5 per mille: con la legge stabilità a rischio 100 milioni per il non profit
Save the Children, insieme ad alcune delle principali organizzazioni no profit che operano in Italia (ActionAid, AIRC - Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Amnesty International, AMREF, Associazione Italiana Celiachia, CESVI, Emergency, FAI – Fondo Ambiente Italiano, Fondazione ANT, Fondazione Don Carlo Gnocchi, Fondazione Telethon, Greenpeace, Lega del Filo d’Oro, Medici senza Frontiere, Terre des Hommes, Unicef, World Vision, WWF) aderisce alla campagna volta a sensibilizzare le istituzioni affinchè venga eliminato il tetto di spesa del 5 per mille.
“Chiediamo alle istituzioni, in primis al governo, che venga rispettata la volontà dei 17 milioni di cittadini italiani hanno deciso di destinare al terzo settore il 5 per mille”, ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children. “In particolare, il cartello di associazioni e organizzazioni di cui Save the Children fa parte, rivolge un appello sulla necessità di eliminare il tetto di spesa attualmente previsto nella Legge di Stabilità in discussione alla Camera”.
Le limitazioni imposte negli ultimi 3 anni hanno sottratto al Terzo Settore circa 200 milioni di euro e altri 100 sono a rischio, se sarà confermato il tetto di spesa a 400 milioni, sottolinea l’Organizzazione.
Anche la Corte dei Conti, secondo fonti giornalistiche, ritiene necessaria l’eliminazione del tetto di spesa per garantire la piena esecuzione della volontà e della libera scelta dei contribuenti, ed evitare che l’attribuzione del 5 per mille si traduca in una percentuale, di fatto, minore.
È doveroso formulare una proposta normativa che fissi i criteri base del 5 per mille in maniera definitiva e che stabilizzi questo procedimento, sottraendolo alla contingenza economico-finanziaria, come succede invece oggi. In tal senso, Save the Children, così come gli altri esponenti del Terzo Settore che aderiscono alla campagna, sono pronti a dare il proprio contributo per un processo condiviso e risolutivo che porti ad una regolamentazione strutturale.