Giornata Mondiale Alimentazione, Save the Children: un terzo delle morti infantili ha come concausa la malnutrizione
Un terzo dei quasi 8 milioni di bambini che ogni anno nel mondo muoiono prima di aver compiuto 5 anni(1), ha come concausa la malnutrizione, cioè l’assenza o inadeguatezza di cibo e nutrienti(2), denuncia Save the Children alla vigilia della Giornata Mondiale sull’Alimentazione (il 16 ottobre p.v.).
Si stima che il 65% dei decessi infantili per i quali la malnutrizione è una concausa avvenga in 10 paesi: India, Cina, Nigeria, Pakistan, Indonesia, Bangladesh, Etiopia, Repubblica Democratica del Congo, Filippine, Tanzania.
“Quando un bambino non ha da mangiare e non assume i principi nutritivi necessari alla sua crescita, diventa debole e il suo sistema immunitario, ancora immaturo, più vulnerabile a malattie che possono diventargli fatali.” commenta Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia. “Combattere e vincere la battaglia contro la mortalità infantile passa necessariamente attraverso il contrasto alla malnutrizione infantile, un killer subdolo e che purtroppo continua a seminare morte tanto più a seguito delle drammatiche emergenze alimentari che stanno flagellando alcune zone”.
Le recenti emergenze alimentari e umanitarie hanno infatti avuto un impatto devastante in alcune aree come il Corno d’Africa o in Pakistan, dove i tassi di mortalità e malnutrizione infantile erano già molto elevati. In Somalia, nel 2010, il 32,8 % dei bambini erano sotto peso. E si stima che nello stesso anno nel paese siano morti 70.000 bambini, di cui 42.000 prima di aver compiuto un anno e 21.000 nel periodo neonatale. Numeri che potrebbero drammaticamente salire a seguito della terribile emergenza che affligge parte del paese: Save the Children stima che solo a Mogadiscio il 45% dei bambini sia malnutrito, mentre i centri per la cura della malnutrizione di Save the Children presenti in quasi tutto il paese registrano anche una triplicazione nel numero di bambini gravemente malnutriti, seguiti e curati.
In Pakistan, a seguito dell’alluvione che ha colpito il paese più di un anno fa, l’organizzazione ha rilevato un tasso di malnutrizione dei bambini del 23%.
Save the Children ha identificato una serie di misure urgenti, necessarie ma a volte anche elementari, per affrontare il problema: dalla definizione di sistemi di allerta e allarme precoce per l’individuazione di bambini malnutriti o a rischio di malnutrizione, all’implementazione di centri di cura per bambini gravemente malnutriti, dalla distribuzione di micronutrienti, alla promozione e ampia diffusione dell’allattamento esclusivo al seno. Perno di tutte queste misure sono gli operatori sanitari – medici, infermieri, ostetriche, operatori volontari di comunità. Questi ultimi in particolare sono cruciali per individuare i bambini malnutriti, anche nelle aree più remote e per indirizzarli verso le strutture di cura o fornire loro le prime cure.
“Per sconfiggere la malnutrizione infantile bisogna agire a più livelli, sia di governi e paesi direttamente interessati dal problema, sia della comunità internazionale”, prosegue Valerio Neri.
“Save the Children stima che siano necessari 3 milioni 500.000 operatori sanitari in più per contrastare la mortalità e malnutrizione infantile”, spiega ancora il Direttore Generale di Save the Children Italia. “Nell’ambito della Campagna Every One, Save the Children ha supportato nel 2010 la formazione di quasi 85.000 operatori sanitari nei paesi in via di sviluppo e l’obiettivo è di arrivare a 400.000 entro il 2015".
E’ inoltre necessario fornire sostegno economico a donne e famiglie e assicurare sistemi agricoli e coltivazioni in grado di produrre cibo in quantità e costi adeguati alle esigenze delle madri e delle comunità più povere.
Quest’anno poi Save the Children ha altresì aderito alle iniziative di sensibilizzazione messe a punto dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, coordinata dal Ministro Elisabetta Belloni, per combattere la fame del mondo assieme alle tre Agenzie ONU con sede a Roma (FAO, PAM, Ifad), Autorità centrali e locali e ad altre organizzazioni della società società civile.
“Siamo molto a ridosso della scadenza del 2015 per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio e il diritto al cibo deve essere al centro delle priorità dei Governi e della comunità internazionale ” prosegue Valerio Neri “Come Save the Children esprimiamo apprezzamento per tali iniziative che occorre valorizzare al massimo e che vedono coinvolti più attori a livello nazionale perché la malnutrizione si può e si deve sconfiggere. Perché ogni bambino che continua a morire è un fallimento per ognuno di noi, è la morte anche del sentimento di umanità, solidarietà e fratellanza universale”.
L’sms solidale al 45509 per Every One
L’organizzazione internazionale ha rilanciato il 4 ottobre la Campagna Every One, per contribuire ad abbattere la mortalità infantile attraverso progetti nell’ambito della salute e nutrizione materno-infantile in 38 paesi dove il problema è più acuto, impegnandosi direttamente a salvare la vita di 2.500.000 bambini entro il 2015, a raggiungere circa 50 milioni di donne in età fertile e bambini, e a mobilitare 60 milioni di sostenitori in tutto il mondo.
La Campagna potrà essere sostenuta fino al 6 novembre donando 2 euro con un sms al numero 45509 dai cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali o chiamando lo stesso numero da rete fissa TeleTu, mentre si potrà contribuire con 2 o 5 euro chiamando da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e Tiscali.
Il palloncino rosso in tour per l’Italia
Non lasciamoli andare. Basta un respiro per salvare un bambino. E' lo slogan di quest'anno della Campagna Every One, la cui creatività porta la firma di Roncaglia & Wijkander, il cui simbolo è ancora una volta il palloncino rosso - con scritto Save Me - che ciascuno di noi potrà gonfiare, a rappresentare simbolicamente un bambino che ognuno può contribuire a tenere in vita dandogli un po’ del proprio respiro. E una grande scritta Save Me composta da oltre 1.000 palloncini ha dato il via ufficialmente – il 4 ottobre a Roma in Piazza del Campidoglio, con il supporto del Comune di Roma – al rilancio della Campagna Every One. E sempre da Piazza del Campidoglio è iniziato il viaggio del Palloncino rosso. La novità di quest’anno è infatti che il palloncino rosso, simbolo di Every One, sta percorrendo in lungo e in largo l’Italia a bordo di un pulmino, per mobilitare quante più persone possibile nella sfida alla mortalità infantile: Roma, Firenze, Trieste, Pisa, Pescara, Venezia, le città già raggiunte dalla Campagna, il cui tour proseguirà a Milano (17 ottobre), Torino (18), Genova (20), Cagliari (21), Palermo (23), Bari (28), Napoli (30) con “arrivo”a Roma, il 6 novembre: le tappe hanno visto un’ampia e forte adesione delle istituzioni locali, testimonial, partner e centinaia di bambini.
Il viaggio del Palloncino rosso è realizzato in collaborazione con UISP ( Unione Italiana Sport Per tutti) e CSI (Centro Sportivo Italiano), e può essere seguito in diretta sul sito www.palloncinorosso.it e sui principali social network.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia, tel. 06.48070023-081-001-071
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it, www.palloncinorosso.it
Note
1. la maggior parte di queste morti è dovuta infatti a poche, prevenibili e curabili malattie. In particolare, complicazioni pre e post parto (21%), polmonite (18%), malaria (16%), diarrea (15%).
2.Un bambino è malnutrito quando non riceve i nutrienti necessari al suo organismo per resistere alle infezioni e continuare a crescere; è affetto da malnutrizione cronica o rachitismo quando è troppo gracile, piccolo e inadeguatamente sviluppato rispetto alla sua età; è gravemente malnutrito quando è troppo magro e sotto peso rispetto alla sua altezza.