Infanzia: il successo del progetto “Fiocchi in Ospedale”

Presentata oggi a Roma la proposta di una rete di professionisti e operatori che mira a tutelare il benessere dei bambini e delle bambine nei primi mille giorni di vita.

Dalla metà del 2012 alla fine del 2015, oltre 14.300 mamme e familiari di 11.350 bambini sono stati accompagnati da Save the Children nell’ambito di “Fiocchi in Ospedale”, un progetto che ha l’obiettivo di tutelare il benessere del bambino sin dai primi giorni di vita, intercettando precocemente possibili situazioni di disagio sociale ed economico e sostenendo i genitori attraverso una stretta collaborazione con l’ospedale e il territorio.

Nello stesso arco di tempo, più di 21.000 persone hanno contattato il servizio, attualmente attivo negli ospedali Niguarda Cà Granda di Milano, Cardarelli di Napoli, Policlinico di Bari e Policlinico Gemelli e San Giovanni Addolorata di Roma, facendo registrare una crescita costante nel corso degli anni (5.200 nel 2013, 7.300 nel 2014, 8.400 nel 2015).

Sono questi alcuni dei risultati del progetto “Fiocchi in Ospedale” illustrati quest’oggi in un incontro all’Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma nel corso del quale Save the Children, l’Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini in pericolo e a tutelare i loro diritti, ha presentato la Rete Fiocchi in Ospedale, una proposta di lavoro comune rivolta a professionisti e operatori impegnati nel settore della prima infanzia.

“Troppe mamme ancora oggi in Italia affrontano il momento della nascita in solitudine, senza una adeguata rete di sostegno. Obiettivo della Rete “Fiocchi in Ospedale” è quella di mettere insieme l’impegno delle migliori realtà professionali e associative esistenti in Italia per garantire, a tutti i bambini, di nascere e di crescere nei primi mille giorni in un ambiente sereno, protetto e ricco di opportunità”, ha affermato Raffaela Milano, Direttore dei programmi Italia – Europa di Save the Children Italia.

Negli ultimi tre anni in Italia, oltre a una drastica riduzione delle nascite, che nel 2015 non hanno superato quota 500.000, si è assistito a un sensibile aumento della povertà assoluta tra i minori e, in particolare, tra i bambini al di sotto dei 3 anni. Nel 2014, i bambini di età 0-3 in condizione di povertà assoluta erano quasi 200.000, 111.000 dei quali residenti nelle regioni del Nord Italia.

Solitudine e isolamento, aumento insostenibile delle spese per la gestione della vita quotidiana, servizi distanti, inaccessibili, costosi e lenti: sono solo alcune delle più comuni preoccupazioni riscontrate dagli operatori e dalle operatrici di “Fiocchi in Ospedale” nelle neomamme beneficiarie del progetto, mamme che in molti casi sono sole, senza un marito o un compagno al proprio fianco, oppure donne straniere che non parlano la lingua italiana o, ancora, ospiti in strutture di accoglienza dove non potranno però più vivere dopo la nascita del bambino.

In questo contesto, al fine di tutelare il benessere del bambino e non lasciarne indietro nessuno, la Rete “Fiocchi in Ospedale” intende dunque creare occasioni di scambio e dialogo tra professionisti e operatori e favorire la condivisione di informazioni e prassi di intervento per superare problemi comuni, potenziando l’impatto delle azioni di interlocuzione e pressione sulle politiche pubbliche rivolte ai bambini in Italia.

Tra gli oltre 14.000 beneficiari del progetto “Fiocchi in Ospedale”, che interviene anche per prevenire casi di maltrattamento e abuso sui piccoli, quasi 5.000 hanno preso parte alle attività organizzate: dai corsi last minute di accompagnamento alla nascita agli incontri di sostegno all’allattamento, dalle attività di formazione con esperti della nutrizione, pediatri e psicologi agli incontri tra genitori. 675 bambini, con le loro mamme e i loro papà, sono stati inoltre seguiti attraverso prese in carico integrate, in base alle necessità del singolo bambino e del nucleo familiare, per periodi di tempo variabili tra uno e quattro mesi.

Nel corso della presentazione della Rete “Fiocchi in Ospedale” è stata infine illustrata ai professionisti e agli operatori di settore una “Costituzione” dei requisiti essenziali, i cosiddetti “mai più senza”, per la tutela del benessere precoce dei bambini e delle bambine. I cinque requisiti individuati prevedono che nessun bambino resti più senza: un intervento precoce sul suo benessere; l’offerta attiva di servizi e opportunità; il sostegno, l’accompagnamento e la cura dei propri genitori; il diritto a uno sviluppo sano e sereno; conoscenze di qualità per decisioni pertinenti ed efficaci.

Fiocchi in Ospedale è realizzato in collaborazione con i partner locali Associazione Mitades a Milano, Pianoterra a Napoli e Il Melograno a Bari.

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