Integrazione e lotta alla discriminazione: Save the Children, 800 ragazzi italiani e di origine straniera promuovono attivamente il dialogo nella Capitale dai microfoni di UndeRadio

Si conclude oggi, con il convegno “La Parola ai Ragazzi” organizzato da Save the Children e Media Aid con il patrocinio della Federazione Nazionale Stampa Italiana, il primo anno di attività di UndeRadio, la web-radio studentesca per l’integrazione e contro le discriminazioni nata a novembre 2011 a Roma nell’ambito del progetto “Diversi ma uguali, la parola ai ragazzi!” (1) che coinvolge, attraverso la partecipazione diretta, 800 studenti di 12 scuole superiori di 1° e 2° grado nei municipi I, V, VIII, XIV della Capitale (2).
Non è casuale la scelta di Roma per la realizzazione di un progetto che vuole promuovere l’integrazione e la diversità come valore a partire dall’ambito scolastico. Gli studenti stranieri nel Lazio sono infatti passati in 10 anni da circa 14.000 a oltre 67.000, con un aumento del 360%, e, tra le province italiane, Roma è seconda solo a Milano per numero di studenti stranieri, con 52.249 iscritti che rappresentano un incremento del 31,4% rispetto al 2007/08. Gli studenti di origine straniera a Roma rappresentano l’8,2% del totale, e sono per quasi la metà (40%) nati in Italia (4).
Non sono state poche le difficoltà affrontate da ragazze e ragazzi alle prese con i microfoni di UndeRadio, a partire dalla ricerca di un linguaggio più articolato rispetto a quello informale e facilmente ripetitivo utilizzato normalmente con gli amici, o dalla paura di raccontare per davvero se stessi di fronte ai problemi più importanti. Ma anche l’incognita di chi ti ascolta e te lo devi immaginare anche se non lo vedi pensando a come coinvolgerlo in modo efficace; o i primi incontri veri con il pubblico, in occasione delle trasmissioni in diretta dalle piazze negli eventi seguiti dalla radio. E poi l’esperienza della diversità come una “marcia in più”, quella degli speaker di origine cinese, rumena, filippina o bengalese che si alternano con sicurezza nella conduzione dei diversi programmi.
Sono questi ed altri gli spunti sui quali i 60 ragazzi dai 12 ai 16 anni presenti oggi all’incontro in rappresentanza della ben più estesa redazione di UndeRadio si confrontano con alcuni tra i protagonisti del mondo dei media e dell’informazione tra cui Marino Sinibaldi (Radio3), Valentina Loiero (TG5), Carlo Paris (Raisport), Lorenzo Pavolini (autore radiofonico), Marco Cassini (Minimum Fax), Pietro Del Soldà (Radio3), Giovanni Floris (giornalista e conduttore televisivo), Lucia Ghebreghiorges (esperta di comunicazione e integrazione) e Mohamed Tailmoun (Rete G2), si confrontano con le prime esperienze radiofoniche, le difficoltà affrontate e i successi.
Gli interventi dei rappresentati delle istituzioni, Marco Rossi Doria (Sottosegretario all’Istruzione) e Assunta Rosa (Vice Prefetto Dipartimento Libertà Civili e Immigrazioni), come quelli di Roberto Natale (Presidente FNSI), Valerio Neri (Direttore Generale di Save the Children) e Anna Donato (Presidente Media Aid Onlus), affrontano invece gli aspetti cruciali del tema dell’integrazione e del contrasto delle discriminazioni nei diversi ambiti dove bambini e adolescenti sono protagonisti.
UndeRadio si racconta anche attraverso i numeri. 4 postazioni attrezzate per la diretta e il montaggio nella redazione centrale preso l’Istituto Comprensivo Manin di via Bixio 83, 11 redazioni ausiliarie nelle altre scuole per più di 1000 ore di trasmissione, 10 ore di programmi nei giorni feriali con 2 ore di contenuti in diretta, e nei weekend il meglio della settimana. Tra i programmi inchieste di strada condotte da ragazzi e ragazze, musica, interviste doppie tra adolescenti di diverse etnie e culture, seconde generazioni, i diritti dei minori, sport, spettacolo e arte come strumenti di dialogo interculturale, diritti dei minori e sportello legale online di Save the Children per i minori stranieri e appartenenti a minoranze etniche.
Molti gli ospiti dei programmi e delle dirette di UndeRadio, tra gli altri il Presidente del Parlamento Gianfranco Fini, incontrato in occasione della giornata per la sicurezza su Internet, scrittori come Nicola La Gioia, Elena Stancanelli, Alessandro Leogrande, Marco Lodoli e Igiaba Scego, ma anche Riccardo Iacona, per affrontare i diversi aspetti dell’inchiesta giornalistica.
“I giovani rappresentano meglio di tutti il volto nuovo dell’Italia che può e deve accogliere e integrare il contributo delle diverse origini a partire proprio dalla prima esperienza di socialità quotidiana che è la scuola,” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children. “UndeRadio è un laboratorio a microfoni aperti che facilita conoscenza e confronto reciproco, dove si può sperimentare concretamente la diversità come valore aggiunto per tutti, qualcosa che è istintivamente nelle corde di tutte le ragazze e i ragazzi, come dimostrano i partecipanti del progetto che dai 650 iniziali sono diventati in pochi mesi 800, e dedicano parte del loro tempo alla radio sia in orario curricolare che extracurricolare.”
A differenza della maggior parte delle web-radio nate recentemente in Italia in ambito scolastico, che nascono e si sviluppano nell’ambito di un singolo istituto o scuola con un approccio prevalentemente ludico, UndeRadio ha puntato su un palinsesto fortemente tematico e sperimentato con successo un approccio di rete, mettendo a sistema i contributi di realtà tra loro diverse per tipologia di scuola, territorialità ed età degli studenti partecipanti. Una ricchezza che si riflette nella qualità dei contenuti del palinsesto e nell’ampiezza del bacino di ascolto che coinvolge un numero maggiore di persone.
“La qualità del palinsesto di UndeRadio è uno dei risultati più importanti di questo progetto,” ha dichiarato Anna Donato, Presidente di Media Aid Onlus. “Penso ad esempio agli approfondimenti sui singoli articoli della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza spiegati con esempi di vita concreti dai ragazzi, soprattutto di origine straniera ma non solo, o la discussione aperta sulla scarsa applicazione della Carta di Roma da parte degli operatori dell’informazione che, come non ricordiamo mai abbastanza, ha un impatto fortemente negativo sull’immagine di se che i minori di origine straniera percepiscono ogni giorno nel loro crescere in Italia, anche nel caso in cui ci sono nati.”
Il progetto ha previsto, oltre alla modalità di “training on the job” in redazione, un percorso di formazione parallelo con il coinvolgimento di esperti, basato sulla pedagogia dei diritti e sullo sviluppo delle modalità di comunicazione più adatte alle tematiche dell’integrazione e della non discriminazione. Al termine del primo anno di attività, in occasione dell’ultima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, i ragazzi sono stati a loro volta coinvolti in qualità di “mini esperti” nella realizzazione di 3 workshop esperienziali, condotti da UndeRadio con più di 100 ragazzi delle scuole secondarie inferiori torinesi.
L’esperienza di UndeRadio non si limita al solo contesto scolastico ma è uscita dalle scuole per incontrare e mettersi al servizio della comunità allargata dei quartieri in cui opera. Sono stati infatti organizzati in ciascuno dei quattro Municipi coinvolti alcuni eventi come “Il Suk delle idee” nel V e XVI, coinvolgendo più di 30 associazioni attive con bambini e adolescenti, nel I “Una radio a misura di bambini”, giornata dedicata alle iniziative e attività della comunità dell’Esquilino in collaborazione con le associazioni dei genitori, e nel VIII “La Voce di Tor Bella Monaca”, che ha coinvolto le altre scuole della zona in una azione di comunicazione congiunta protagonisti i ragazzi del quartiere.

NOTE
1) Il progetto “Diversi ma uguali, la parola ai ragazzi” è promosso da Save the Children e Media Aid, con il finanziamento del Fondo Europeo per l’Integrazione tramite il Ministero dell’Interno
2) Le scuole romane partecipanti sono: IC Manin, IPS Croce, IISS Croce, IC Balabanoff, IPSEEOA Vespucci, IC Via Casal Bianco, IIS Amaldi, ITE Pertini, SMS Pagano, IC Via dell’Archeologia, IISS Volta e Ceccherelli.
3) Fonte Dossier Immigrazione Caritas 2011e Rapporto MIUR-ISMU anno scolastico 2010/2011

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