Povertà educativa digitale: ultima settimana per aderire al nuovo bando del Ministero dell’Istruzione e di Save the Children per il progetto Connessioni Digitali per la scuola secondaria di I grado
Si apre oggi l’ultima settimana a disposizione delle Scuole secondarie di I grado per aderire al nuovo bando del progetto Connessioni Digitali di Save the Children, come previsto nella circolare del Ministero dell’Istruzione - Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale, che ne fissa il termine al 30 giugno 2022. Dopo il successo del primo anno di attività del progetto per lo sviluppo delle competenze digitali di studenti e studentesse della Scuola secondaria di I grado, che ha coinvolto finora 2.200 studenti e studentesse di 112 classi e quasi 400 docenti di 38 scuole, situate in piccoli centri o in alcuni quartieri delle grandi città in 15 diverse regioni da nord a sud, il nuovo bando prevede la capienza necessaria per 62 nuove scuole partecipanti.
Requisiti e modalità di adesione al bando sono disponibili sul sito di Save the Children alla pagina https://www.savethechildren.it/bando-connessioni
Connessioni Digitali è un progetto triennale volto a migliorare le competenze digitali e la cittadinanza attiva digitale di ragazze e ragazzi delle classi 2° e 3° della Scuola secondaria di I grado in tutta Italia. Promosso da Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, nell’ambito di un Protocollo firmato con il Ministero dell’Istruzione, con le scuole coinvolte e realizzato grazie al sostegno del Gruppo Crédit Agricole in Italia, il progetto si avvale della collaborazione e della supervisione scientifica del CREMIT (Centro di Ricerca sull'Educazione ai Media all'Innovazione e alla Tecnologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), della partnership con l’agenzia ANSA, e dell’implementazione a livello territoriale della cooperativa E.D.I. Onlus.
La proposta di adesione al progetto, rivolta alle scuole situate in territori deprivati e che rispondano a criteri di fragilità educativa, con particolare riferimento alle competenze digitali, nasce, come si legge nella circolare ministeriale di diffusione del bando stesso, “Nel quadro di collaborazione previsto dal Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione e Save the Children Italia Onlus, per la promozione di attività finalizzate all’accrescimento delle competenze digitali di bambini/e e adolescenti in ambito scolastico. Lo scopo è quello di contribuire a ridurre la povertà educativa digitale attraverso l’acquisizione di competenze digitali di base. Garantire l’accessibilità a tecnologie e infrastrutture connettive adeguate resta una condizione necessaria, ma non sufficiente, se al tempo stesso non si promuove l’acquisizione di quelle competenze necessarie a superare gli ostacoli che esistono nel mondo digitale e a cogliere tutte le opportunità educative che lo stesso offre. Il progetto prevede la realizzazione di un percorso didattico per lo sviluppo delle competenze digitali che si inserisce nelle 33 ore di Educazione Civica, mediante la simulazione di una vera e propria redazione giornalistica (newsroom).”
Gli obiettivi previsti dal programma sono: migliorare le competenze digitali di base dei ragazzi e delle ragazze di età compresa tra i 12 e i 14 anni che partecipano al progetto, rinforzare le conoscenze e competenze funzionali dei docenti con un percorso di formazione continua specifico per progettare e realizzare il percorso educativo previsto, e favorire proposte educative e sinergie tra scuola ed extra-scuola nei territori coinvolti.
Nella realizzazione del progetto, Save the Children supporta le scuole e gli insegnanti con educatori dedicati e la supervisione scientifica del CREMIT, centro di ricerca dell’Università Cattolica di Milano. Le scuole, poi, potranno contare su una piattaforma digitale predisposta ad accompagnare il percorso didattico e a valutare le competenze raggiunte dai ragazzi (completo di schede didattiche, guide, video, ecc.). Il progetto include anche l’allestimento e donazione di un’aula-laboratorio dedicata, la Newsroom, attrezzata con la strumentazione tecnologica di base necessaria per lo svolgimento delle attività.
“La povertà educativa digitale è un ostacolo al pieno sviluppo di bambini, bambine e adolescenti. Favorire l’educazione digitale per contrastare i fenomeni di “povertà” educativa digitale, soprattutto dopo la pandemia, è estremamente importante ed urgente. Per questo il Ministero ha accolto con favore questa proposta che prevede l’acquisizione e la certificazione delle competenze digitali all’interno del curriculum scolastico, con il pieno coinvolgimento del corpo docente, opportunamente formato e coadiuvato da educatori specializzati. Consideriamo un valore particolarmente significativo l’apporto di risorse, competenze e dotazioni permanenti che possono potenziare la capacità delle scuole coinvolte nel far fronte ad una sfida attualissima e cruciale del piano educativo nazionale”, ha dichiarato Gianna Barbieri, Direttore Generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Ministero dell’Istruzione.
“Con questo progetto i ragazzi e le ragazze, accompagnati da docenti ed educatori, diventano protagonisti nell’ambiente digitale. Attraverso le “newsroom” allestite all’interno delle scuole, infatti, acquisiscono competenze fondamentali per misurarsi con le potenzialità e i rischi della rete e per esercitare una cittadinanza digitale consapevole. L’esperienza realizzata nel primo anno di attività ci consente di avviare un forte ampliamento del progetto, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di un modello di acquisizione e certificazione delle competenze digitali oggi indispensabile per tutti i ragazzi e le ragazze, per superare le gravi disuguaglianze di opportunità che abbiamo toccato con mano durante la pandemia”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children.
Per informazioni:
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