Papa Francesco incontra una delegazione di Save the Children in occasione del suo centenario. Il Santo Padre ha ringraziato l’Organizzazione per il suo lavoro incoraggiandola a contrastare le chiusure e ad andare avanti nella missione
Si è tenuto oggi l’incontro, durante l’Udienza Generale in Piazza San Pietro, tra Papa Francesco e una delegazione di Save the Children, in occasione del centenario dell’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
Oltre agli operatori presenti in piazza con le magliette rosse, il colore che da sempre contraddistingue Save the Children nel mondo, Papa Francesco ha voluto incontrare personalmente il Presidente Claudio Tesauro, il Direttore Generale Valerio Neri e il Vicedirettore Daniela Fatarella che hanno avuto l’opportunità di regalare la pubblicazione sui 100 anni dell’Organizzazione.
A Papa Francesco è stato donato un cofanetto, realizzato dai ragazzi di Civico Zero Roma, il centro diurno per minori migranti di Save the Children, gestito dall’omonima cooperativa. I ragazzi, che vengono da paesi in guerra, l’hanno voluto costruire con le proprie mani per riprodurre la loro storia personale. All’interno sono contenuti i numeri di Griot, una pubblicazione che ha raccolto in tutti questi anni le storie di viaggio, di integrazione e di scoperta di nuovi Paesi delle centinaia di ragazzi che hanno frequentato il centro. Ricevuto il regalo, il Papa ha dedicato qualche parola all’Organizzazione ringraziandola per il suo lavoro e incoraggiandola a continuare a lottare contro le chiusure e ad andare avanti.
“Ascoltare le parole di supporto di Papa Francesco oggi è stato molto emozionante per tutti noi e il Suo invito a continuare a portare avanti la nostra missione ci stimola a proseguire con ancora più determinazione il nostro lavoro quotidiano. Oggi, abbiamo voluto essere qui a testimoniare il nostro apprezzamento per lo straordinario impegno del Papa in difesa dei bambini, a partire dalle vittime di guerre, tratta, sfruttamento o indifferenza. Abbiamo invitato il Santo Padre a chiedere ai Governi di tutto il mondo un effettivo rispetto dei principi sanciti dal diritto internazionale a tutela dei bambini nelle zone di conflitto. La storia di Save the Children è strettamente legata alla figura di Benedetto XV, che ha avuto un ruolo fondamentale per la nostra Organizzazione. Nell’estate del 1919 Eglantyne Jebb scrive a Papa Benedetto XV per avere il supporto della Chiesa contro la carestia. In risposta a ciò, il Pontefice emana l’Enciclica “Paterno Iam Diu”, chiedendo a tutte le chiese del mondo di raccogliere fondi per Save the Children. È la prima volta nella storia che la Chiesa Cattolica supporta una causa promossa da una organizzazione aconfessionale.” ha dichiarato Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children.
“Ogni guerra è una guerra contro i bambini”, diceva la fondatrice di Save the Children Eglantyne Jebb la quale, alla fine della Prima Guerra Mondiale, diede inizio all’impegno dell’Organizzazione in favore dei minori coinvolti nel conflitto e cento anni dopo il tema dei bambini in guerra è ancora più che mai attuale, con un bambino su cinque al mondo che vive in aree di conflitto.
La delegazione presente all’Udienza Generale, che il Santo Padre ha salutato anche nel suo discorso, era composta da oltre 150 operatori di Save the Children Italia, in rappresentanza di uno staff di circa 25.000 persone che opera in quasi 120 Paesi nel mondo.
Alcune foto dell’incontro sono disponibili al link: https://we.tl/t-UesV2qGJc7
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