Covid-19, Siria nord-occidentale: sistema sanitario al collasso a causa della variante Delta. In tutta la regione liberi solo 14 posti letto in terapia intensiva.
In Siria nord-occidentale le autorità sanitarie sono sopraffatte a causa di una nuova ondata di Covid-19 (variante Delta) e la vita di bambini e adulti con problemi di salute è a rischio in quanto i posti letto in terapia intensiva sono quasi esauriti. Questo è l’allarme lanciato da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
Secondo quanto riportato dall’Organizzazione, la scorsa settimana i posti letto in terapia intensiva liberi in tutta la regione erano solo 14, ovvero il 9% dei posti letto totali nei nove ospedali Covid-19. Inoltre, circa un terzo dei pazienti in terapia intensiva è stato ricoverato nel corso di soli due giorni.
Dall’inizio della pandemia, in Siria nord-occidentale, i casi confermati di Covid-19 sono stati in totale 48.073, di cui 20.754 rimangono casi attivi al 7 settembre. Solamente tra il 5 e il 7 settembre, nella regione sono stati registrati 4.562 casi, con contagi in aumento tra i giovani: nella prima settimana di settembre sono stati registrati 1.313 casi tra i minori di 19 anni. Inoltre, si teme che questa sia una stima al ribasso e secondo Save the Children è molto probabile che il numero di casi continuerà a crescere esponenzialmente. Difatti i test stanno per esaurirsi e le strutture sanitarie sono state costrette a razionarli e a ridurre il tracciamento.
Un dottore ha riferito a Violet, l’organizzazione partner di Save the Children che fornisce supporto sanitario, che il numero di casi positivi aumenta di giorno in giorno e che il Centro di Trattamento Comunitario Covid-19 ha raggiunto la sua massima capacità. Il sistema sanitario locale è sull’orlo del collasso a causa dei nuovi casi di Covid-19 e molte operazioni mediche non urgenti sono state temporaneamente sospese. Inoltre, il rispetto delle misure di distanziamento sociale è impossibile in quanto in Siria nord-occidentale milioni di persone vivono in campi profughi e aree urbane sovraffollate, con due o tre famiglie che vivono in una sola stanza.
“L’impennata di casi di Covid-19 e di ricoveri è davvero allarmante. Il sistema sanitario in Siria nord-occidentale era già fragile ma ora rischia il collasso. Siamo molto preoccupati per la diffusione del virus tra la comunità. Il numero di test è limitato e c’è un rischio tangibile di diffusione nelle comunità sovraffollate. Questo significa che i bambini e gli adulti con patologie preesistenti e problemi cronici di salute sono davvero a rischio” ha dichiarato Sonia Khush, responsabile di Save the Children per la risposta in Siria.
Save the Children chiede finanziamenti urgenti per aumentare i test e aiutare le organizzazioni umanitarie a identificare i focolai del virus e a supportare gli ospedali. Inoltre, è necessario il sostegno della comunità internazionale per accelerare la somministrazione del vaccino in Siria nord-occidentale, dove sono state somministrate solo 103.020 dosi sulle oltre 350.000 disponibili.
In una situazione di sfollamento e difficoltà economica, i finanziamenti dei donatori sono fondamentali anche per supportare le organizzazioni umanitarie che forniscono assistenza economica alle famiglie per aiutarle a sopravvivere.
Per sostenere gli interventi di Save the Children in Siria: https://www.savethechildren.it/dona-emergenza-siria
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