ONU, pedofilia: Save the Children, grave l’assenza di strumenti e riferimenti certi per la segnalazione di abusi o sostetti abusi su minori nei luoghi frequentati abitualmente

“Il rapporto della Comissione ONU per i diritti dei minori che denuncia le responsabilità del Vaticano rispetto agli abusi compiuti sui minori da parte di religiosi è la conferma della assoluta necessità di predisporre procedure efficaci per la tutela di bambini e adolescenti nei luoghi organizzati che frequentano abitualmente, tra cui anche oratori, parrocchie o altre istituzioni religiose, così come i luoghi dello sport pubblici o privati o la scuola, puntando innanzitutto sulla prevenzione. A questo proposito Save the Children ha creato un sistema di tutela dagli abusi che viene adottato in tutti i progetti realizzati dall’Organizzazione e dai partner che collaborano con noi. Solo offrendo ai minori stessi riferimenti e strumenti certi e riconosciuti per segnalare il sospetto o il rischio di abusi si può ottenere un effetto deterrente, e rompere il muro di paure e imbarazzo che rende difficile, o a volte impossibile, intervenire tempestivamente a loro protezione. Confidiamo che l’impegno manifestato recentemente da Papa Francesco sulle iniziative da intraprendere si possa tradurre in misure concrete in questo senso,” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children.

“I dati ci dicono che per i genitori italiani i luoghi maggiormente a rischio di abusi1 sui minori da parte degli adulti di riferimento sono i centri sportivi (43%, dato che si assesta al 40% per i ragazzi), ma ci sono anche oratori e parrocchie (39%, contro il 29% per i ragazzi), e poi la scuola (38%, che diventa 31% per i minori).  Ma la cosa più grave è l’assenza di un sistema di prevenzione e tutela condiviso e conosciuto che in oratori e parrocchie non esiste secondo la maggioranza dei genitori (84%) e dei ragazzi (87%). Una mancanza che si registra anche nei luoghi dello sport organizzato (rispettivamente 75% e 73%),  un po’ meno a scuola (43% e 57%), mentre sarebbe quasi assoluta nei vari centri ludico-ricreativi (91% e 90%). Un richiamo per tutti, nessuno escluso, che Save the Children ha già raccolto lanciando lo scorso novembre un forte appello a tutte le istituzioni educative e sociali, pubbliche e private, affinché si dotino di procedure e di un codice di condotta per proteggere i minori nei luoghi di loro competenza frequentati ogni giorno da bambini e adolescenti in ogni città.”          

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Per approfondire:

ADULTI A POSTO: un sistema di tutela di bambine, bambini e adolescenti da maltrattamenti, abusi o sfruttamento



1. Per abuso si intende qualunque atto che possa nuocere fisicamente o psicologicamente a un minore, ne procuri direttamente o indirettamente un danno o precluda le prospettive di un salutare e sicuro sviluppo verso l’età adulta. Le pricipali categorie di abuso sono definite dall’OMS come violenza fisica, violenza emotiva, negligenza e trattamento negligente, abuso e sfruttamento sessuale.