Haiti: Save the Children ha avviato la distribuzione di aiuti alla popolazione colpita. Ieri curata nella sede dell’organizzazione la piccola Winnie, miracolosamente salvata dalle macerie.
A quasi 3 giorni dal sisma, ieri pomeriggio, a Port-au-Prince, grazie all’allarme lanciato da una tv australiana che stava effettuando delle riprese vicino alla sede di Save the Children, è stata tratta dalle macerie Winnie, non ancora 2 anni. La piccola è stata immediatamente condotta presso l’ufficio di Save the Children dove gli operatori dell’organizzazione hanno rilevato il suo stato di disidratazione. I genitori di Winnie sono stati uccisi dal terremoto e la piccola è ora affidata allo zio, che a sua volta ha perso la moglie.
Nonostante un membro dello staff dell’Organizzazione, Similien Mackendey, di soli 24 anni, abbia perso la vita durante il terribile terremoto, e altri 7 operatori risultino ancora dispersi, il team di Save the Children a Port-au Prince (composto da circa 60 persone) ha da ieri avviato la distribuzione dei primi aiuti di emergenza: medicinali e forniture ospedaliere a 14 ospedali e cliniche di Port-au-Prince e e dei sobborghi rimasti senza niente, di kit per famiglie e di kit igienici contenenti coperte, sapone, spazzolini da denti, taniche per l’acqua e zanzariere.
L’organizzazione inoltre ha individuato sei siti in città e nei dintorni particolarmente bisognosi di aiuti e nei quali dispiegare il proprio intervento: oltre alla distribuzione di beni di prima emergenza Save the Children allestirà zone sicure a misura di bambino all’interno dei campi sfollati e avvierà de programmi per rintracciare i familiari dei bambini al fine di ricongiungere i minori con i genitori o familiari ancora in vita.
“Le condizioni degli ospedali sono estremamente critiche e le persone che hanno bisogno di assistenza e cure sono stese per strada, fuori degli ospedali”, racconta Annie Foster, responsabile del Team di Emergenza di Save the Children ad Haiti. “Save the Children sta fornendo medicinali e furniture ospedaliere a queste strutture e anche avviato delle ricognizioni nei campi sfollati che spontaneamente stanno nascendo nelle zone della città più colpite per valutare i bisogni sanitari più urgenti”.
“In giro vediamo genitori assetati e disidradati che vagano per le strade alla ricerca di acqua per i figli”, prosegue Annie Foster. “Tutte queste persone e bambini si stanno raccogliendo in spazi all’aperto dove stanno nascendo dei campi improvvisati. Nessuno infatti ha il coraggio di rientrare in casa, dal momento che le scosse continuano. Save the Children”, spiega ancora la responsabile del team di Emergenza della Ong, “allestirà degli spazi a misura di bambini all’interno di questi insediamenti e avvierà le attività di ricongiungimento dei bambini con i genitori e familiari. Attendiamo inoltre ad ore l’arrivo da Santo Domingo dove contiamo sull’appoggio logistico della Save the Children di Santo Domingo, un carico di forniture mediche e 40.000 litri d’acqua”.
“Questo è solo l’inizio di quello che sarà un articolato intervento di aiuto e ricostruzione di 5 anni”, spiega Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. “Il nostro impegno non è solo quello di garantire aiuti immediati ai bambini e alle loro famiglie, ma anche un futuro migliore per tutti loro”.
Save the Children è presente ad Haiti dal 1978 con un ampio programma di prevenzione dei disastri, di educazione, salute, protezione, uno staff di circa 200 persone, un ufficio centrale Port-au-Prince e altri uffici a Jacmel, Massaide e Gonaives.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
tel.346.3917619; 338.7518129
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it
Per notizie in tempo reale dal campo, segui gli aggiornamenti sulla pagina di Facebook di Save the Children Italia.
Nonostante un membro dello staff dell’Organizzazione, Similien Mackendey, di soli 24 anni, abbia perso la vita durante il terribile terremoto, e altri 7 operatori risultino ancora dispersi, il team di Save the Children a Port-au Prince (composto da circa 60 persone) ha da ieri avviato la distribuzione dei primi aiuti di emergenza: medicinali e forniture ospedaliere a 14 ospedali e cliniche di Port-au-Prince e e dei sobborghi rimasti senza niente, di kit per famiglie e di kit igienici contenenti coperte, sapone, spazzolini da denti, taniche per l’acqua e zanzariere.
L’organizzazione inoltre ha individuato sei siti in città e nei dintorni particolarmente bisognosi di aiuti e nei quali dispiegare il proprio intervento: oltre alla distribuzione di beni di prima emergenza Save the Children allestirà zone sicure a misura di bambino all’interno dei campi sfollati e avvierà de programmi per rintracciare i familiari dei bambini al fine di ricongiungere i minori con i genitori o familiari ancora in vita.
“Le condizioni degli ospedali sono estremamente critiche e le persone che hanno bisogno di assistenza e cure sono stese per strada, fuori degli ospedali”, racconta Annie Foster, responsabile del Team di Emergenza di Save the Children ad Haiti. “Save the Children sta fornendo medicinali e furniture ospedaliere a queste strutture e anche avviato delle ricognizioni nei campi sfollati che spontaneamente stanno nascendo nelle zone della città più colpite per valutare i bisogni sanitari più urgenti”.
“In giro vediamo genitori assetati e disidradati che vagano per le strade alla ricerca di acqua per i figli”, prosegue Annie Foster. “Tutte queste persone e bambini si stanno raccogliendo in spazi all’aperto dove stanno nascendo dei campi improvvisati. Nessuno infatti ha il coraggio di rientrare in casa, dal momento che le scosse continuano. Save the Children”, spiega ancora la responsabile del team di Emergenza della Ong, “allestirà degli spazi a misura di bambini all’interno di questi insediamenti e avvierà le attività di ricongiungimento dei bambini con i genitori e familiari. Attendiamo inoltre ad ore l’arrivo da Santo Domingo dove contiamo sull’appoggio logistico della Save the Children di Santo Domingo, un carico di forniture mediche e 40.000 litri d’acqua”.
“Questo è solo l’inizio di quello che sarà un articolato intervento di aiuto e ricostruzione di 5 anni”, spiega Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. “Il nostro impegno non è solo quello di garantire aiuti immediati ai bambini e alle loro famiglie, ma anche un futuro migliore per tutti loro”.
Save the Children è presente ad Haiti dal 1978 con un ampio programma di prevenzione dei disastri, di educazione, salute, protezione, uno staff di circa 200 persone, un ufficio centrale Port-au-Prince e altri uffici a Jacmel, Massaide e Gonaives.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio stampa Save the Children Italia
tel.346.3917619; 338.7518129
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it
Per notizie in tempo reale dal campo, segui gli aggiornamenti sulla pagina di Facebook di Save the Children Italia.
Save the Children aderisce ad AGIRE, il coordinamento di alcune tra le più importanti Ong italiane, che ha lanciato un appello congiunto di raccolta fondi per carantire i necessari soccorsi alle popolazioni colpire. Dona 2 euro con un sms al 48541 da cellulare personale Tim e Vodafone e da rete fissa Telecom Italia.