Costa D’Avorio, Save the Children: 1 milione i bambini colpiti, di cui 500.000 costretti ad abbandonare le loro case
Sono giorni che bambini e adulti sono costretti ad assistere a violenze crescenti e terribili, a cui stanno cercando di sottrarsi o scappando o rimanendo asserragliati in casa, dove sono finite le scorte alimentari e dei generi di prima necessità mentre tra la popolazione sfollata nell’ovest e nel nord del paese e transitata in Liberia cominciano a scarseggiare cibo, acqua potabile, e cresce il rischio del colera.
Save the Children stima in 1 milione i bambini colpiti dalla grave crisi e dalle violenze e combattimenti in Costa d’Avorio. Di essi 500.000 sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni, in parte rifugiandosi nell’ovest e nel nord del paese in parte - circa 75.000 - nella vicina Liberia.
“I bambini sono esposti ad una situazione terribilmente stressante e pericolosa. Si sentono spari dappertutto ed è difficile capire cosa stia succedendo, non abbiamo accesso né ad internet né alla radio”, riferisce un operatore di Save the Children ad Abidjan. “Le famiglie hanno bisogno di cibo, i mercati sono chiusi, le scorte alimentari sono state tutte utilizzate e nessuno si azzarda a uscire di casa”.
Intanto nel nord e nell’ovest del paese è difficile la situazione per le migliaia di sfollati che continuano a temere per le loro vite dal momento che arrivano testimonianze di uccisioni di massa. “Ci sono bambini arrivati da Abidjan che raccontano di aver sentito spari non per uno ma per più giorni. Molti di loro hanno assistito a violenze e uccisioni e si capisce che queste immagini sono impresse nella loro memoria”, dice Laurent Duviller, portavoce di Save the Children a Bouaké, nel nord del paese, dove Save the Children sta distribuendo stuoie per dormire, secchi per raccogliere l’acqua, kit con materiale scolastico e giocattoli per bambini.
L’ong inoltre è presente anche a Duekoué, nell’ovest del paese, dove si sostiene sia avvenuto un massacro di diverse centinaia di persone. Save the Children ha iniziato la distribuzione di riso, olio e tonno per 20.000 persone e sta operando a stretto contatto con partner locali per coordinare la distribuzione degli aiuti. “Non c’è cibo e acqua a sufficienza. Le persone non possono lavarsi e siamo sempre più preoccupati per il colera”, ha dichiarato un operatore del team di Save the Children.
Almeno 500 mila bambini sono stati costretti ad abbandonare le loro case e circa 75.000 si sono rifugiati nella confinante Liberia, talvolta perdendo i propri genitori e membri della famiglia nel corso di lunghi e terribili viaggi.
Save the Children ha iniziato a distribuire vestiti e altri generi ai bambini rifugiati e alle loro famiglie nella Liberia orientale.
Ecco il racconto di un ragazzo di 14 anni: “Ero a scuola quando abbiamo sentito degli spari. Tutti siamo scappati. Io ho preso le mie due sorelle più piccole e mio fratello e abbiamo deciso di raggiungere i miei genitori nei campi, però nella gran confusione ci siamo persi e non siamo riusciti a trovare i nostri genitori. Abbiamo iniziato a seguire delle persone che non conoscevamo. Abbiamo camminato tutto il giorno senza scarpe, eravamo terrorizzati. Abbiamo dormito nella foresta, c’erano molti bambini che piangevano”.
“Non abbiamo mangiato per due giorni, avevo solo tre banane e le ho date ai miei familiari. Non so ancora cosa sia successo ai miei genitori, non ne ho saputo niente, sono preoccupato per loro”, aggiunge Landry.
Save the Children ha iniziato ad operare in Costa d’Avorio nel 1996 fornendo aiuto e assistenza ai bambini e alle famiglie che dalla Liberia si recavano in Costa d’Avorio per sfuggire alla guerra civile. Save the Children è attiva in Liberia dal 1991 con programmi di riunificazione e ricongiungimento dei bambini ritrovatisi separati dalle propri famiglie a causa della guerra.
Save the Children ha lanciato un appello per raccogliere 40 milioni di dollari con i quali intervenire in soccorso di 650.000 bambini e famiglie in Costa d’Avorio e Liberia.
Le attività di Save the Children in Costa d’Avorio e Liberia possono essere sostenute attraverso il Fondo Emergenze per i Bambini: http://www.savethechildren.it/costadavorio
Per ulteriori informazioni e interviste:
Ufficio Stampa Save the Children Italia,
Tel. 06.48070023-001;
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it
Save the Children stima in 1 milione i bambini colpiti dalla grave crisi e dalle violenze e combattimenti in Costa d’Avorio. Di essi 500.000 sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni, in parte rifugiandosi nell’ovest e nel nord del paese in parte - circa 75.000 - nella vicina Liberia.
“I bambini sono esposti ad una situazione terribilmente stressante e pericolosa. Si sentono spari dappertutto ed è difficile capire cosa stia succedendo, non abbiamo accesso né ad internet né alla radio”, riferisce un operatore di Save the Children ad Abidjan. “Le famiglie hanno bisogno di cibo, i mercati sono chiusi, le scorte alimentari sono state tutte utilizzate e nessuno si azzarda a uscire di casa”.
Intanto nel nord e nell’ovest del paese è difficile la situazione per le migliaia di sfollati che continuano a temere per le loro vite dal momento che arrivano testimonianze di uccisioni di massa. “Ci sono bambini arrivati da Abidjan che raccontano di aver sentito spari non per uno ma per più giorni. Molti di loro hanno assistito a violenze e uccisioni e si capisce che queste immagini sono impresse nella loro memoria”, dice Laurent Duviller, portavoce di Save the Children a Bouaké, nel nord del paese, dove Save the Children sta distribuendo stuoie per dormire, secchi per raccogliere l’acqua, kit con materiale scolastico e giocattoli per bambini.
L’ong inoltre è presente anche a Duekoué, nell’ovest del paese, dove si sostiene sia avvenuto un massacro di diverse centinaia di persone. Save the Children ha iniziato la distribuzione di riso, olio e tonno per 20.000 persone e sta operando a stretto contatto con partner locali per coordinare la distribuzione degli aiuti. “Non c’è cibo e acqua a sufficienza. Le persone non possono lavarsi e siamo sempre più preoccupati per il colera”, ha dichiarato un operatore del team di Save the Children.
Almeno 500 mila bambini sono stati costretti ad abbandonare le loro case e circa 75.000 si sono rifugiati nella confinante Liberia, talvolta perdendo i propri genitori e membri della famiglia nel corso di lunghi e terribili viaggi.
Save the Children ha iniziato a distribuire vestiti e altri generi ai bambini rifugiati e alle loro famiglie nella Liberia orientale.
Ecco il racconto di un ragazzo di 14 anni: “Ero a scuola quando abbiamo sentito degli spari. Tutti siamo scappati. Io ho preso le mie due sorelle più piccole e mio fratello e abbiamo deciso di raggiungere i miei genitori nei campi, però nella gran confusione ci siamo persi e non siamo riusciti a trovare i nostri genitori. Abbiamo iniziato a seguire delle persone che non conoscevamo. Abbiamo camminato tutto il giorno senza scarpe, eravamo terrorizzati. Abbiamo dormito nella foresta, c’erano molti bambini che piangevano”.
“Non abbiamo mangiato per due giorni, avevo solo tre banane e le ho date ai miei familiari. Non so ancora cosa sia successo ai miei genitori, non ne ho saputo niente, sono preoccupato per loro”, aggiunge Landry.
Save the Children ha iniziato ad operare in Costa d’Avorio nel 1996 fornendo aiuto e assistenza ai bambini e alle famiglie che dalla Liberia si recavano in Costa d’Avorio per sfuggire alla guerra civile. Save the Children è attiva in Liberia dal 1991 con programmi di riunificazione e ricongiungimento dei bambini ritrovatisi separati dalle propri famiglie a causa della guerra.
Save the Children ha lanciato un appello per raccogliere 40 milioni di dollari con i quali intervenire in soccorso di 650.000 bambini e famiglie in Costa d’Avorio e Liberia.
Le attività di Save the Children in Costa d’Avorio e Liberia possono essere sostenute attraverso il Fondo Emergenze per i Bambini: http://www.savethechildren.it/costadavorio
Per ulteriori informazioni e interviste:
Ufficio Stampa Save the Children Italia,
Tel. 06.48070023-001;
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it