Migranti: il ”nuovo Migration Compact” non può basarsi sull’accordo Ue-Turchia

Save the Children esprime preoccupazione sul rischio che futuri accordi di cooperazione con paesi terzi di origine e transito dei migranti, previsti dalla Comunicazione della Commissione Europea presentata oggi, prendano come modello di riferimento l’accordo Europa-Turchia, e che tali accordi vengano siglati con paesi non sicuri.

“Riteniamo che i paesi europei debbano garantire procedure sicure per le richieste di asilo nei paesi di origine o di transito, dando priorità alla creazione di vie sicure e legali nel pieno rispetto dei diritti, in particolare quelli dei minori, e della dignità umana,” ha dichiarato Egizia Petroccione, Responsabile Advocacy Internazionale di Save the Children Italia.

“Chiediamo inoltre che i fondi per la cooperazione giuridica e tecnica, tra cui la gestione delle frontiere, garantiscano la promozione e la tutela dei diritti umani e non sottopongano i paesi terzi a condizionalità aggiuntive legate alla gestione dei flussi migratori. L’attivazione di nuovi meccanismi di finanziamento europeo in risposta alla crisi migratoria, come ad esempio i trust fund, devono garantire procedure trasparenti definite e attuate con la partecipazione della società civile”.

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