Lampedusa, minori: Save the Children, condizioni inaccettabili. Immediato trasferimento dei minori non accompagnati
“I minori non accompagnati attualmente ancora a Lampedusa debbono essere immediatamente trasferiti perché le condizioni generali in cui si trovano sono ormai inaccettabili. La struttura che è stata destinata loro – l’area marina protetta– è assolutamente inadeguata e di ora in ora le condizioni si fanno più critiche, dal punto di vista igienico e dell’accoglienza in genere”, dichiara Raffaela Milano, Responsabile Programmi Italia-Europa di Save the Children.
Dall’inizio dell’intensificarsi degli arrivi di migranti tunisini – il 10 febbraio scorso – sono oltre 530 i minori, per la grande maggioranza non accompagnati, giunti a Lampedusa. Di questi 283 sono stati collocati nelle comunità d’accoglienza per minori in Sicilia.
“Sono oltre 250 i minori non accompagnati ancora fermi a Lampedusa e molti lo sono da molti giorni, in una condizione che non garantisce standard minimi d’accoglienza ”, prosegue. “Ricordiamo che secondo la legislazione i minori non accompagnati sono inespellibili e c’è l’obbligo per il paese d’accoglienza di farsene carico. Sono giorni che Save the Children chiede che si dia seguito al loro trasferimento, allestendo anche strutture di prima accoglienza sulla terraferma, se necessario, dove i minori possano rimanere fino all’inserimento nelle comunità. Save the Children sta fornendo al contempo informazioni costanti sulla situazione dei ragazzi e sta facendo tutte le pressioni possibili sulle autorità competenti. Questo ritardo non è giustificabile”.
Sono 5 gli operatori di Save the Children che, nell’ambito del Progetto Praesidium, sono impegnati a Lampedusa a fornire ai minori in arrivo – sia non accompagnati che accompagnati - informazioni, supporto legale, mediazione culturale.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia,
Tel. 06.48070023-71-001;
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it