaduto ieri a Beirut. Civili, studenti e le persone che abitano nel quartiere di Tayouneh e nei dintorni sono terrorizzati. È un duro monito che le cose possono degenerare rapidamente. Il nostro staff ci ha riferito che le famiglie sono molto spaventate e vorrebbero allontanarsi dall’area. Ci hanno raccontato di bambini impauriti che piangono e si nascondono nelle loro stanze, chiedendo cosa fossero quelle forti esplosioni. Associano questi rumori con l’esplosione del porto di Beirut del 2020. Questo porterà a una grave ricaduta per la salute mentale dei bambini, che ancora una volta dovranno assistere alla violenza proprio all'inizio del nuovo anno scolastico. Con circa 1,3 milioni di bambini che rischiano di perdere il terzo anno di scuola, la loro sicurezza a scuola e a casa è fondamentale per continuare a studiare” ha dichiarato Mohamed Mannaa, vicedirettore di Save the Children in Libano. “Tutte le parti dovrebbero dare prova di moderazione e garantire che le violenze attuali non peggiorino verso un’ulteriore escalation. Esortiamo le autorità libanesi a ripristinare la calma e a garantire che i bambini siano sempre al sicuro e protetti dalle violenze. Come sempre, Save the Children è pronta a fornire soccorso e aiuto alle famiglie che vivono nei quartieri colpiti”.

Per ulteriori informazioni:

Tel. 06-48070063/81/82
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it