Indonesia: a Sulawesi incombe il rischio di un’imminente emergenza sanitaria
A una settimana esatta dal terremoto e dallo tsunami che hanno devastato Sulawesi, Save the Children esprime profonda preoccupazione per una imminente emergenza sanitaria che potrebbe diffondersi sull’isola se non verranno urgentemente costruite latrine provvisorie e predisposte forniture d’acqua pulita.
Gli esperti di igiene e potabilizzazione dell'acqua che operano con il partner locale di Save the Children sul terreno raccontano infatti di una rete idrica andata completamente distrutta e di scarichi fognari che hanno invaso le strade.
"A Palu e dintorni, condutture idriche, strutture per lo smaltimento degli scarichi e servizi igienici sono completamente distrutti o fortemente danneggiati. In questo momento non è in alcun modo possibile trattare o smaltire i rifiuti e l'acqua che viene prelevata dalle fonti è spesso marrone e ricolma di sedimenti e di conseguenza fortemente pericolosa per il consumo da parte della popolazione", ha raccontato Andi Dyah, esperto di igiene e potabilizzazione dell'acqua che opera con il partner locale di Save the Children.
"Assistiamo a sempre più persone che riportano casi di diarrea, e questo fa crescere la preoccupazione per la diffusione di una epidemia. Tutto ciò è particolarmente preoccupante per i bambini, che sono i più esposti al rischio di morire per via della disidratazione e della malnutrizione ulteriormente aggravati dalla diarrea. Molte persone, inoltre, sono costrette a fare i loro bisogni all’aperto, accrescendo il forte rischio di una emergenza sanitaria alle porte”, ha detto ancora Dyah.
La contaminazione delle acque rappresenta uno dei problemi più gravi per la popolazione colpita dal disastro, unita ai danni ingenti che hanno subito decine di strutture sanitarie.
"Se non verranno immediatamente predisposte consistenti forniture di acqua potabile e sicura, nei prossimi giorni e settimane assisteremo alla moltiplicazione dei casi di diarrea e di altre malattie che si trasmettono con l’acqua”, ha concluso Dyah.
Per rispondere al rischio di emergenza sanitaria, Save the Children – l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro -, attraverso il proprio partner locale Yayasan Sayangi Tunas Cilik (YSTC), ha già distribuito 265 kit igienici a 1.060 persone. Nei prossimi giorni, inoltre, un team di tecnici specializzati in materia di igiene e potabilizzazione dell'acqua allestiranno un sistema per trasportare e distribuire acqua pulita alle famiglie che ne hanno urgente bisogno nelle aree accessibili via terra. Sono inoltre previste distribuzioni di kit per purificare l’acqua, costruzioni di latrine temporanee, e l’impiego di specialisti sanitari che forniranno ulteriore supporto ai team sul campo con l’obiettivo di contenere la potenziale crisi sanitaria.
Save the Children è intervenuta a Palu sin dai primi momenti successivi al terremoto e allo tsunami di venerdì 28 settembre. L’Organizzazione è attualmente impegnata nella distribuzione di beni di prima necessità, come teli in plastica e corde per costruire rifugi temporanei, taniche e bacinelle per l’acqua, e kit igienici che comprendono sapone e prodotti per la pulizia per prevenire malattie. L’Organizzazione sta inoltre allestendo Spazi a misura di bambino, con l’intento di offrire ai minori un luogo sicuro e protetto, al riparo dal panico delle operazioni di soccorso, e di identificare i bambini che rimasti separati dalle loro famiglie.
Save the Children opera in Indonesia dal 1976 con una risposta umanitaria ai molti disastri naturali tra cui il recente terremoto a Lombok e lo tsunami nel giorno di Santo Stefano del 2004
Per supportare gli interventi di Save the Children nell’emergenza in Indonesia: https://www.savethechildren.it/dona-fondo-emergenze
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