Decreto sostegni: il Parlamento accoglie l’appello dell'Organizzazione per l’istituzione del fondo “ristori educativi” a favore dei bambini e degli adolescenti più danneggiati dall’emergenza sul piano educativo

Save the Children esprime soddisfazione per il varo dei “Ristori Educativi”, nell’ambito del decreto sulle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza Covid-19 in discussione ieri alla Commissione Affari Sociali della Camera. Il fondo “ristori educativi” è previsto in un emendamento che vede come primi firmatari i deputati Paolo Lattanzio, Capogruppo del Partito Democratico in Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, e Paolo Siani, Vice Presidente della Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza.

“E’ un provvedimento rilevante, perché, a due anni di distanza dall’inizio della pandemia, si riconosce che il danno prodotto dalla crisi non è solo quello economico, ma è anche una perdita educativa che oggi pesa sulle spalle dei bambini e degli adolescenti”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.

Proprio pochi giorni fa, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, aveva lanciato un appello parlando di una “generazione sospesa” a causa della pandemia. I dati della emergenza educativa sono drammatici: i ragazzi e le ragazze tra i 15 e i 29 anni fuori da istruzione, formazione e lavoro (NEET) sono 2.1 milioni, il 23,3%, la percentuale più alta in Europa; l’Invalsi ha registrato un sensibile calo delle competenze di base tra gli studenti che hanno subito gravi interruzioni della didattica in presenza, mentre i dati Istat del 2020 stimano che il 13,1% dei 18-24enni ha abbandonato la scuola senza ottenere nessun titolo di studio.

Il fondo “ristori educativi” è un pacchetto gratuito di opportunità extra-scolastiche (attività culturali, attività sportive, soggiorni estivi, sostegno allo studio, sostegno psicologico) rivolto a studenti e studentesse in condizioni di grave svantaggio economico che abbiano subìto e stiano subendo, a causa della pandemia, una interruzione forzata della frequenza scolastica. Il piano personalizzato di ristoro educativo viene definito in modo partecipato con gli stessi ragazzi e ragazze coinvolti ed è finalizzato a consentire loro di vivere esperienze educative e culturali di qualità che rafforzino la motivazione e l’autostima e prevengano la dispersione scolastica e, quindi, la povertà educativa.

E’ un provvedimento ancora più importante in una fase storica caratterizzata da un forte aumento del numero dei minori in povertà assoluta (1.337.000 le bambine, i bambini e gli adolescenti sotto la soglia minima) e nella quale molte famiglie, a causa dell’inflazione e dei costi energetici, non hanno risorse da dedicare alle attività educative dei figli”.

La cifra stanziata per i “ristori” appena approvati è molto limitata rispetto alle effettive necessità, ma potrà certamente servire a sperimentare un nuovo modello di intervento educativo personalizzato da inserire all’interno della programmazione delle risorse ordinarie per lo sviluppo dei Patti educativi di Comunità, facendo dunque da volano per altri finanziamenti.

“Come Save the Children – conclude Raffaela Milano - ci impegneremo ora a coinvolgere le bambine, i bambini e gli adolescenti nella definizione concreta di queste opportunità con proposte da presentare al Ministero dell’Istruzione, per fare in modo che questa iniziativa prenda in seria considerazione le loro reali esigenze”.

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