Povertà e alimentazione: il 23% dei poveri in Italia sono minori, 7% delle famiglie ha difficoltà di fare un pasto adeguato almeno ogni due giorni

Save the Children e Enel Cuore lanciano il progetto La Buona Tavola per un contrasto mirato della povertà alimentare.
Sportello mobile e centri per le mamme per sensibilizzare, informare e sostenere 80.000 bambini e le loro famiglie a Torino, Roma e Napoli.

In Italia i minori sono meno del 17% della popolazione, ma costituiscono quasi il 23% della popolazione povera complessiva con 1.876.000 bambini e ragazzi che vivono in povertà relativa e 653 mila in povertà assoluta (1). La povertà delle famiglie cresce con il numero dei figli ma ne coinvolge una su dieci anche se c’è un solo figlio, una su quattro da tre figli in su, con una percentuale però doppia (47,3%) nel Mezzogiorno (2). In aumento anche le richieste di aiuto a servizi e associazioni di volontariato (+19,8%, con punte del 69,3% nel Sud Italia) per l’81,9% relative a povertà materiali (bisogni abitativi, alimentari, economici, sanitari, ecc.)(3). Si afferma inoltre un’area di cosiddetta povertà grigia che riguarda chi risiede comunque in una dimora stabile, ha un lavoro e vive in un nucleo famigliare ma si rivolge a queste strutture per un supporto (+14%, con punte del 74% nel Mezzogiorno) (4).

Il fenomeno della povertà alimentare, in particolare, si segnala con il 7% delle famiglie con minori alle prese con la difficoltà di fare un pasto adeguato almeno ogni due giorni (5), ma un numero ben più esteso di famiglie sta facendo i conti con la crisi: una su tre che è costretta a risparmiare sulla spesa alimentare, tre su cinque a modificare il menù quotidiano e oltre il 30% a comprare prodotti di qualità più bassa(6).

Partendo da questi dati Save the Children ed Enel Cuore Onlus lanciano il Progetto “La Buona Tavola”, con l’obiettivo di contribuire al contrasto della povertà minorile e di quella alimentare in particolare, attraverso interventi di sensibilizzazione, informazione e sostegno in tre grandi città italiane realizzati sul territorio in collaborazione con l’associazione Vides Main a Torino, il centro Il Melograno a Roma e la Cooperativa L'Orsa Maggiore a Napoli.

Il progetto, della durata di 2 anni, sarà in grado di raggiungere nelle aree urbane a maggior rischio di povertà, più di 80.000 bambini e adolescenti nella fascia di età 0-13 anni e le loro famiglie grazie a uno sportello mobile itinerante formato da personale esperto come operatori sociali, pediatri e animatori impegnati, anche attraverso attività di gioco e animazione, in azioni di informazione e consulenza sull’alimentazione, e nell’individuazione delle situazioni più a rischio per una immediata presa in carico.

Nasceranno poi entro giugno a Torino, Roma e Napoli tre centri pilota per supportare le mamme nelle loro responsabilità genitoriali (orientamento e consigli esperti sulla cura dei bambini, sulla vita domestica, sull’accesso alla rete dei servizi), per promuovere una rete di aiuto tra le mamme del territorio, ad esempio, con iniziative come i gruppi di acquisto, o facilitare il loro inserimento o reinserimento nel mondo del lavoro con percorsi di formazione e laboratori occupazionali che prevedano anche tirocini, borse lavoro e accesso al micro credito.

“I dati sulla povertà minorile in Italia sono allarmanti e sono proprio i minori ad essere maggiormente colpiti dalla povertà alimentare che, anche nei casi meno estremi, li espone a serie conseguenze per la salute, come dimostra ad esempio l’obesità più diffusa in condizioni socio economiche difficili”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children.

“Le famiglie cadute in povertà si trovano, non raramente per la prima volta, a sperimentare in solitudine le serie conseguenze di un insieme di condizioni difficili come la precarietà di lavoro e relazioni familiari, un welfare insufficiente, relazioni sociali meno stabili, che sono proprio alla base della povertà alimentare. Occorre pertanto un impegno comune da parte delle istituzioni, e di tutti i soggetti sociali ed economici per fronteggiare questo fenomeno con una strategia di lungo periodo. Il nostro progetto punta a incontrarle nei luoghi abituali, aiutandole a superare disorientamento e imbarazzo e coinvolgendo i bambini come protagonisti. Così come vogliamo sviluppare un approccio non esclusivamente assistenziale, che punta a rafforzare direttamente le capacità e le risorse delle mamme stesse”.

“Con questa iniziativa Enel Cuore vuole contribuire alla diffusione di una cultura dell’alimentazione equilibrata, soprattutto nei giovani, e offrire un aiuto concreto alle famiglie più disagiate” commenta Gianluca Comin, Consigliere Delegato Enel Cuore Onlus. “In questi tempi di crisi, è ancora più urgente dare un sostegno alle madri perché possano garantire una corretta alimentazione ai figli. Enel Cuore, con oltre 4 milioni di euro destinati negli ultimi quattro anni alle iniziative a favore dei più deboli, è impegnata, in particolare. nelle attività destinate alle famiglie con l'obiettivo di migliorare le condizioni di salute e l’educazione dei bambini”.

Come azione di sistema, La Buona Tavola promuove la nascita di un tavolo di Coordinamento locale, già partito a Napoli e presto attivo anche a Torino e Roma, che coinvolge istituzioni locali, scuole, pediatri, Asl, organizzazioni del terzo settore e altri attori sociali ed economici attivi sul territorio, nel monitoraggio del fenomeno della povertà minorile e nella realizzazione di un vero e proprio piano di contrasto cittadino. L’obiettivo è quello di fare di questo progetto un modello replicabile anche in altre città, perché unendo le forze si possa invertire la diffusa tendenza a dimenticarsi di chi è maggiormente colpito dalla crisi, come i bambini e i minori in genere.

Tra gli strumenti di sensibilizzazione e informazione sviluppati spicca la guida sull’alimentazione per i bambini "Oggi cucino io", che raccoglie il contributo di nutrizionisti, di alcuni chef del Gambero Rosso come Fabio Baldassarre, Francesca Romana Barberini, Cristina Bowerman, Igles Corelli, Alfonso e Livia Iaccarino, Marco Parizzi e Maurizio Santin, e dello chef Filippo la Mantia, che hanno voluto partecipare al progetto con 16 ricette stagionali semplici ed economiche, adatte in particolare a coinvolgere i più piccoli in una economia domestica più salutare e compatibile con le minori risorse disponibili.

Le aree urbane nelle quali si svolgeranno in particolare gli interventi del progetto comprendono: la Circoscrizione 5 a Torino, con i quartieri delle Vallette e la Spina 3 che presentano tra l’altro la più alta percentuale di popolazione giovane e bassa scolarità con un aggravio della disoccupazione; il quartiere sudorientale di Torre Maura a Roma, caratterizzato dal più alto disagio socio-economico della Capitale in particolare a livello familiare; Pianura-Soccavo a Napoli, uno dei quartieri con il più alto tasso di abbandono e dispersione scolastica, situazioni di degrado abitativo e di povertà estrema dei nuclei familiari.

Sono disponibili foto di conteso sulla povertà e immagini video dello sportello mobile in azione con un commento di Save the Children, Enel Cuore Onlus e dei partner locali di ciascuna città sul progetto.

NOTE
1)Atlante dell’Infanzia (a rischio) in Italia – Save the Children 2011
2) ISTAT 2010
3) Caritas, 2007-2010
4) Caritas, 2007-2010
5) Atlante dell’Infanzia (a rischio) in Italia – Save the Children 2011
6) CIA 2011

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia
tel. 06.48070023-071-001
press@savethechildren.it
www.savethechildren.it