Migranti: appello per il ricollocamento urgente dei minori non accompagnati dalle isole greche
Gli Stati membri dell'Unione europea devono urgentemente ricollocare i minori non accompagnati dalle isole greche, garantendo loro la sicurezza alla quale hanno diritto e il pieno rispetto del loro superiore interesse. Questo l’appello lanciato oggi da 65 Organizzazioni umanitarie e della società civile, tra le quali Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
Le Organizzazioni esprimono preoccupazione per le diffuse violazioni dei diritti dei bambini e per le minacce alla loro salute e alla loro sicurezza negli hotspot per i rifugiati sulle isole del Mar Egeo. È tanto più urgente intervenire in particolare alla luce dell’escalation di violenze a Lesbo e in considerazione del fatto che l’incremento degli arrivi sulle isole potrebbe portare a un ulteriore deterioramento delle condizioni nei campi, dove già si registrano pericoli.
Più di 1.800 minori non accompagnati stanno lottando per sopravvivere sulle isole greche, sottolineano le Organizzazioni. I bambini non hanno accesso ai loro diritti fondamentali, come acqua, cibo, ripari, cure mediche e psicosociali, servizi di salute mentale e istruzione. Sono esposti a condizioni di vita disumane e degradanti e in molti non riescono a trovare posto nelle strutture specifiche per i minori non accompagnati, e sono così costretti ad affrontare condizioni insalubri e pericolose e in molti casi dormono all'aperto.
APPELLO
Bisogna agire urgentemente: gli Stati membri dell'UE dovrebbero impegnarsi per il trasferimento d'emergenza dei bambini non accompagnati dalle isole greche verso gli Stati europei
Noi, le organizzazioni sottoscritte, chiediamo unitamente ai governi degli Stati membri dell'Unione europea (UE) di impegnarsi immediatamente per il trasferimento d'emergenza dei bambini non accompagnati dalle isole greche in altri Paesi europei, dando la precedenza ai legami familiari esistenti e all'interesse superiore del minore.
Oltre 1.800 bambini non accompagnati vivono negli hotspot - Centri di accoglienza e di identificazione - dell'UE sulle isole greche[1]. I bambini sono privati dell'accesso ai loro diritti più elementari, come l'alloggio, l'acqua, il cibo, le cure mediche e psicosociali, nonché l'istruzione[2]. Se ogni Stato membro dell'UE trasferisse anche solo 70 minori stranieri non accompagnati, questi non sarebbero più senzatetto e non vivrebbero in condizioni disumane sulle isole greche.
Nell'ottobre 2019, il Ministro greco per la protezione dei cittadini Michalis Chrisochoidis ha inviato una lettera a tutti gli altri governi dell'Unione Europea chiedendo loro di condividere le responsabilità attraverso il ricollocamento volontario di 2.500 minori non accompagnati dalla Grecia. Il 6 novembre 2019 il Ministro ha poi informato la Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo che solo un paese ha risposto.
Tuttavia, diversi Stati membri dell'UE hanno dimostrato che quando c'è volontà politica, c'è la possibilità di trovare una soluzione. La Francia si è recentemente impegnata ad accogliere 400 richiedenti asilo[3]. I sindaci della Germania hanno espresso la loro volontà di trasferire le persone dalle isole[4], insieme alla Finlandia[5] e all'Irlanda, mentre la Serbia e la Grecia hanno recentemente avviato una discussione sul trasferimento di 100 minori non accompagnati[6], come base per ulteriori dimostrazioni di solidarietà.
È importante notare che la situazione dei minori non accompagnati nel resto della Grecia è altrettanto allarmante[7]. La protezione efficace per i bambini richiedenti asilo, compresi quelli che non hanno un genitore o una persona che si occupi di loro in Grecia, è urgentemente necessaria. Le isole dell'Egeo, che sono ormai al punto di rottura, sono un primo inizio.
La situazione dei minori stranieri non accompagnati sulle isole greche
Attualmente ci sono circa 20.000 persone nel campo di Moria. Circa 4.000 persone vivono attorno al Centro di Accoglienza e Identificazione, senza accesso ai servizi igienici e all'elettricità e circa 9.000 - 10.000 persone vivono nell'"Olive Grove", un'area collinare fuori dal campo sul lato orientale del Centro di Accoglienza e Identificazione[8]. I medici riferiscono ai media che stanno curando le persone per una serie di problemi di salute cronici[9] e secondo Medici Senza Frontiere "i bambini gravemente malati... sono stati privati delle cure mediche" a Lesbo[10].
A febbraio 2020, a Moria e nel circostante 'Olive Grove' c'erano 1.000 minori non accompagnati[11]. "Un numero elevato" di questi bambini sono senza un riparo, dormono nell'uliveto senza tende, accanto a adulti sconosciuti[12], nonostante la legge greca preveda l'obbligo di sistemare i minori non accompagnati in alloggi adeguati[13]. Gli psicologi che lavorano con i minori non accompagnati hanno dichiarato nei media che un numero crescente di loro soffre di disagio psicologico[14] e che in alcuni casi si feriscono o addirittura tentano il suicidio nel campo profughi di Lesbo[15].
Attualmente ci sono circa 7.498 persone nell’hotspot di Vathy a Samos[16], che ha una capacità di alloggio di 648 persone. Ci sono circa 400 minori non accompagnati che vivono lì[17], la maggior parte dei quali vive nella foresta su una ripida collina fuori dal campo. C'è un solo tutore per l'intero campo[18].
La mancanza di tutori e gli arretrati nella registrazione dei casi per il loro riconoscimento[19], significa che centinaia di minori non accompagnati rischiano di perdere la possibilità di chiedere il ricongiungimento familiare, poiché i bambini di età inferiore ai 15 anni hanno bisogno di un tutore legale che fornisca loro il permesso per l'assistenza legale da parte di altre istituzioni[20].
I minori non accompagnati devono anche affrontare gravi difficoltà a causa delle procedure di valutazione dell'età effettuate in Grecia. Come affermato dal gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla detenzione arbitraria, per quanto riguarda la situazione in Grecia, "si riporta che le persone che affermano di essere bambini non sono generalmente rappresentate o informate dei loro diritti in una lingua che possono capire nel corso della la valutazione", e che attualmente in Grecia "gli esami non sono sufficienti per valutare accuratamente l'età di una persona"[21].
Nel complesso, sulle isole greche ci sono oggi più di 38.600 persone che vivono negli hotspot, che hanno però una capacità di soli 6.178 posti, mentre il numero totale di individui intrappolati nelle isole è superiore a 42.000[22]. Ci uniamo nel condannare questa situazione in un'Europa "fondata sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani"[23].
Il contesto: l'approccio "hotspot " dell'UE
Per quattro anni l'UE ha incentrato la sua risposta agli arrivi di persone in cerca di protezione sull'intensificazione dei controlli alle frontiere con lo scopo di prevenire gli arrivi, così come attraverso il contenimento di massa nell'ambito dell'approccio europeo degli "hotspot". Originariamente concepiti come centri di accoglienza e di identificazione aperti per sostenere gli Stati membri in prima linea nel trattamento rapido degli arrivi dei richiedenti asilo[24], dall'entrata in vigore della Dichiarazione UE-Turchia del marzo 2016[25] e con la concomitante restrizione geografica che impedisce alle persone di lasciare le isole durante la procedura di riconoscimento dell’asilo, le isole e i centri si sono trasformati in campi sovraffollati che contengono migliaia di persone in condizioni disumane.
Fin dalla loro nascita, questi hotspot sono stati luoghi di sistematiche violazioni dei diritti umani[26]. Il direttore dell'Agenzia europea per i Diritti Fondamentali, Michael O'Flaherty, ha descritto l'hotspot di Moria come "la più grande preoccupazione in tema di diritti fondamentali che stiamo affrontando in tutta l'Unione europea"[27]. Tra gli altri, il Comitato delle Nazioni Unite contro la Tortura[28], l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati[29], il Commissario del Consiglio d'Europa per i diritti umani[30], membri del Parlamento europeo[31], Amnesty International[32], Human Rights Watch[33], Refugee Rights Europe, Oxfam[34], Save the Children[35], il Consiglio danese per i rifugiati[36], e Medici Senza Frontiere[37] hanno costantemente portato alla luce i problemi, le condizioni di vita inferiori agli standard di dignità umana e le violazioni dei diritti umani che si verificano in questi campi.
Nel dicembre 2019 la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha concesso misure provvisorie nel caso di cinque minori non accompagnati che vivono nello hotspot di Vathy a Samos. La Corte ha riconosciuto che le condizioni nello hotspot sono inadatte ai minori non accompagnati, e potenzialmente in violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che vieta trattamenti inumani e degradanti, e ha ordinato alla Grecia di trasferire urgentemente i bambini in un alloggio adeguato alla loro età[38]. Una decisione simile per il trasferimento immediato dei minori non accompagnati dalle isole greche in "rifugi adeguati all'età" è stata emessa dal Comitato europeo per i diritti sociali del Consiglio d'Europa[39].
Il trasferimento di minori non accompagnati nella Grecia continentale non è una soluzione sufficiente, poiché, a causa della mancanza di alloggi adeguati, molti minori potrebbero ancora essere confinati nei commissariati di polizia, vivere con adulti non imparentati nei campi o dormire per strada, senza un tutore. La mancanza di un sistema permanente di ricollocamento per i richiedenti asilo in altri paesi europei e i lunghi ritardi nel trattamento delle richieste di ricongiungimento familiare non fanno che peggiorare la situazione, e il trasferimento dei minori non accompagnati in altri Stati membri dell'UE risulta quindi fondamentale per offrire una soluzione duratura a questi bambini. In linea con il Regolamento Dublino III, i minori non accompagnati dovrebbero essere trasferiti in primo luogo in uno Stato membro dove hanno membri della famiglia che sono in grado e disposti a prendersi cura di loro.
Mentre il governo greco deve rispettare i suoi obblighi legali nei confronti dei minori non accompagnati, è giunto il momento che i leader europei si assumano la responsabilità di fornire a questi bambini un'adeguata assistenza e protezione sul territorio dell'UE.
Di seguito le Organizzazioni che hanno firmato l’appello
100Million; ADP Amici dei Popoli; Better Days; Boat Refugee Foundation; Caritas Europa; Child Circle; Concord Italia; COP Piemonte; COSPE Onlus; CVCS; Danish Refugee Council (DRC); Defence for Children International Greece; Defence for Children International Italia; Defence for Children International; Defence for Children the Netherlands ; Défense des Enfants International – Belgique | Defence for Children International – Belgium; Destination Unknown; Diaconia ECCB – Center of Relief and Development; Dynamo International – Street Workers Network; Eurochild; FENIX Humanitarian Legal Aid ; FOCSIV (partner of the project Faces of Migration); Global Call to Action Against Poverty (GCAP) Europe; Greek Council for Refugees (GCR); Help Refugees; HIAS Greece; Human Rights Watch; Immigrant Council of Ireland; International Catholic Migration Commission (ICMC) Europe; International Rescue Committee; Khora Legal; Kopin; Legal Centre Lesvos; Lesvos Solidarity; Lighthouse Relief (LHR); MAIS; Médecins Sans Frontières; METAdrasi; Missing Children Europe; Mobile Info Team; Moviment Graffitti; Network for Children's Rights (Greece); Office of the Dean, Faculty for Education;; University of Malta; One Happy Family; Organising Bureau of European School Student Unions (OBESSU); Organization Mondiale pour l'Éducation Préscolaire/ World Organization for Early Childhood Education; Oxfam; PAX; RE.TE Ong - Associazione di tecnici per la solidarietà e la cooperazione internazionale; Refugee Legal Support (UK); Refugee Rescue; Refugee Rights Europe; Safe Passage International; Save the Children; SB OverSeas; Solidarity Now; Spark 15; Stichting Vluchteling; Still I Rise ; Studenti Ħarsien Soċjali; Tampep Onlus; Terre des Hommes Greece; Terre des Hommes International Federation; Velos Youth; WeWorld Onlus
Per ulteriori informazioni:
Tel. 06-48070023/63/81/82
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it
[1] Dati al 31 dicembre 2019, UNHCR: https://data2.unhcr.org/en/documents/download/73385
[2] https://www.hrw.org/news/2019/12/18/greece-unaccompanied-children-risk
[3] http://www.ekathimerini.com/248651/article/ekathimerini/news/france-agr…- greece
[4] https://www.morgenpost.de/berlin/article227842655/Berlin-nimmt-minderja…
[5] https://www.foreigner.fi/articulo/moving-to-finland/finland-prepares-to…-
[6] https://www.infomigrants.net/en/post/22235/serbia-to-take-around-100-un…- from-greece
[7] Circa 1000 minori stranieri non accompagnati sono al momento senza un rifugio sulla terraferma in Grecia, mentre 200 sono in custodia protettiva: http://www.ekka.org.gr/images/%CE%A3%CE%A4%CE%91%CE%A4%CE%99%CE%A3%CE%A…% 91_2020/EKKA%20Dashboard%2015-2-2020.pdf
[8] Informazioni fornite da Medici Senza Frontiere, febbraio 2020.
[9] https://www.theguardian.com/world/2020/feb/09/moria-refugee-camp-doctor…
[10] https://www.msf.org/greece-denies-healthcare-seriously-ill-refugee-chil…
[11] https://www.euronews.com/2020/01/25/at-least-140-children-with-serious-…- migrant-camp-says-msf
[12] https://www.hrw.org/news/2019/12/18/greece-unaccompanied-children-risk
[13] Articolo 32(3) della legge 4636/2019 dell’atto di protezione internazionale della Grecia
[14] https://www.msf.org/deliberate-neglect-greek-and-eu-authorities-towards…- islands?component=image-272646
[15] https://www.bbc.com/news/av/world-europe-50814521/lesbos-migrant-camp-c…-
die?SThisFB
[16] https://infocrisis.gov.gr/7978/national-situational-picture-regarding-t…- 2020/?lang=en
[17] https://www.aljazeera.com/indepth/features/leave-eu-abandon-compassion-…
[18] https://fortune.com/2020/02/01/europe-refugee-crisis-children-greece/
[19] Vedi anche https://www.hrw.org/news/2019/12/18/greece-unaccompanied-children-risk
[20] Articolo 75 della legge 4636 del 2019
[21] https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=25421…
[22] https://infocrisis.gov.gr/7927/national-situational-picture-regarding-t…- 2020/?lang=en
[23] Trattato di Lisbona, articolo 1a.
[24] Comunicazione della Commissione europea COM(2015) 240 del 13 maggio 2015 su Un’Agenda europea della migrazione, p. 6.
[25] See e.g. http://www.asylumineurope.org/sites/default/files/report-download/aida_…
[26] https://drc.ngo/media/4051855/fundamental-rights_web.pdf
[27] https://euobserver.com/migration/146541; see also https://fra.europa.eu/en/news/2019/european-parliament-hearing-
focuses-greek-migration-hotspots
[28] https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=24853…
[29] https://www.unhcr.org/news/briefing/2018/8/5b88f5c34/unhcr-urges-greece…-
aegean-islands.html
[30] https://rm.coe.int/report-on-the-visit-to-greece-from-25-to-29-june-201…
[31] https://www.greens-efa.eu/en/article/news/time-to-put-an-end-to-the-hum…
https://blogs.mediapart.fr/damien-careme/blog/171219/m-le-president-j-a…
[32] https://www.amnesty.org/en/latest/news/2018/12/greece-and-the-eu-must-m…
[33] https://www.hrw.org/news/2018/11/21/greece-dire-conditions-asylum-seeke…
[34] https://www.theguardian.com/world/2019/jan/09/oxfam-criticises-eu-inhum…
[35] https://resourcecentre.savethechildren.net/library/tide-self-harm-and-d…-
impact-child-refugees-and-migrants
[36] https://drc.ngo/media/5251031/rights-at-risk_drc-policy-brief2019.pdf
[37] https://www.msf.org/deliberate-neglect-greek-and-eu-authorities-towards…
[38] https://www.gcr.gr/en/news/press-releases-announcements/item/1352-the-e…-
provides-interim-measures-to-unaccompanied-minors-living-in-the-ric-and-the-jungle-of-samos-island
[39] https://www.coe.int/en/web/european-social-charter/-/decision-of-the-eu…-
https://blogs.mediapart.fr/damien-careme/blog/171219/m-le-president-j-a…
https://www.facebook.com/damian.boeselager/videos/811736255918944/
the-admissibility-and-immediate-measures-relating-to-the-complaint-international-commission-of-