Lampedusa, Save the Children: 76 i minori presenti nel Centro di primo soccorso, per un totale di oltre 300 giunti dall’inizio dell’emergenza

Con gli ultimi sbarchi hanno raggiunto il numero di 76 i minori identificati e presenti al Centro di primo soccorso e accoglienza (CSPA) di Lampedusa oggi. Per la quasi totalità sono minori non accompagnati.
Un numero tuttavia destinato a salire poiché sono tutt’ora in corso le attività di identificazione a seguito degli sbarchi di migranti che si sono succeduti senza sosta in queste ultime ore.
Dal 10 febbraio - data d’inizio del primo grande flusso di arrivi di migranti provenienti dalla Tunisia - sono oltre 300 i minori sbarcati e transitati a Lampedusa, rende noto Save the Children.

L’organizzazione è impegnata ventiquattrore su ventiquattro all’interno del CPSA dell’isola e al molo per fornire ai minori in arrivo informazioni, supporto legale, mediazione culturale e monitorare che vengano loro garantiti standard minimi di accoglienza. Inoltre Save the Children segue i minori anche quando vengono trasferiti da Lampedusa nelle comunità per minori della Sicilia.

“Siamo preoccupati per il sovraffollamento del Centro e che ciò comprometta gli standard di accoglienza dei migranti e, in particolare dei minori, in arrivo”, commenta Raffaela Milano, Responsabile Programmi Italia-Europa di Save the Children. “Auspichiamo il rapido trasferimento dei migranti, in particolare dei minori e la messa a punto urgente di un piano nazionale per la loro accoglienza e collocamento su tutto il territorio italiano nell’eventualità che i flussi in arrivo aumentassero ulteriormente”.

Sono disponibili foto (di Riccardo Venturi/Contrasto per Save the Children) che ritraggono minori e operatori di Save the Children a Lampedusa

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