Governo: lieti che il Premier Conte abbia accolto il nostro appello per asili nido e prima infanzia come primo punto d’azione

“Siamo lieti che il Premier Conte abbia messo al primo posto dell’agenda del nuovo governo le misure in favore degli asili nido e l’impegno a eliminare le disuguaglianze che si formano già nei primissimi anni di vita, accogliendo l’appello che abbiamo lanciato per un piano di interventi immediato in favore della prima infanzia”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttirce dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.

In Italia, come segnalato da Save the Children nel rapporto “Il miglior inizio” lanciato sabato scorso, solo 1 bambino su 10 può accedere a un asilo nido pubblico, con picchi negativi che si registrano in regioni come Calabria e Campania, dove la copertura è pressoché assente e, rispettivamente, solo il 2,6% e il 3,6% dei bambini frequenta un nido pubblico. Uno scenario in cui le ripercussioni negative riguardano soprattutto i minori provenienti da famiglie economicamente svantaggiate e che hanno dunque maggiori difficoltà nell’accedere alla rete degli asili privati non convenzionati.

“L’indagine pilota svolta da Save the Children[1] mostra inoltre come le diseguaglianze educative che possono avere sui bambini un impatto di lunga durata si manifestino molto prima dell’accesso alla scuola dell’obbligo. La povertà educativa va dunque combattuta a partire dai primi anni di vita, attraverso solide politiche di sostegno alla prima infanzia e alla genitorialità, oggi assolutamente carenti nel nostro Paese, evitando che siano proprio i bambini delle famiglie più povere a rimanere esclusi dalle opportunità educative di qualità. Ci auguriamo pertanto che questo punto d’azione del nuovo governo possa trovare immediata attuazione”, ha concluso Raffaela Milano.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children
Tel 06-48070023/63/81/82
ufficiostampa@savethechildren.org
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[1] L’indagine è stata svolta a Brindisi, Macerata, Milano, Napoli, Palermo, Prato, Reggio Emilia, Roma, Salerno e Trieste, ha coinvolto 653 bambini di età compresa tra 3 anni e mezzo e 4 anni e mezzo ed è stata realizzata in collaborazione con il Centro per la Salute del Bambino, che ha anche fornito una supervisione scientifica insieme all’Istituto degli Innocenti e all’Università di Macerata. Il Comitato scientifico che ha supervisionato l’indagine è composto da Aldo Fortunati - Direttore dell’Area Infanzia E Adolescenza dell’Istituto degli Innocenti di Firenze; Emmanuele Pavolini - Professore di Sociologia Economica e Politiche Sociali all’Università di Macerata; Giorgio Tamburlini - Presidente del Centro per la Salute del Bambino di Trieste. Quest’ultimo ha anche fornito un contributo metodologico all’attività di ricerca.